Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Carla Benvenuto

Recupero crediti epistolare scorretto – esempio

Carla Benvenuto - 28 Agosto 2013

Un esempio di recupero crediti epistolare scorretto In allegato al presente post potete trovare un esempio di come NON devono essere inviate comunicazioni ai debitori da parte dei creditori. Il creditore in questione è un'importante società cessionaria di crediti, che opera a livello nazionale. Analizziamo le scorrettezze della presente comunicazione: la comunicazione è arrivata a mezzo cartolina postale, aperta e leggibile da chiunque. Contiene inoltre nel testo elementi che possono ricondurre al recupero crediti. La somma di questi due elementi è stata sanzionata dal Garante della privacy, il quale ha sancito che le comunicazioni rivolte ai debitori devono essere inviate in busta chiusa. la comunicazione è strutturata in modo da simulare un atto giudiziario, o quantomeno è fatta in modo da indurre il cittadino più debole a poter pensare in qualche modo di trovarsi di fronte ad un atto giudiziario. Tale comportamento, secondo la giurisprudenza più recente, può configurare il [ ... leggi tutto » ]

Guida breve al recupero crediti di lavoro – domande e risposte

Carla Benvenuto - 28 Agosto 2013

RECUPERO CREDITI DI LAVORO - COSA STA SUCCEDENDO? Tutti parlano della crisi economica e di come ripartirà presto l'economia nazionale, intanto però la crisi peggiora senza fermarsi e fa sentire sempre più i suoi effetti. Ogni giorno che passa sempre più lavoratori vedono i loro datori sentirne l'affanno e ritardare i pagamenti di retribuzioni, tredicesime, quattordicesime e persino del TFR. Anzi, gli insoluti nelle buste paga risultano in aumento proprio con l'approssimarsi dei periodi di vacanza, di sospensione o di cessazione dell'attività lavorativa. In tali situazioni chi ha un reddito da lavoro dipendente vede improvvisamente inibita la sua già limitata capacità di spesa e non può attendere mesi (in caso di insoluto datoriale, di media da 1 a 9) prima di incassare coattivamente i propri soldi come, del resto, fatica a reperire le risorse necessarie per avvalersi di avvocati per recuperare tempestivamente il frutto del proprio lavoro. RECUPERO CREDITI DI LAVORO [ ... leggi tutto » ]

Le virtù ed i vizi del social lending

Carla Benvenuto - 22 Agosto 2013

Cosa è il social lending Il termine “social lending”, o in italiano prestito sociale è un ottimo prodotto di marketing: ammanta di un alone “equo e solidale” un modello di business ed una finalità che è quanto di più capitalista si possa concepire: un mercato finanziario dove ognuno possa diventare qualcosa di simile ad un banchiere, ma dove ne deve sopportare integralmente il rischio. Pedaggio necessario, temiamo, in un continente reso prospero e libero dal capitalismo, ma che non lo ha mai amato o rispettato. La funzione delle società di social lending è infatti quella di promuovere un mercato finanziario, di cui esse forniscono le infrastrutture per un efficace funzionamento. In questo, sono simili alle Borse e alle società di custodia, più che alle banche: sono aziende che hanno costruito e gestiscono sistemi di regolamento di transazioni concordate da altri. Le società che gestiscono il social lending nel nostro Paese [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento stipendi e pensioni depositati su conto corrente » equitalia non può farlo su ultimi accrediti

Carla Benvenuto - 21 Agosto 2013

Equitalia non può effettuare il pignoramento dell'ultimo stipendio o pensione » Il decreto del fare L'ultimo emolumento del rapporto di lavoro o di pensione non può essere congelato dall'agente di riscossione dello Stato (equitalia) con il pignoramento presso terzi. Lo stop ai pignoramenti di Equitalia riguarda solo le somme depositate in banca o alla posta a titolo di ultima retribuzione del rapporto di lavoro o della pensione. Infatti, il Decreto Legge del 21 giugno 2013, numero 69, detto il Decreto del Fare, ha modificato la precedente disciplina in materia di pignoramenti sugli stipendi, di salario o di altre indennità dovute in base al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle per causa di licenziamenti, o a titolo di pensioni che siano state versate sui conti correnti postali o bancari intestato al debitore. In sostanza, la nuova legge ha stabilito che, in presenza di debiti esattoriali gli obblighi del terzo [ ... leggi tutto » ]

La decadenza dal beneficio del termine

Carla Benvenuto - 20 Agosto 2013

Decadenza del beneficio del termine per ritardi nel pagamento delle rate - Risoluzione del contratto di mutuo o di finanziamento La decadenza dal beneficio del termine è la facoltà che ha il finanziatore di esigere immediatamente il debito residuo di un prestito in un'unica soluzione, a seguito di specifiche inadempienze contrattuali (ritardi nel pagamento delle rate di rimborso) da parte del debitore,  il quale perde la possibilità di rimborsare il prestito alle scadenze stabilite. La banca può invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. A tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centottantesimo giorno dalla scadenza della rata. La risoluzione del contratto comporta la decadenza del beneficio del termine (DBT) e la contestuale richiesta del rimborso del capitale residuo in un'unica soluzione. L'ipoteca iscritta a garanzia di obbligazioni derivanti da [ ... leggi tutto » ]