Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Ludmilla Karadzic

La protesta dei protestati

Ludmilla Karadzic - 21 Agosto 2008

PROTESTATO La legge 7 marzo 1996, numero 108, detta sull'usura all'articolo 17 stabilisce che: 1. Il debitore protestato che abbia adempiuto all'obbligazione per la quale il protesto è stato levato e non abbia subito ulteriore protesto ha diritto ad ottenere, trascorso un anno dal levato protesto, la riabilitazione. 2. La riabilitazione è accordata con decreto del presidente del tribunale su istanza dell'interessato corredata dai documenti giustificativi. 3. Avverso il diniego di riabilitazione il debitore può proporre reclamo, entro dieci giorni dalla comunicazione, alla corte di appello che decide in camera di consiglio. 4. Il decreto di riabilitazione è pubblicato nel Bollettino dei protesti cambiari ed è reclamabile ai sensi del comma 3 da chiunque vi abbia interesse entro dieci giorni dalla pubblicazione. 5. Nelle stesse forme di cui al comma 4 è pubblicato il provvedimento della corte di appello che accoglie il reclamo. 6. Per effetto della riabilitazione il protesto [ ... leggi tutto » ]

Cosa fare quando si è protestati

Ludmilla Karadzic - 7 Luglio 2008

Pillole su protestati e cattivi pagatori Nel caso risultiate iscritti nei registri protesti o in banche dati cattivi pagatori è possibile procedere in due modi per ottenere ulteriore credito. Se siete lavoratori dipendenti è possibile richiedere un finanziamento tramite cessione del quinto stipendio o prestito delega (operazioni per le quali non vengono tenuti in considerazione eventuali disguidi di pagamento). In alternativa, se siete imprenditori o liberi professionisti o disoccupati, risulta necessario procedere con una cancellazione preventiva dal registro protesti o cattivi pagatori. In questo caso è fondamentale però aver saldato tutti i precedenti debiti, inoltre il codice di deontologia prevede alcune tempistiche minime per la riabilitazione. Nel caso di protesti deve essere trascorso almeno 1 anno da quando è stato regolarizzato il pagamento dell'assegno o cambiale protestata. Nel caso di iscrizione come cattivi pagatori, le tempistiche sono le seguenti: Morosità di due rate o di due mesi poi sanate: 12 [ ... leggi tutto » ]

Cancellazione protesto assegni per riabilitazione

Ludmilla Karadzic - 3 Maggio 2008

Per la cancellazione di protesti, levati su assegni sia bancari che postali, occorre essere in possesso della riabilitazione accordata dal Tribunale con decreto (L. 18.08.2000, numero 235, articolo 2 e legge 7.03.1996, numero 108 articolo17). Modulo (facsimile) di istanza di riabilitazione del protestato da presentare al Tribunale L'istanza di cancellazione per protesti relativi ad assegni è ricevibile solo dopo che sia pervenuto all'Ufficio Protesti il decreto di riabilitazione del Tribunale. La cancellazione del protesto, oggetto della riabilitazione, potrà essere eseguita, solo dopo la pubblicazione del decreto nel Registro informatico dei Protesti per un periodo di 10 giorni (articolo 17 legge 7.03.1996, numero 108). I decreti emessi dal Tribunale vengono trasmessi all'Ufficio Protesti direttamente dalla cancelleria del Tribunale. La cancellazione del protesto potrà essere eseguita dall'Ufficio Protesti solo dopo il decorso del periodo di pubblicazione. In questo caso è la Camera di Commercio che, ricevuto il decreto dal Tribunale, provvede ad [ ... leggi tutto » ]

Assegni a vuoto - ricorso al giudice di pace contro l'ingiunzione di pagamento del prefetto

Ludmilla Karadzic - 18 Dicembre 2007

Assegni a vuoto - ricorso contro ingiunzione pagamento L'emissione di assegni senza provvista (a vuoto) è un illecito amministrativo che viene punito con sanzioni pecuniarie e accessorie. Il Prefetto del luogo di pagamento dell'assegno, alla ricezione del rapporto o dell'informativa da parte del notaio, del segretario comunale o della banca che ha sollevato protesto, provvede alla notifica degli estremi della violazione al soggetto che ha emesso l'assegno, il quale ha 30 giorni di tempo per inviare scritti difensivi corredati da idonea documentazione. Non è ammessa audizione personale. La Prefettura, valutate le deduzioni una volta presentati gli atti, può emettere l'ordinanza-ingiunzione di pagamento di una sanzione pecuniaria e disporre, in eventuale aggiunta, una sanzione accessoria ovvero l'archiviazione del procedimento. La sanzione pecuniaria viene graduata in relazione alla gravità dell'illecito. Entro e non oltre i 5 anni successivi alla segnalazione, viene emessa l'ingiunzione di pagamento (con cui viene chiesto il pagamento della [ ... leggi tutto » ]

Pubblico registro dei protesti

Ludmilla Karadzic - 9 Novembre 2007

I nominativi dei soggetti insolventi vengono inseriti in un apposito elenco, denominato anche dei Cattivi pagatori, tramite la procedura del protesto. I pubblici ufficiali abilitati al protesto (notai, per esempio) sono tenuti a compilare l'atto di protesto (la cosiddetta levata di protesto) e a comunicare i dati dei cattivi pagatori alla camera di commercio. Se il protestato non dovesse effettuare il pagamento in questione, subirebbe due conseguenze: il pignoramento (se il creditore prosegue nell'attività giudiziale) ed una permanenza di 5 anni nel Pubblico Registro Informatico dei Protesti trascorsi i quali la cancellazione avviene automaticamente. La cancellazione del protesto La legge 235 del 2000 ha allungato la durata del periodo in cui è possibile ottenere la cancellazione del protesto dal relativo bollettino, passando dai precedenti 60 giorni agli attuali 12 mesi. La procedura prevede la compilazione di un'apposita istanza rivolta al presidente della competente camera di commercio e la corresponsione dell'importo [ ... leggi tutto » ]