Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Genny Manfredi

Separazione personale » anche se il matrimonio è stato breve l'assegno di mantenimento va comunque corrisposto

Genny Manfredi - 16 Ottobre 2014

Nell'ambito di una separazione personale, qualora il matrimonio sia stato particolarmente breve, va comunque corrisposto l'assegno di mantenimento da parte del coniuge obbligato. La breve durata del matrimonio può incidere sul quantum dell'assegno di mantenimento, non sul diritto a riceverlo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 21597/14. Secondo quanto disposto dai supremi Giudici, concetto già esplicato numerosissime volte, l'assegno di mantenimento deve tendere al mantenimento del tenore di vita goduto dal coniuge durante la convivenza: indice di tale tenore può essere anche l'attuale disparità di posizioni economiche tra i due coniugi. Pertanto, in definitiva, anche sussistendo un periodo limitato di convivenza matrimoniale ed uno scarso contributo alle esigenze familiari, l'assegno di mantenimento va ugualmente versato. Al massimo, sottolineano i giudici di piazza Cavour, si può ambire ad una riduzione delle somme da corrispondere ma, mai, alla cancellazione dell'obbligo di mantenimento verso il coniuge beneficiario. [ ... leggi tutto » ]

Separazione personale » in caso di tradimento reciproco l'addebito grava sul coniuge che ha commesso l'adulterio per primo

Genny Manfredi - 14 Ottobre 2014

In caso di tradimento reciproco tra due coniugi, l'addebito della separazione personale ricade su chi ha "cornificato" per primo. Quando sussiste un tradimento reciproco, se la relazione extraconiugale di uno dei due coniugi è servita a dare il via alla crisi della coppia, è a quest’ultimo che va imputato l'addebito per la separazione e non, invece, a entrambi. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 21596/14. Lui tradisce lei, lei tradisce lui, ma quella della donna è una reazione: rottura addebitabile all'uomo. Ricostruita la dinamica delle rispettive relazioni extraconiugali del marito prima e della moglie poi. Elemento decisivo, però, è il ‘peso specificò riconosciuto alla liaison dell'uomo, che ha fatto vacillare le fondamenta della coppia e, in sostanza, provocato il tradimento perpetrato successivamente dalla donna. A volte, capita, infatti, che il comportamento illecito di uno dei due coniugi sia solo la reazione all'offesa ricevuta dall'altro. Pertanto, [ ... leggi tutto » ]

Assegno di mantenimento » la sua finalità è conservare il tenore di vita goduto dal beneficiario durante la convivenza matrimoniale.

Genny Manfredi - 7 Ottobre 2014

Ancora ribadito dalla giurisprudenza il concetto per cui lo scopo dell'assegno di mantenimento è quello di conservare il tenore di vita goduto dal beneficiario durante la convivenza matrimoniale. Evidenti i sacrifici affrontati dalla moglie durante il matrimonio, sacrifici che sono destinati ad avere ripercussioni a livello economico, anche sul lungo periodo. Ciò comporta il riconoscimento, a carico del marito, di un assegno mensile. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 21010714. In una separazione personale, laddove sia constatata una disparità economica tra due coniugi (disparità data anche del fatto che la moglie abbia dedicato molti anni alla cura dei figli ed abbia collaborato con il lavoro del marito, abbandonando la propria professione) deve sussistere un assegno di mantenimento cospicuo. Non importa, in tale fattispecie, che il coniuge beneficiario dell'assegno di mantenimento abbia già usufruito della casa coniugale, di esclusiva proprietà del coniuge obbligato. Inoltre, come già [ ... leggi tutto » ]

Licenziamento illegittimo » quantificazione del risarcimento danni al lavoratore

Genny Manfredi - 3 Ottobre 2014

Accertato il licenziamento illegittimo, come stabilire quanto è dovuto al lavoratore? La sentenza di condanna del datore di lavoro al pagamento di quanto dovuto al lavoratore, a seguito dell'accertamento della illegittimità del licenziamento, costituisce valido titolo esecutivo che non richiede ulteriori interventi del giudice per la quantificazione del credito, sicché la reintegrazione e la condanna al pagamento di un determinato numero di mensilità oppure delle retribuzioni dovutegli in virtù del rapporto non può chiedere in separato giudizio che tale condanna sia espressa in termini monetari più precisi. In questi casi, il requisito della liquidità è sufficiente a determinare il credito attraverso un calcolo aritmetico sulla base di elementi certi e positivi contenuti tutti nel titolo fatto valere, da identificarsi nei dati, assunti dal giudice come certi oggettivamente, già determinati quantitativamente, perché così presupposti dalle parti e pertanto acquisiti al processo, e non da elementi esterni ancorché presenti nel processo che [ ... leggi tutto » ]

Assegno di mantenimento » non va corrisposto se non si può lavorare a causa della salute precaria

Genny Manfredi - 26 Settembre 2014

L'assegno di mantenimento non va corrisposto se è impossibile lavorare a causa di condizioni di salute precarie. Salute precaria, difficile lavorare: l'uomo può ancora evitare il mantenimento per i figli. Le condizioni fisiche precarie e la conseguente difficoltà a lavorare possono portare all'azzeramento dell'assegno di mantenimento previsto, dai giudici di merito, a favore dei figli della coppia. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 20145/14. Dopo una separazione personale, a parere degli Ermellini, le precarie condizioni di salute del coniuge obbligato, che ne compromettono gravemente la capacità lavorativa, possono addirittura graziare lo stesso dall'onere dell'assegno di mantenimento. [ ... leggi tutto » ]