Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Annapaola Ferri

Divorzio dal coniuge debitore (anche) per tutelare il patrimonio ereditario in presenza di figli

Annapaola Ferri - 27 Agosto 2015

Talvolta capita che uno solo dei coniugi sia debitore per somme rilevanti, anche se pressoché nullatenente, mentre l'altro coniuge, non debitore, detenga l'intero patrimonio immobiliare (anche la sola prima casa di proprietà), reddito da lavoro, autonomo o dipendente e conto corrente esclusivamente intestato. Magari, i debiti sono stati acquisiti dal coniuge dopo la separazione personale. Non è infrequente che fra i due coniugi sussistano da tempo elementi che rendano improponibile la normale prosecuzione della vita matrimoniale (o la separazione personale) posto che risulti chiaro a tutti che non si può divorziare esclusivamente al fine di salvaguardare il patrimonio ereditario. Si suppone, pertanto, di essere in presenza di un rapporto coniugale ormai logoro, o di una separazione personale già in atto, che spesso vengono trascinati nel tempo solo per quieto vivere, per non stravolgere la vita familiare (anche quel poco che ne resta dopo la separazione personale), per abitudine ed in [ ... leggi tutto » ]

Revisione dell'assegno di mantenimento - decorre dal provvedimento giudiziale e non da quando sono maturati i presupposti di modifica

Annapaola Ferri - 31 Luglio 2015

In materia di revisione dell'assegno di mantenimento, il diritto a percepirlo di un coniuge ed il corrispondente obbligo a versarlo dell'altro, nella misura e nei modi stabiliti dalla sentenza di separazione o dal verbale di omologazione, conservano la loro efficacia, sino a quando non intervenga la modifica di tale provvedimento, rimanendo del tutto ininfluente il momento in cui di fatto sono maturati i presupposti per la modifica o la soppressione dell'assegno. Ne consegue che, in mancanza di specifiche disposizioni, la decisione giurisdizionale di revisione non può avere decorrenza anticipata al momento dell'accadimento innovativo, rispetto alla data della domanda di modifica dell'assegno di mantenimento. Questo l'orientamento dei giudici della Corte Suprema così come emerge dalla lettura della sentenza sentenza 16173/15. [ ... leggi tutto » ]

Separazione e divorzio - l'assegnazione della casa coniugale non può essere disposta solo al fine di sopperire alle esigenze economiche del coniuge più debole

Annapaola Ferri - 23 Luglio 2015

Sia in sede di separazione che di divorzio la normativa vigente consente al giudice di assegnare l'abitazione al coniuge non titolare di un diritto di godimento (reale o personale) sull'immobile, solo se a lui risultino affidati figli minori, ovvero con lui risultino conviventi figli maggiorenni non autosufficienti. Tale orientamento, che tutela l'interesse dei figli a permanere nell'ambiente domestico in cui sono cresciuti, non è configurabile, invece, in presenza di figli economicamente autosufficienti, sebbene ancora conviventi, verso i quali non sussiste, invero, proprio in ragione della loro acquisita autonomia ed indipendenza economica, esigenza alcuna di speciale protezione. L'assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario risponde all'esigenza di tutela degli interessi dei figli, con particolare riferimento alla conservazione del loro "habitat" domestico inteso come centro della vita e degli affetti dei medesimi, con la conseguenza che detta assegnazione non ha più ragion d'essere soltanto se, per vicende sopravvenute, la casa non sia [ ... leggi tutto » ]

Revoca dell'assegnazione della casa familiare - i figli hanno comunque diritto al mantenimento finalizzato a procurare loro un nuovo alloggio

Annapaola Ferri - 16 Luglio 2015

Il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli. Dell'assegnazione il giudice tiene conto nella regolazione dei rapporti economici tra i genitori, considerato l'eventuale titolo di proprietà. Il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso che l'assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio. La Corte Costituzionale ha già avuto modo di pronunciarsi sulla legittimità della norma appena riportata e l'ha interpretata, nel senso che comunque debba essere salvaguardato l'interesse del figlio minore o maggiorenne, ma non economicamente autosufficiente. In pratica, il trasferimento del coniuge assegnatario comporta necessariamente il venir meno dell'assegnazione della casa; tuttavia i figli, minorenni o maggiorenni e privi di reddito, sono legittimati a richiedere ai genitori il mantenimento, che dovrebbe permettere loro di procurarsi un nuovo alloggio, posto che, tra l'altro, il coniuge proprietario, tornando nella disponibilità dell'immobile, [ ... leggi tutto » ]

Affidamento congiunto dei figli - assegno di mantenimento per la prole sempre dovuto dal genitore non collocatario

Annapaola Ferri - 3 Luglio 2015

L'affidamento congiunto dei figli ad entrambi i genitori è un istituto che, in quanto fondato sull'esclusivo interesse del minore, non fa venir meno l'obbligo patrimoniale di uno dei genitori di contribuire, con la corresponsione di un assegno, al mantenimento dei figli, in relazione alle loro esigenze di vita, sulla base del contesto familiare e sociale di appartenenza. L'assegno disposto in favore del genitore presso il quale la prole è prevalentemente collocata, si rivela quantomeno opportuna, se non necessaria, quando, l'affidamento condiviso preveda un collocamento prevalente presso uno dei genitori: assegno da porsi a carico del genitore non collocatario. Inoltre, il genitore collocatario, essendo più ampio il tempo di permanenza presso di lui, avrà necessità di gestire, almeno in parte, il contributo al mantenimento da parte dell'altro genitore, dovendo provvedere in misura più ampia alle spese correnti e all'acquisto di beni durevoli che non attengono necessariamente alle spese straordinarie (indumenti, libri, [ ... leggi tutto » ]