Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Simone di Saintjust

Pignoramento presso la residenza del debitore – se il valore dei beni pignorati non copre il debito

Simone di Saintjust - 1 Settembre 2013

Se i mobili non coprono l'intero debito il pignoramento mobiliare non va a buon fine? Il creditore, tramite decreto ingiuntivo e precetto, può chiedere all'ufficiale giudiziario di eseguire un pignoramento presso la residenza del debitore. Non rileva che il valore dei mobili non copra l'intero debito. Il ricavato del pignoramento verrà defalcato dall'importo a debito. Aggiungendovi però le spese sostenute ed anticipate dal creditore per la custodia e la vendita all'asta. Insomma, se il valore del pignoramento non è sufficiente a coprire il debito, il debitore rischia di rimanere senza mobili e con il debito aumentato. Per fare una domanda agli esperti vai al forum [ ... leggi tutto » ]

Procedura esattoriale ed ordinaria di escussione coattiva dei debiti

Simone di Saintjust - 1 Settembre 2013

Un ente locale può mettere a ruolo i canoni d'affitto (non essendo tributi) non pagati dall'affittuario e trasmetterlo per la riscossione coattiva ad una società di riscossione? Senz’altro sì, in quanto un ente locale può affidare un servizio di recupero crediti ad una qualsiasi società specializzata. Quello che non può fare la società di recupero crediti incaricata è procedere nell'escussione forzata dei debiti avvalendosi di leggi che sono state promulgate per la riscossione coattiva di debiti erariali o tributi della P.A. In pratica, per intendersi, la società concessionaria deve procedere come una qualsiasi società di recupero crediti. Non potrà, come fa (e può fare) Equitalia con le sue consociate, avvalersi di provvedimenti di fermo amministrativo. E non potrà procedere ad iscrizioni di ipoteche o espropriazioni immobiliari o pignoramenti del quinto dello stipendio senza ottenere prima dal giudice un decreto ingiuntivo. Per concludere, dovrà affidarsi a procedure esecutive ordinarie e non [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento stipendi e pensioni – quadro sintetico della pignorabilità

Simone di Saintjust - 1 Settembre 2013

Pignoramento stipendi e pensioni – quadro sintetico della pignorabilità Il pignoramento degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni era regolato dagli articoli da 1 a 4 del DPR 5 gennaio 1950 numero 180.  La Finanziaria 2005 (legge 311/04) - recependo le dichiarazioni di illegittimità della Corte Costituzionale -  ha definitivamente equiparato le disposizioni relative alla pignorabilità degli stipendi privati e di quelli pubblici. Pignorabilità di stipendi e pensioni - regole generali In sostanza è stato stabilito che per tutti gli stipendi (nonchè le gratifiche, le pensioni, le indennità, i sussidi, etc) la regola generale secondo cui essi sono impignorabili ed insequestrabili salvo queste eccezioni: se il debito riguarda alimenti dovuti per legge, è prevista la pignorabilità fino ad un terzo degli stipendi al netto di ritenute; se il debito è verso lo Stato o altri enti o imprese da cui il debitore dipende, e riguarda il rapporto [ ... leggi tutto » ]

Centrale rischi – risarcimento danni per segnalazione incauta di cattivo pagatore

Simone di Saintjust - 30 Agosto 2013

Centrale Rischi – risarcimento danni per segnalazione incauta di cattivo pagatore Citiamo una recente ed interessante sentenza della Corte di Cassazione. Precisamente la numero 7958/2009, prima sezione civile. Con questa sentenza i giudici hanno accolto il ricorso con il quale, il cliente di un Istituto Bancario nel verificare il passaggio a sofferenza della posizione a lui collegata e la conseguente segnalazione del nominativo alla centrale rischi, lamentava la mancanza di una preventiva verifica da parte della Banca della complessiva situazione debitoria, dall'analisi della quale, secondo quanto sostenuto dal ricorrente, si sarebbe potuto rilevare come, la predetta situazione, fosse imputabile a malversazioni commesse dalla moglie pertanto non ascrivibile al ricorrente. I Giudici della Suprema Corte, hanno posto l'accento su alcuni principi fondamentali inerenti i criteri sulla base dei quali occorre rilevare “l'incauta segnalazione” nonché la non estraneità della Banca d'Italia all'applicazione della normativa dettata dal Codice della Privacy in tema di [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento e difetto di notifica – il debitore esecutato ha cinque giorni per opporsi agli atti esecutivi

Simone di Saintjust - 30 Agosto 2013

Il debitore sottoposto ad esecuzione che sostiene di non aver avuto notizia del pignoramento a suo carico ha solo cinque giorni di tempo per far valere tale difetto di notifica attraverso l'opposizione agli atti esecutivi di cui all'articolo 617 Cpc. Cinque giorni che decorrono da quello della comunicazione o notifica dell'atto successivo che necessariamente presuppone il pignoramento. Lo ha chiarito la Cassazione nella sentenza 22279/10 con cui ha confermato la tardività dell'opposizione all'atto di pignoramento di alcuni debitori esecutati, in quanto proposta oltre il termine di cinque giorni - previsti dall'articolo 617 Cpc - decorrenti dalla notifica della diffida a presentare il rendiconto che, invece, avevano ricevuto. Sul punto, infatti, la Suprema corte ha ricordato che l'inosservanza di tale termine perentorio comporta l'inammissibilità dell'opposizione proposta perché tardiva. Inammissibilità che può essere rilevata d'ufficio anche in sede di legittimità. Ma non è tutto. Per sgombrare il campo da eventuali equivoci, poi, [ ... leggi tutto » ]