Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Giuseppe Pennuto

Limiti al principio di affidamento nella circolazione stradale - esempi pratici

Giuseppe Pennuto - 9 Settembre 2015

Il principio di affidamento nella circolazione stradale - Di cosa si tratta e le limitazioni imposte dal Codice della strada Nell'ambito della circolazione stradale il principio di affidamento, vale a dire la possibilità di fare affidamento sull'altrui correttezza, assicura la regolarità della circolazione, evitando l'effetto paralizzante di dover agire prospettando tutte le altrui possibili trascuratezze altrui. Il principio circoscrive entro limiti plausibili, ed umanamente esigibili, l'obbligo di rapportarsi alle altrui condotte. D'altra parte, il codice della strada presenta norme che sembrano estendere al massimo l'obbligo di attenzione e prudenza, sino a comprendere il dovere di prospettarsi le altrui condotte irregolari. Tali norme, tuttavia, non possono essere lette in modo tanto estremo da enucleare l'obbligo generale di prevedere e governare sempre e comunque il rischio da altrui attività illecita. Vi sono aspetti della circolazione stradale che per forza implicano un razionale affidamento: di fronte ad una strada il cui il senso [ ... leggi tutto » ]

Decurtazione punti patente - il ricorso avverso la violazione principale non esenta dall'obbligo di comunicare i dati del conducente

Giuseppe Pennuto - 7 Settembre 2015

Com'è noto, in caso di violazione al codice della strada da cui consegua la sanzione amministrativa accessoria della decurtazione dei punti della patente, qualora non sia stato possibile procedere, con la contestazione immediata, all'identificazione del trasgressore, il proprietario del veicolo deve fornire all'organo di polizia che procede, entro sessanta giorni dalla data di notifica del verbale di contestazione, i dati personali e della patente del conducente al momento della commessa violazione. Il ricorso avverso la violazione principale non elimina, in capo al proprietario del veicolo, l'obbligo di comunicare i dati del conducente richiesti dalla Pubblica Amministrazione, obbligo che attiene ad un dovere di collaborazione di natura autonoma ed è separatamente sanzionato, sicchè la comunicazione con la quale l'opponente si sia limitato a riferire dell'avvenuta presentazione del ricorso non ha carattere esaustivo. Il principio, dunque, che deve essere posto a base dell'interpretazione della norma è l'autonomia delle due condotte sanzionabili, quella [ ... leggi tutto » ]

La presentazione del ricorso al verbale di multa non elimina l'obbligo di comunicare i dati del conducente

Giuseppe Pennuto - 25 Luglio 2015

In caso di violazione al codice della strada a cui consegua la sanzione amministrativa accessoria della decurtazione di punti della patente, il ricorso avverso la violazione principale non elimina, in capo al proprietario del veicolo, l'obbligo di comunicare i dati del conducente richiesti dalla P.A. che attiene ad un dovere di collaborazione di natura autonoma ed è separatamente sanzionato. A parere del Ministero dell'interno, invece, la presentazione di un ricorso avverso il verbale di contestazione poteva costituire un giustificato e documentato motivo di omissione dell'indicazione delle generalità del conducente. Così hanno deciso i giudici della Corte Suprema nella sentenza 15542/15. [ ... leggi tutto » ]

Sinistro stradale - la fattura non è sufficiente a provare il danno

Giuseppe Pennuto - 22 Luglio 2015

In tema di risarcimento del danno conseguente a sinistro stradale, la fattura per le riparazioni effettuate non costituisce, di per sé, prova del danno, tanto più se non è accompagnata da una quietanza e, soprattutto, se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito. L'ammissione di responsabilità contenuta nella contestazione amichevole di sinistro, peraltro, non può costituire prova delle avvenute riparazioni. Così i giudici della Corte di cassazione hanno motivato l'ordinanza 15176/15. [ ... leggi tutto » ]

Concorso di colpa - l'automobilista è responsabile anche della condotta imprudente altrui se prevedibile

Giuseppe Pennuto - 21 Luglio 2015

L'utente della strada, nel caso di infortunio subito da un terzo anche per colpa di questi, potrebbe andare esente da responsabilità solo se provi che la sua condotta fu immune da qualsiasi addebito, sia sotto il profilo della colpa specifica, che della colpa generica, sì da presentarsi in tal caso la condotta medesima quale semplice occasione dell'evento. Ciò si spiega in quanto le norme sulla circolazione stradale impongono severi doveri di prudenza e diligenza proprio per fare fronte a situazioni di pericolo, anche quando siano determinate da altrui comportamenti irresponsabili, cosicchè la fiducia di un conducente nel fatto che altri si attengano alle prescrizioni del legislatore, se mal riposta, costituisce di per sé condotta negligente: il principio dell'affidamento, infatti, nello specifico campo della circolazione stradale, trova un opportuno temperamento nell'opposto principio secondo cui l'utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente di altri utenti purché rientri nel limite della [ ... leggi tutto » ]