Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Simone di Saintjust

Riscossione coattiva dei crediti – decreto ingiuntivo e precetto

Simone di Saintjust - 7 Settembre 2013

Il decreto ingiuntivo, così come la cartella esattoriale, l'assegno o la cambiale, sono titoli esecutivi. Dopo la notifica del decreto ingiuntivo si hanno a disposizione 40 giorni per impugnarlo. In assenza di opposizione, verrà notificato un precetto con il termine ultimativo di 10 giorni per il pagamento. Decorso tale termine, il creditore entro 90 giorni (se non vuole vedere andare in fumo anche i soldi ed il tempo spesi nell'ottenimento del decreto ingiuntivo) dovrà procedere, ad esempio, al pignoramento dello stipendio del debitore presso il datore di lavoro. Per fare una domanda agli esperti vai al forum [ ... leggi tutto » ]

Competenza territoriale del giudice in opposizione a cartella esattoriale originata da multa - luogo di notifica della cartella o di accertamento infrazione?

Simone di Saintjust - 6 Settembre 2013

Trattandosi di giudizio di opposizione all'esecuzione, incardinato ex articolo 615 cod. proc. civ. con riferimento alla cartella esattoriale con la quale è stato richiesto il pagamento di somma con contestuale avvertenza, in caso di mancato pagamento nel termine assegnato, dell'inizio del procedimento esecutivo, deve ritenersi che la individuazione della competenza territoriale del giudice dell'esecuzione debba essere effettuata con riferimento all'articolo 27 cod. proc. civ., tenuto conto del contenuto dell'articolo 480, terzo, cod. proc. civ., dovendosi la cartella esattoriale equiparare all'atto di precetto (Cass., Sez. II, 15 aprile 2011, numero 8704). L'articolo 27 del codice di procedure civile recita Per le cause di opposizione all'esecuzione forzata di cui agli articoli 615 e 619 è competente il giudice del luogo dell'esecuzione, salva la disposizione dell'articolo 480 terzo comma. Per le cause di opposizione a singoli atti esecutivi è competente il giudice davanti al quale si svolge l'esecuzione. Il luogo dell'esecuzione è quello [ ... leggi tutto » ]

Nulla la cartella esattoriale motivata solo con l'indicazione di omesso o carente versamento

Simone di Saintjust - 6 Settembre 2013

L'agenzia delle Entrate ricorre per cassazione avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio numero 808/40 /09 del 28 dicembre 2009, che accoglieva l`appello di un contribuente avverso la sentenza di primo grado, dichiarando la nullità di cartella esattoriale relativa ai redditi IRPEF 2001. I giudici di Cassazione, con la sentenza numero 20211 del 3 settembre 2013, hanno rigettato il ricorso in quanto la sentenza di merito contiene l'accertamento in fatto relativo alla carenza di qualunque motivazione o spiegazione della cartella esattoriale. Per gli ermellini, infatti, l`indicazione di un “omesso o carente versamento” non costituisce adeguata motivazione di una pretesa fiscale. [ ... leggi tutto » ]

Comunione fra coniugi - immobile espropriato anche se il debito è stato contratto da uno solo

Simone di Saintjust - 5 Settembre 2013

Secondo il Tribunale di Potenza (sentenza 662/2013) può essere disposta la vendita dell'immobile in comunione legale fra i coniugi, anche se il debito è stato contratto da uno solo. Inoltre, è irrilevante che dopo la trascrizione del pignoramento sia intervenuta la separazione dei beni. Infatti, a differenza di quanto accade nella comunione ordinaria (nella quale il pignoramento può colpire la quota indivisa) in presenza di una comunione legale tra coniugi oggetto dell'azione esecutiva può essere aggredito solo il singolo bene comune e non la quota indivisa di esso. Occorre, pertanto, qualora il bene rientri nella comunione legale, vendere l'intero e soddisfare i creditori del coniuge debitore sulla metà del ricavato. In sede di riparto finale, poi, assegnato ai creditori il valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato, il residuo dovrà essere restituito alla comunione legale ovvero all'altro coniuge. La comunione legale per effetto dell'espropriazione forzata, non si scioglie ma si [ ... leggi tutto » ]

Nessun assegno di mantenimento se la relazione more uxorio è desumibile dal profilo facebook

Simone di Saintjust - 3 Settembre 2013

Ex mogli aspiranti ad un assegno di mantenimento, fate attenzione al vostro profilo su Facebook: se alla voce “situazione sentimentale” indicate il nome dell'attuale partner, potete dire addio alle vostre speranze. Per una volta, almeno, l'ex marito non finisce "cornuto e mazziato". Per orientamento costante della Corte di Cassazione in tema di assegno di mantenimento e divorzile, l'instaurazione di una relazione more uxorio stabile da parte del coniuge avente diritto incide nel senso di determinare una sospensione del diritto a percepire l'assegno di mantenimento; ciò, tra l'altro, alla luce del fatto che viene meno il parametro dell'adeguatezza dei mezzi rispetto al tenore di vita goduto durante la convivenza matrimoniale (cfr. Cass. numero 3923/12, numero 17195/11 e numero 17643/07). E, l'instaurazione di una relazione more uxorio stabile da parte del coniuge avente diritto all'assegno può essere documentata anche dalle fotografie (che ritraggono la ricorrente con l'attuale partner, in diversi periodi dell'anno [ ... leggi tutto » ]