Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Lilla De Angelis

Nucleo familiare dei coniugi fra loro non conviventi - nucleo familiare dei figli fiscalmente a carico (celibi e senza figli) non conviventi con i genitori

Lilla De Angelis - 21 Marzo 2018

Com'è noto, in generale, il nucleo familiare del richiedente è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica (stato di famiglia) alla data di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Nucleo familiare dei coniugi non conviventi I coniugi che hanno diversa residenza anagrafica fanno parte dello stesso nucleo familiare. A tal fine, identificata di comune accordo la residenza familiare, il coniuge con residenza anagrafica diversa è attratto nel nucleo la cui residenza anagrafica coincide con quella familiare. In caso di mancato accordo, la residenza familiare è individuata nell'ultima residenza comune ovvero, in assenza di una residenza comune, nella residenza del coniuge di maggior durata. Il coniuge iscritto nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero (AIRE) è attratto nel nucleo anagrafico dell'altro coniuge. I coniugi che hanno diversa residenza anagrafica costituiscono nuclei familiari distinti solo se, fra l'altro, è stata pronunciata separazione giudiziale o è intervenuta l'omologazione della separazione consensuale; se uno [ ... leggi tutto » ]

Il debitore deve solo manifestare di volersi avvalere della prescrizione estintiva del debito senza specificane tipo e durata - il giudice decide se la prescrizione è applicabile

Lilla De Angelis - 26 Novembre 2017

Grava sulla parte che eccepisce la prescrizione estintiva solamente l'onere di allegare l'inerzia del titolare del diritto dedotto in giudizio e di manifestare la volontà di avvalersene, non anche di tipizzare l'eccezione specificando a quale tra le previste prescrizioni, diverse per durata, intenda riferirsi, spettando al giudice stabilire se, in relazione al diritto applicabile al caso, l'eccepita estinzione si sia verificata. Si tratta del principio di diritto enunciato dai giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 27889/2017. [ ... leggi tutto » ]

Non pagare un debito » quando l'inadempimento può configurare il reato di insolvenza fraudolenta o quello più grave di truffa

Lilla De Angelis - 7 Luglio 2017

E' bene sapere che quando il debitore non rimborsa un prestito, la mancata restituzione di quanto ricevuto può anche comportare un reato penale, così come hanno spiegato i giudici della sezione penale della Corte di cassazione che hanno tentato di tracciare i confini tra la truffa, l'insolvenza fraudolenta ed il mero adempimento civilistico. Secondo quanto riportato nella sentenza 32055/2017, infatti, si resta nell'ambito civilistico solo se, nel momento in cui si contrae il prestito che non sarà poi rimborsato, non è rinvenibile alcuna volontà di mettere in atto una frode da parte del debitore. Si rientra, invece, in ambito penalistico laddove il debitore contrae un prestito con intento fraudolento, cioè con l'intenzione premeditata di non adempiere all'obbligazione. L'intento fraudolento è, tuttavia, un elemento comune sia al reato di truffa che a quello di insolvenza fraudolenta (meno grave del primo): secondo consolidata giurisprudenza, i due reati si distinguono perché nella truffa [ ... leggi tutto » ]

Figli che per motivi di studio non risiedono stabilmente nella casa familiare - permane l'obbligo del versamento dell'assegno di mantenimento al coniuge affidatario

Lilla De Angelis - 8 Giugno 2017

La circostanza che la prole non conviva con il genitore affidatario, per frequentare un corso universitario in altra città, ma si rechi non appena possibile nella residenza familiare non esclude il requisito della convivenza, ogniqualvolta permanga il collegamento stabile con l'abitazione del genitore. I giudici di legittimità hanno chiarito in più occasioni che la coabitazione dei figli con il coniuge affidatario può non essere quotidiana, essendo tale concetto compatibile con l'assenza del figlio anche per periodi non brevi per motivi di studio o di lavoro, purché egli vi faccia ritorno regolarmente appena possibile. In tali circostanza va comunque mantenuto l'obbligo del versamento, al coniuge affidatario, dell'assegno di mantenimento per i figli maggiorenni ma non ancora economicamente autosufficienti. Questa la sintesi dell'ordinanza 14241/2017 della Corte di cassazione [ ... leggi tutto » ]

La prescrizione per il diritto al mantenimento del figlio decorre dal riconoscimento o dalla dichiarazione di genitorialità

Lilla De Angelis - 17 Maggio 2017

Il codice civile dispone che il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni. Il figlio ha, altresì, diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti. L'obbligo dei genitori di mantenere i figli sussiste per il fatto di averli generati e prescinde da ogni domanda proposta, essendo sorto fin dalla nascita il diritto del figlio ad essere mantenuto, istruito ed educato da entrambi i genitori. La prescrizione decennale del diritto al mantenimento del figlio, ma anche per quello del genitore al rimborso delle spese effettuate per il mantenimento stesso, non opera dalla nascita ma dal riconoscimento da parte del genitore obbligato ovvero dalla dichiarazione giudiziale di paternità o maternità. Queste le conclusioni di diritto a cui sono giunti i giudici della Corte di cassazione con la sentenza [ ... leggi tutto » ]