Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Paolo Rastelli

La cancellazione dei provvedimenti di ipoteca esattoriale e di fermo amministrativo non può essere richiesta al giudice ordinario con i rimedi della opposizione agli atti esecutivi

Paolo Rastelli - 17 Maggio 2016

Essendo l'ipoteca esattoriale, così come il fermo amministrativo, una misura estranea all'espropriazione forzata, né l'una né l'altro vanno contestati dinanzi al giudice ordinario con i rimedi delle opposizioni esecutive. Pertanto, va altresì escluso che sia qualificabile come opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell'art. 617 del codice di procedura civile, la contestazione che il debitore faccia della regolarità formale dell'iscrizione dell'ipoteca esattoriale o del fermo amministrativo. In tutti i casi in cui venga richiesta la cancellazione dell'iscrizione dell'ipoteca esattoriale o del fermo amministrativo (ovvero, secondo altra terminologia, l'annullamento dell'uno o dell'altro di questi provvedimenti), l'iniziativa giudiziaria va qualificata come azione di accertamento dell'inesistenza dei motivi su cui fonda la pretesa dell'esattore di iscrivere l'ipoteca, non soggetta ad alcun termine decadenziale, secondo le regole del rito ordinario di cognizione e nel rispetto delle norme generali in tema di riparto di competenza per materia e per valore. Questi i principi giuridici che [ ... leggi tutto » ]

Contenzioso tributario » le principali novità introdotte dalla riforma

Paolo Rastelli - 12 Maggio 2016

Com'è noto, rientrano nella giurisdizione delle Commissioni tributarie tutte le controversie relative a tributi di ogni genere e specie, comunque denominati, compresi quelli regionali, provinciali e comunali, le sovrimposte e le addizionali, le relative sanzioni nonché gli interessi e ogni altro accessorio. Il contenzioso tributario abbraccia pure le controversie di natura catastale, come quelle concernenti, ad esempio, l'intestazione, la delimitazione, l'estensione, il classamento dei terreni e l'attribuzione della rendita catastale, nonché le controversie inerenti all'imposta o al canone comunale sulla pubblicità e al diritto sulle pubbliche affissioni. Restano, invece, escluse dalla giurisdizione tributaria le controversie riguardanti gli atti dell'esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella esattoriale. Il decreto legislativo 156/2015 ha introdotto alcune importanti novità alla normativa sul contenzioso tributario. Tra le altre vanno ricordate: l'estensione dell'istituto del reclamo e della mediazione a tutte le controversie (non solo a quelle derivanti da atti dell'Agenzia delle entrate) di valore non [ ... leggi tutto » ]

Notifica di atti a persona giuridica - valida anche se è effettuata presso la sede effettiva della società ad un consegnatario che si qualifica come addetto alla ricezione

Paolo Rastelli - 15 Aprile 2016

Ai fini della regolarità della notifica di atti a persona giuridica presso la sede legale ovvero presso quella effettiva è sufficiente che il consegnatario sia legato alla persona giuridica stessa da un particolare rapporto che, non dovendo necessariamente essere di prestazione lavorativa, può risultare anche dall'incarico, eventualmente provvisorio o precario, di ricevere la corrispondenza. Pertanto, qualora dalla relazione dell'ufficiale giudiziario risulti la presenza di una persona che si trovava nei locali della sede stessa, è da presumere che tale persona fosse addetta alla ricezione degli atti diretti alla persona giuridica, anche se da questa non dipendente, laddove la società, per vincere la presunzione in parola, ha l'onere di provare che la stessa persona, oltre a non essere un suo dipendente, non era neppure addetta alla sede per non averne mai ricevuto incarico alcuno, nel senso che la prova dell'insussistenza di un rapporto siffatto non è adempiuto con la sola dimostrazione [ ... leggi tutto » ]

Difetto di motivazione nella cartella esattoriale originata da crediti di natura tributaria e non preceduta da un avviso di accertamento

Paolo Rastelli - 11 Marzo 2016

In tema di riscossione coattiva mediante iscrizione a ruolo di entrate di natura non tributaria, qualora il debitore abbia impugnato la cartella esattoriale, emessa dall'Agente della riscossione, per motivi che attengono a vizi della cartella medesima, compreso il vizio di motivazione, l'impugnazione deve essere rivolta nei confronti dell'Agente della riscossione, il quale ove assuma che il vizio sia imputabile all'ente impositore può estendere il giudizio a quest’ultimo. La cartella esattoriale che non segua uno specifico atto impositivo già notificato al contribuente, ma costituisca il primo ed unico atto con il quale l'ente impositore esercita la pretesa tributaria, deve essere motivata alla stregua di un atto propriamente impositivo, e contenere, quindi, gli elementi indispensabili per consentire al contribuente di effettuare il necessario controllo sulla correttezza dell'imposizione. Tale motivazione può essere assolta per relatione ad altro atto che costituisca il presupposto dell'imposizione, del quale, tuttavia, debbono comunque essere specificamente indicati gli estremi, [ ... leggi tutto » ]

Impugnazione di atti di riscossione coattiva dei tributi locali - per determinare la ctp territorialmente competente non è rilevante la sede del concessionario ma solo quella del creditore

Paolo Rastelli - 5 Marzo 2016

La normativa vigente (articolo 4 del decreto legislativo 546/1992) prevede che le commissioni tributarie provinciali sono competenti per le controversie proposte nei confronti dei concessionari del servizio di riscossione che hanno sede nella loro circoscrizione anche nel caso in cui tale sede ricada in una circoscrizione diversa da quella in cui ricade la sede dell'ente locale concedente. Tuttavia, poiché l'ente locale non incontra alcuna limitazione di carattere geografico nell'individuazione del terzo cui affidare il servizio di accertamento e riscossione dei propri tributi, lo spostamento richiesto al contribuente che voglia esercitare il proprio diritto di azione, è potenzialmente idoneo a costituire una condizione di sostanziale impedimento all'esercizio del diritto di azione. Inoltre, consentendo che a giudicare la controversia tra i due soggetti sia la commissione tributaria nella cui circoscrizione ha sede il concessionario scelto dall'ente medesimo, si attribuirebbe alla pubblica amministrazione il potere di gestire il proprio rapporto con gli amministrati [ ... leggi tutto » ]