Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Paolo Rastelli

Ricorso giudiziale avverso la cartella esattoriale

Paolo Rastelli - 5 Agosto 2013

Le motivazioni per il ricorso alla cartella esattoriale Una prima considerazione sui ricorsi riguarda le motivazioni utilizzabili per il ricorso: in generale la cartella esattoriale può essere contestata soltanto per vizi formali propri o di notifica, oppure per vizi di notifica dell'atto precedente. Se l'atto precedente risulta regolarmente notificato e non impugnato nei termini previsti, la cartella può essere impugnata SOLO per vizi propri (vedi anche Cassazione, sentenza 20751/06), e l'atto precedente rimane valido. Riguardo alle sanzioni amministrative (tipicamente le multe per violazione del codice della strada), è interessante un principio più volte ribadito dalla Cassazione, secondo cui se il verbale (atto precedente la cartella) NON è stato notificato regolarmente e quindi la cartella è il PRIMO atto con il quale il debitore viene a conoscenza della pretesa, insieme ad essa è contestabile anche il contenuto del verbale stesso, ovvero si possono utilizzare questioni di merito riguardo alla sanzione originaria [ ... leggi tutto » ]

La cartella esattoriale – notifica al destinatario, a soggetti terzi, all'estero e per giacenza

Paolo Rastelli - 2 Agosto 2013

Cosa vuol dire notificare una cartella esattoriale Notificare, in termini giuridici, vuol dire "portare a conoscenza del cittadino/debitore la sua posizione debitoria" e l'obbligo di effettuare il pagamento entro un termine (nel caso specifico di 60 giorni). La cartella esattoriale, in generale, può essere notificata dagli ufficiali della riscossione o altri soggetti incaricati dal concessionario, dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale se vi sono apposite convenzioni con i Comuni, oppure servendosi del servizio postale, in busta chiusa spedita con raccomandata a/r. Normalmente la notifica avviene presso il domicilio fiscale del cittadino/debitore (casa di abitazione, ufficio, azienda) e viene certificata con la cosiddetta relata di notifica, ovvero la dichiarazione con cui il messo notificatore attesta la data, l'ora e luogo di consegna dell'atto nelle mani del destinatario o di soggetti terzi autorizzati e identificati, nonchè le ricerche effettuate e le motivazioni dell'eventuale mancata consegna. In caso di invio [ ... leggi tutto » ]

Riscossione coattiva della cartella esattoriale a seguito mancato pagamento entro 60 giorni dalla notifica

Paolo Rastelli - 2 Agosto 2013

Riscossione coattiva della cartella esattoriale a seguito mancato pagamento entro 60 giorni dalla notifica Se non si paga la cartella entro 60 giorni dalla sua notifica l'agente della riscossione può mettere in atto le procedure esecutive che ritiene più opportune al fine di riscuotere il dovuto. Si va dal fermo amministrativo dell'auto all'iscrizione di ipoteca sulla casa, fino ad arrivare all'espropriazione forzata (pignoramento e vendita coatta) dei ben immobili e mobili del debitore e dei suoi coobbligati. Possono essere pignorati anche i crediti presso terzi e le somme dovute da terzi in ambito lavorativo (nella misura massima di un quinto). L'ipoteca sugli immobili può essere iscritta -senza che siano previsti limiti minimi del debito- per un importo massimo pari al doppio del debito complessivo. Non vi sono particolari obblighi di preavviso, nemmeno se viene iscritta dopo un anno dalla notifica della cartella. Al debitore deve comunque pervenire una comunicazione di [ ... leggi tutto » ]

Riscossione coattiva della cartella esattoriale tramite pignoramento

Paolo Rastelli - 31 Luglio 2013

Riscossione coattiva della cartella esattoriale - COSA E' IL PIGNORAMENTO Il pignoramento è l'atto con cui si inizia l'espropriazione forzata che segue l'esistenza, e la notifica, di un titolo esecutivo e di un precetto. Disciplinato dal codice di procedura civile all'articolo 491 e seguenti (norme riformate dalla legge 80/2005 e 51/2006), è in pratica una ingiunzione che l'ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni che sono oggetto dell'espropriazione e i frutti di esso. L'ingiunzione deve anche contenere: - l'invito rivolto al debitore a fare dichiarazione di residenza -o ad eleggere domicilio- in uno dei comuni del circondario ove ha sede il giudice competente per l'esecuzione. In mancanza tutte le notifiche saranno fatte presso la cancelleria dello stesso giudice; - l'avvertimento che il debitore può chiedere di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di denaro pari [ ... leggi tutto » ]

Recupero crediti e rintraccio del debitore all'estero – aire anagrafe italiani residenti estero

Paolo Rastelli - 30 Luglio 2013

Recupero crediti e rintraccio del debitore all'estero – AIRE Anagrafe Italiani Residenti Estero L'AIRE rappresenta, in pratica, l'unico anello di congiunzione fra ultimo comune italiano di residenza e il nuovo domicilio del debitore italiano all'estero. Le società di recupero crediti, pertanto, contattano l'anagrafe della residenza registrata sui moduli di richiesta prestito. Risalgono via via ai comuni dove il debitore si è eventualmente trasferito nel frattempo. Giunti all'ultimo comune di residenza italiano, prima del trasferimento oltre confine, ottengono il domicilio all'estero del debitore. E così partono lettere di mora, ingiunzioni di pagamento, ecc. Non esiste privacy su questi aspetti. Al costo di una marca da bollo le società di recupero crediti possono richiedere il certificato di residenza di chiunque. Ma è obbligatorio iscriversi all'AIRE? Pare di sì. Quelle che seguono le motivazioni addotte dalla Pubblica Amministrazione per la obbligatorietà dell'iscrizione. Perché iscriversi all'AIRE e tenere aggiornata la propria posizione anagrafica? Solo [ ... leggi tutto » ]