Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Simone di Saintjust

Irpef - dedurre gli assegni corrisposti al coniuge separato

Simone di Saintjust - 23 Aprile 2014

Sono deducibili gli assegni periodici corrisposti al coniuge a seguito di separazione legale ed effettiva, o di scioglimento o annullamento del matrimonio, o cessazione degli effetti civili dello stesso. Gli importi destinati al mantenimento dei figli non sono invece deducibili. Quando il provvedimento dell'autorità giudiziaria non distingue la quota dell'assegno periodico destinata al coniuge da quella destinata ai figli, l'assegno si considera destinato al coniuge per metà dell'importo. Non sono deducibili gli importi corrisposti in un'unica soluzione al coniuge separato. [ ... leggi tutto » ]

Irpef - dedurre i contributi previdenziali ed assistenziali

Simone di Saintjust - 23 Aprile 2014

Per i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori per legge è ammessa la deducibilità senza limiti di importo. È consentita la piena deducibilità anche dei contributi versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza. Si tratta dei contributi versati per il riscatto degli anni di laurea, quelli versati per la ricongiunzione di periodi assicurativi, nonché dei contributi versati al fondo di cui al decreto legislativo 16 settembre 1996, numero 565, ad esempio dalle casalinghe. La deducibilità dei contributi facoltativi è consentita anche se essi sono versati dal contribuente per conto dei familiari fiscalmente a carico. I contributi versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per i veicoli (contributi obbligatori per l'assistenza erogata nell'ambito del Servizio sanitario nazionale) sono deducibili dal reddito complessivo solo per la parte che supera complessivamente l'importo di 40 euro. Dal 2014, invece, questi contributi non sono più deducibili (articolo 12 del Dl 102/2013). [ ... leggi tutto » ]

Prescrizione dei crediti contributivi previdenziali e delle sanzioni civili

Simone di Saintjust - 27 Febbraio 2014

La legge numero 335 del 1995 (articolo 3, comma 9) prevede che le contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria si prescrivono in dieci anni per quelle di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti e delle altre gestioni pensionistiche obbligatorie – termine ridotto a cinque anni con decorrenza 1 gennaio 1996 (lettera a) – e in cinque anni per tutte le altre contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria (lettera b). Viene dunque regolata, dalla normativa appena indicata, l'intera materia della prescrizione dei crediti contributivi degli enti previdenziali, con conseguente abrogazione delle previgenti discipline differenziate. Tale principio è stato ribadito, in più occasioni, dalla Corte di Cassazione con specifico riferimento ai crediti contributivi dell'INARCASSA, per i quali è stato ritenuto che dovesse essere applicata la nuova normativa, diversamente da quanto sostenuto dall'ente previdenziale, secondo cui doveva continuare ad applicarsi la norma speciale di cui all'articolo 18 della legge [ ... leggi tutto » ]

Rottamazione delle cartelle esattoriali o definizione agevolata

Simone di Saintjust - 23 Gennaio 2014

Rottamazione delle cartelle esattoriali o definizione agevolata La Legge di Stabilità 2014 prevede la possibilità di pagare le cartelle e gli avvisi esecutivi senza gli interessi di mora e gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. La definizione agevolata è prevista per le somme affidate a Equitalia in riscossione fino al 31 ottobre 2013. Per aderire il contribuente non riceverà alcuna comunicazione. Dovrà quindi attivarsi, entro il 28 febbraio 2014, per verificare la propria situazione e individuare i tributi che rientrano nella definizione agevolata. Si avrà, così, la possibilità di pagare in un'unica soluzione, senza interessi di mora e interessi di ritardata iscrizione a ruolo, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati entro il 31 ottobre 2013 a Equitalia per la riscossione. Cartelle esattoriali a cui non si applica la definizione agevolata Rientrano nell'agevolazione le entrate erariali come l'Irpef e l'Iva e, limitatamente agli interessi di mora, anche [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento ed espropriazione di un immobile su cui grava diritto di abitazione

Simone di Saintjust - 26 Ottobre 2013

Il diritto di abitazione può essere conseguito: mortis causa (ex articolo 540 del codice civile) dal coniuge superstite; con provvedimento di assegnazione della casa coniugale, nelle situazioni di crisi del rapporto coniugale; per contratto, soggetto a trascrizione (ex articolo 2643, comma primo numero 4, del codice civile). Pignoramento ed espropriazione dell'immobile gravato da diritto di abitazione acquisito dopo iscrizione di ipoteca La soluzione delle diverse questioni che riguardano, in particolare, le modalità espropriative del bene gravato da diritto di abitazione e la tutela del credito ipotecario fondano sul primo comma dell'articolo 2812 del codice civile Le servitù di cui sia stata trascritta la costituzione dopo l'iscrizione dell'ipoteca non sono opponibili al creditore ipotecario, il quale può vendere la cosa come libera. La stessa disposizione si applica per i diritti di usufrutto, e di comodato d'uso. Dunque il diritto di abitazione sarà destinato a gravare il bene solo verso i creditori [ ... leggi tutto » ]