Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Giorgio Valli

Lavori di riqualificazione energetica delle singole unità abitative - gli aventi diritto possono cedere il credito per la detrazione d'imposta loro spettante in base alle agevolazioni fiscali » anche all'impresa che ha eseguito l'intervento

Giorgio Valli - 4 Novembre 2018

Dal primo gennaio 2018 è possibile cedere il credito corrispondente alla detrazione spettante (Irpef o Ires) per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulla singola unità immobiliare. Il credito può essere ceduto ai fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi agevolabili o ad altri soggetti privati, comunque collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione (nel caso di interventi condominiali, per esempio, la detrazione può essere ceduta nei confronti degli altri condòmini titolari delle detrazioni spettanti per gli stessi interventi condominiali). Il credito non può essere ceduto alle banche, agli intermediari finanziari e alla Pubblica Amministrazione. La possibilità di cedere la detrazione riguarda tutti i contribuenti che sostengono le spese per la riqualificazione energetica dell'immobile oggetto dell'intervento: ovvero il proprietario, il titolare di un diritto di abitazione, l'usufruttuario, il titolare di un contratto di comodato, compresi i familiari conviventi (coniuge, componente dell'unione civile, parenti entro [ ... leggi tutto » ]

Definizione agevolata delle controversie tributarie

Giorgio Valli - 21 Ottobre 2018

Le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l'Agenzia delle entrate, aventi ad oggetto atti impositivi, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione e anche a seguito di rinvio, possono essere definite, a domanda del soggetto che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia. Rientrano nella definizione agevolata le controversie in cui il ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entro la data di entrata in vigore di questo decreto decreto e per le quali alla data della presentazione della domanda il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva. Per valore della lite si intende l'importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l'atto impugnato; in caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di [ ... leggi tutto » ]

Valenza del domicilio fiscale per la notifica degli atti da parte dell'agenzia delle entrate e casi di difformità con la residenza anagrafica del contribuente - comunicazioni di elezione e di variazione del domicilio fiscale

Giorgio Valli - 7 Giugno 2018

A norma dell'articolo 58 del decreto presidente repubblica 600/1973 le persone fisiche residenti nel territorio dello Stato italiano hanno il domicilio fiscale nel Comune nella cui anagrafe sono iscritte. In tutti gli atti, contratti, denunzie e dichiarazioni che vengono presentati agli uffici finanziari deve essere indicato il Comune di domicilio fiscale delle parti, con la precisazione dell'indirizzo. L'articolo 60, sempre nel dpr 600/1973, prevede che è facoltà del contribuente eleggere domicilio presso una persona o un ufficio nel Comune del proprio domicilio fiscale per la notifica degli atti o degli avvisi che lo riguardano e che, in tal caso, l'elezione di domicilio deve risultare espressamente dalla dichiarazione annuale ovvero da altro atto comunicato successivamente al competente ufficio imposte a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Tuttavia, la giurisprudenza di legittimità ritiene che se il contribuente ha indicato proprio nella dichiarazione annuale espressamente il proprio indirizzo situato nel Comune [ ... leggi tutto » ]

Corte costituzionale - illegittima la procedura di riscossione coattiva esattoriale laddove viene esclusa la possibilità di ricorso al giudice dell'esecuzione (ex articolo 615 codice procedura civile) qualora il credito azionato sia di natura erariale

Giorgio Valli - 2 Giugno 2018

Secondo l'articolo 57 (Opposizione all'esecuzione o agli atti esecutivi) del decreto del Presidente della Repubblica numero 602/1973, non sono ammesse le opposizioni regolate dall'articolo 615 del codice di procedura civile, fatta eccezione per quelle concernenti la pignorabilità dei beni, quando il credito azionato sia derivante dal mancato pagamento delle imposte (Irpef, Ilor, Irap, Ires, IVA). In pratica questo vuol dire che, qualora venga notificata una cartella esattoriale, originata dal mancato pagamento delle imposte, e se ne riscontri l'illegittimità dovuta ad intervenuta prescrizione, a decadenza dei termini o a vizio di notifica dell'avviso di accertamento sotteso, l'unica opposizione ammissibile è quella da esperire con ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale (CTP). Il che comporta, note le lungaggini che conducono alla pronuncia giudiziale almeno di sospensione degli atti esecutivi e, quindi, della riscossione, la certezza per il debitore esecutato di subire l'azione esecutiva promossa dall'Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) e, dunque, il pignoramento [ ... leggi tutto » ]

I versamenti in conto corrente sono indici presuntivi di maggiore disponibilità reddituale per tutti i contribuenti

Giorgio Valli - 6 Aprile 2018

Dire che, ai fini fiscali, vale la presunzione legale per ogni versamento in conto corrente, significa, praticamente dover accettare le conseguenze derivanti dal fatto che, per il fisco, ogni versamento sul conto corrente del contribuente potrebbe indicare un maggior reddito non dichiarato. L'articolo 18 del DPR 600/1973 dispone, fra l'altro, che, per l'adempimento dei loro compiti, gli uffici delle imposte possono invitare i contribuenti a fornire dati ed informazioni rilevanti ai fini dell'accertamento fiscale nei loro confronti, anche relativamente alle operazioni annotate nei conti correnti e che possono altresì richiedere alle banche ed a Poste Italiane dati contabili relativi ai libretti di deposito ed ai buoni postali fruttiferi, nonché copia degli estratti di conto corrente, con la specificazione di tutti i rapporti inerenti o connessi ad essi. In pratica, in tema di accertamento delle imposte sui redditi, l'utilizzazione dei poteri previsti dalla normativa vigente, consente all'Amministrazione finanziaria di accedere ai [ ... leggi tutto » ]