Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Annapaola Ferri

Se prima dell'assegnazione giudiziale della casa familiare il coniuge proprietario vende l'immobile

Annapaola Ferri - 5 Novembre 2017

Può il coniuge separato, che ha visto riconosciuto il diritto di abitare la casa coniugale, con la figlia minore, chiedere di veder riconosciuto il riconoscimento di tale diritto fino al raggiungimento dell'indipendenza economica della figlia, qualora il provvedimento giudiziale di assegnazione sia stato trascritto dopo la conclusione del contratto di compravendita? Alla domanda hanno dato risposta i giudici della Corte di cassazione con la sentenza 25835/2017, concludendo che al proprietario dell'immobile non è opponibile, oltre i nove anni, il provvedimento giudiziale di assegnazione trascritto successivamente al contratto di compravendita. [ ... leggi tutto » ]

Al pagamento delle spese funebri del defunto sono obbligati gli eredi - chi anticipa l'importo ha diritto al rimborso

Annapaola Ferri - 13 Ottobre 2017

Per quanto riguarda il pagamento dei debiti e pesi ereditari (Cassazione sentenza 1994/2016) le spese per onoranze funebri rientrano tra i pesi ereditari, con la conseguenza che, colui che ha anticipato tali spese ha diritto ad ottenerne il rimborso da parte degli eredi, sempre che non si tratti di spese eccessive, sostenute contro la loro volontà. Le spese funerarie, infatti, sono comprese tra i pesi ereditari, cioè tra quegli oneri che sorgono in conseguenza dell'apertura della successione e che, pur dovendo essere distinti dai debiti ereditari, cioè dai debiti esistenti in capo al de cuius e che si trasmettono, con il patrimonio del medesimo, a coloro che gli succedono per legge o per testamento-, gravano sugli eredi per effetto dell'acquisto dell'eredità, concorrendo a costituire il passivo ereditario, che è composto sia dai debiti del defunto sia dai debiti dell'eredità. Ne consegue che colui che ha anticipato tali spese ha diritto [ ... leggi tutto » ]

Tenore di vita goduto durante il matrimonio - criteri differenti nella quantificazione dell'assegno di separazione e di quello divorzile

Annapaola Ferri - 17 Giugno 2017

In tema di separazione, l'obbligo di assistenza materiale trova di regola attuazione nel riconoscimento di un assegno di mantenimento in favore del coniuge che versa in una posizione economica deteriore e non é in grado, con i propri redditi, di mantenere un tenore di vita analogo a quello offerto dalle potenzialità economiche dei coniugi. Sotto tale profilo con l'espressione redditi adeguati la norma ha inteso riferirsi al tenore di vita consentito dalle possibilità economiche dei coniugi; tale dato, non ricorrendo la condizione ostativa dell'addebito della separazione, richiede un'ulteriore verifica per appurare se i mezzi economici di cui dispone il coniuge richiedente gli consentano o meno di conservare tale tenore di vita. L'esito negativo di detto accertamento impone, poi, di procedere a una valutazione comparativa dei mezzi di cui dispone ciascun coniuge, nonché di particolari circostanze, quali, ad esempio, la durata della convivenza. La separazione personale dei coniugi, a differenza dello [ ... leggi tutto » ]

Comunione legale fra coniugi e comunione ordinaria - differenze

Annapaola Ferri - 17 Maggio 2017

La comunione legale fra coniugi e la comunione ordinaria sono strutture normative molto differenti. Innanzitutto, la comunione ordinaria è una comunione per quote effettive, mentre la comunione legale è una comunione senza quote (o per quote solo virtuali del 50% ciascuna). Nella comunione ordinaria le quote sono oggetto di un diritto individuale dei singoli partecipanti e delimitano il potere di disposizione di ciascuno sul bene comune: ciascun partecipante può disporre del suo diritto e cedere ad altri il godimento della cosa comune, naturalmente nei limiti della propria quota. I coniugi sono solidalmente titolari di un diritto avente per oggetto i beni della comunione legale, alla quale non è ammessa la partecipazione di estranei. Ne consegue che, nei rapporti con i terzi, ciascun coniuge, mentre non ha diritto di disporre della propria quota, può tuttavia disporre dell'intero bene comune. Si tratta, tuttavia, di una facoltà subordinata al consenso dell'altro coniuge, consenso [ ... leggi tutto » ]

La richiesta di voltura catastale di un immobile del defunto non comporta necessariamente accettazione tacita dell'eredità

Annapaola Ferri - 17 Maggio 2017

Non sempre la voltura dei beni appartenenti al defunto in favore degli eredi comporta accettazione tacita dell'eredità: in particolare, quando l'atto di voltura, pur effettuato nell'interesse di tutti i coeredi, viene in concreto richiesto da uno solo di essi, l'accettazione tacita dell'eredità si produce solo in favore di chi vi provveda. Per gli altri eredi, infatti, è necessario riscontrare se vi sia stata o meno la spendita del nome in occasione della presentazione della denuncia di variazione catastale, ovvero se colui che sottoscrive la richiesta di voltura abbia agito quale mandatario degli altri coeredi. In breve, l'accettazione tacita di eredità può desumersi soltanto da un comportamento del chiamato all'eredità e non di altri, sicché non ricorre qualora un altro coerede, in assenza di elementi dai quali desumere il conferimento di una delega o la successiva ratifica del suo operato, abbia fatto richiesta di voltura catastale di un immobile del de [ ... leggi tutto » ]