Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Simonetta Folliero

Protesto di un assegno in caso di smarrimento o furto del libretto - per evitarlo non basta la denuncia

Simonetta Folliero - 4 Maggio 2019

La mera denuncia di smarrimento o di sottrazione del titolo non integra di per sé l'accertamento della falsità o della inefficacia dello stesso. Anche in ipotesi di smarrimento o sottrazione del titolo, pertanto, la normativa impone la levata del protesto: non è sufficiente, infatti, una denuncia ad autorizzare la banca ad omettere la levata, posto che il titolo non perde la sua efficacia in presenza di una mera denuncia del correntista. In particolare, il protesto va levato con codice 35 (Assegno recante una firma di traenza illeggibile e non corrispondente allo specimen) a carico del correntista. Quello appena enunciato è il principio di diritto enunciato dai giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 11557/2019. E' pur vero che in tema di protesto di assegno bancario segnalato come rubato o smarrito e presentato per il pagamento, nel caso in cui la firma di traenza indichi un nome completamente diverso da! titolare del [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento del conto corrente ove afferisce pensione o stipendio - limitazione del principio di confusione con il patrimonio mobiliare del debitore delle somme percepite a titolo di credito pensionistico o stipendiale

Simonetta Folliero - 28 Aprile 2019

La giurisprudenza della Corte di cassazione ha più volte, in passato, affermato il principio secondo cui il divieto, stabilito dall'articolo 545 del codice di procedura civile, di pignoramento delle somme percepite a titolo di credito pensionistico o stipendiale in misura eccedente un quinto del loro importo, non opera quando le somme siano già state corrisposte all'avente diritto e si trovino confuse con il suo patrimonio mobiliare. Il principio, tuttavia, vale soltanto laddove non sia possibile individuare le somme provenienti dalla corresponsione di ratei pensionistici o stipendiali perché corrisposte da epoca imprecisata, sì che le stesse si sono irrimediabilmente confuse con il restante patrimonio. A maggior ragione, ovviamente, il principio non vale allorquando tali somme, dopo essere state incassate, sono state spese, pur se il patrimonio si sia successivamente incrementato in termini corrispondenti a fronte di successivi introiti che trovino origine in altra causa. Resta invece fermo il principio secondo il [ ... leggi tutto » ]

Contenzioso fra banca e cliente presunto debitore - efficacia probatoria del'estratto di saldaconto nel decreto ingiuntivo e dell'estratto conto zero nell'opposizione a decreto ingiuntivo

Simonetta Folliero - 1 Gennaio 2019

In tema di prova del credito fornita da un istituto bancario, va distinto l'estratto di saldaconto (che consiste in una dichiarazione unilaterale di un funzionario della banca creditrice accompagnata dalla certificazione della sua conformità alle scritture contabili e da un'attestazione di verità e liquidità del credito), dall'ordinario estratto conto, che è funzionale a certificare le movimentazioni debitorie e creditorie intervenute dall'ultimo saldo, con le condizioni attive e passive praticate dalla banca. Mentre il saldaconto riveste efficacia probatoria nel solo procedimento per decreto ingiuntivo eventualmente instaurato dall'istituto, l'estratto conto, trascorso il previsto periodo di tempo dalla sua comunicazione al correntista, assume carattere di incontestabilità ed è, conseguentemente, idoneo il solo a fungere da prova nell'eventuale successivo giudizio contenzioso instaurato dal cliente. In altre parole, una volta conclusasi la fase monitoria che si conclude con l'emissione del decreto ingiuntivo e avviato dal cliente un giudizio di cognizione piena in opposizione al decreto [ ... leggi tutto » ]

La banca (o il correntista) può eccepire un eventuale errore di contabilizzazione relativo ad un accredito o un addebito in conto corrente fino a sei mesi dopo la chiusura del rapporto

Simonetta Folliero - 26 Dicembre 2018

A norma dell'articolo 1832 del codice civile, l'estratto conto s'intende approvato, se non è contestato nel termine pattuito. L'approvazione tacita del conto corrente non preclude il diritto di impugnarlo per errori di scritturazione o di calcolo, per omissioni o per duplicazioni: l'impugnazione deve essere proposta, sotto pena di decadenza, entro sei mesi dalla data di ricezione dell'estratto conto relativo alla liquidazione di chiusura del conto corrente. La norma civilistica va interpretata nel senso che, nel contratto di conto corrente, l'approvazione tacita dell'estratto conto, non impedisce di sollevare contestazioni ed eccezioni che siano fondate su ragioni sostanziali attinenti alla legittimità, in relazione al titolo giuridico, dell'inclusione o dell'eliminazione di partite del conto; Infatti, l'approvazione tacita dell'estratto conto ha la sola funzione di rendere incontestabile in giudizio la verità storica dei dati riportati nel conto, lasciando aperta la possibilità di porre in questione la portata ed il significato giuridico di quei fatti. [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento ordinario del conto corrente

Simonetta Folliero - 14 Ottobre 2018

Il pignoramento ordinario del conto corrente, ovvero il pignoramento del conto corrente per crediti non rimborsati a privati cittadini, banche o finanziarie, è regolato, fra gli altri, dall'articolo 546 del codice di procedura civile: dal giorno in cui riceve l'atto di pignoramento del conto corrente, la banca presso cui il debitore intrattiene un rapporto di conto corrente è tenuta, relativamente alle cose e alle somme depositate in conto corrente e nei limiti dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. Come accennato, nel pignoramento ordinario del conto corrente, la banca è chiamata a svolgere il proprio ruolo di custode dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà fino all'assegnazione al creditore procedente della somma stabilita dal giudice (che potrà comprendere, oltre a quanto dovuto dal debitore inadempiente, anche le spese legali sostenute dal creditore nella fase di espropriazione forzata del [ ... leggi tutto » ]