Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Piero Ciottoli

Canone rai - l'oscuramento della tv di stato non salva dall'obbligo di pagare il tributo

Piero Ciottoli - 16 Febbraio 2016

La richiesta di oscuramento dei canali Rai non fa venir meno l'obbligo di pagamento del canone radiotelevisivo. La disciplina del canone radiotelevisivo costituisce una prestazione tributaria fondata sulla legge e non commisurata alla possibilità effettiva di usufruire del servizio: pertanto, la richiesta di oscuramento dei canali Rai non rientra nel novero dei fatti estintivi dell'obbligo di pagamento del canone previsti dalla legge. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 1922/16, discutendo il ricorso dell'Agenzia delle entrate al principio stabilito dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio (sentenza 597/13) secondo il quale andava annullata la cartella di pagamento del canone Rai al contribuente che aveva in precedenza denunciato l'oscuramento dei canali della TV di Stato. Dunque, il canone è dovuto per il solo fatto di utilizzare il televisore, a prescindere da quali canali. Tecnicamente forse è anche possibile oscurare i canali Rai, ma ciò non libera dal pagamento [ ... leggi tutto » ]

Anche alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici i benefici previsti per le madri lavoratrici dipendenti

Piero Ciottoli - 26 Dicembre 2015

Come sappiamo, al fine di sostenere la genitorialità , promuovendo una cultura di maggiore condivisione dei compiti di cura dei figli all'interno della coppia e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, il padre lavoratore dipendente, entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, ha l'obbligo di astenersi dal lavoro per un periodo di un giorno. Entro il medesimo periodo, il padre lavoratore dipendente può astenersi per un ulteriore periodo di due giorni, anche continuativi, previo accordo con la madre lavoratrice dipendente e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest'ultima. In tale ultima ipotesi, per il periodo di due giorni goduto in sostituzione della madre lavoratrice dipendente è riconosciuta un'indennità giornaliera a carico dell'INPS pari al 100 per cento della retribuzione e per il restante giorno in aggiunta all'obbligo di astensione della madre è riconosciuta un'indennità pari al 100 per cento [ ... leggi tutto » ]

Può essere compresa nella domanda di risarcimento danni da preteso mobbing anche quella di risarcimento per lo stato di scarsa utilizzazione del lavoratore

Piero Ciottoli - 24 Novembre 2015

Può essere compresa nella domanda di risarcimento dei danni da preteso mobbing anche quella, di portata e contenuto meno ampio, di risarcimento dei danni da dequalificazione professionale, conseguente allo stato di inattività o di scarsa utilizzazione del lavoratore. il mobbing è una figura complessa che designa un complesso fenomeno consistente in una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal suo capo (bossing), caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione finalizzato all'obiettivo primario di escludere la vittima dal gruppo. Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo devono quindi ricorrere molteplici elementi: una serie di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente, che, con intento vessatorio, siano stati posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente [ ... leggi tutto » ]

La regolamentazione dei posti auto nel cortile condominiale può essere richiesta al giudice

Piero Ciottoli - 16 Novembre 2015

L'assegnazione dei posti-auto nel cortile comune costituisce manifestazione del potere di regolamentazione dell'uso della cosa comune, consentito all'assemblea del condominio; né tale regolamentazione con relativa assegnazione di singoli posti-auto ai vari condomini determina la divisione del bene comune o la nascita di una nuova figura di diritto reale, limitandosi solo a renderne più ordinato e razionale l'uso paritario della cosa comune. È evidente, poi, che in mancanza di accordo tra i condomini o di delibera assembleare (o addirittura ove l'assemblea non sia stata neppure costituita), la regolamentazione dell'uso della cosa comune ben può essere richiesta al giudice e da lui disposta. Così i giudici della Corte di Cassazione nella sentenza 23118/15. [ ... leggi tutto » ]

Usufruttuario e nudo proprietario - ripartizione delle spese di manutenzione dell'immobile

Piero Ciottoli - 9 Novembre 2015

Il codice civile stabilisce che sono a carico dell'usufruttuario le spese e, in genere, gli oneri relativi alla custodia, amministrazione e manutenzione ordinaria dell'immobile; sono a carico del nudo proprietario le riparazioni straordinarie, considerando come tali, con elencazione ritenuta dalla giurisprudenza di carattere non tassativo, quelle necessarie ad assicurare la stabilità dei muri maestri e delle volte, la sostituzione delle travi, il rinnovamento, per intero o per una parte notevole, dei tetti, solai, scale, argini, acquedotti, muri di sostegno o di cinta. Sempre il codice civile prevede, poi, la facoltà dell'usufruttuario di far eseguire a proprie spese le riparazioni poste a carico del proprietario, quando quest'ultimo, previamente interpellato, rifiuti di eseguirle o ritardi l'esecuzione senza giustificato motivo. In tal caso, la stessa norma stabilisce che le spese devono essere rimborsate alla fine dell'usufrutto, senza interessi. Ora, in linea di principio, la nozione di manutenzione non si identifica con quella di [ ... leggi tutto » ]