Condannato per truffa soggetto che vendeva prodotti su subito.it chiedendo pagamento anticipato senza poi consegnare il bene acquistato

Un soggetto aveva realizzato numerose truffe attraverso la pubblicazione di annunci di vendita su appositi siti on line (prevalentemente subito.it; aveva quindi dato seguito ai contatti iniziali sul sito con i soggetti dichiaratisi interessati agli acquisti rassicurandoli sulla propria affidabilità con interlocuzioni via mail o telefoniche e inducendoli così ad effettuare anticipatamente i pagamenti con ricariche su poste pay di volta in volta attivate allo scopo; ricevuti i pagamenti, non aveva mai consegnato la merce offerta in vendita.

La condanna di custodia in carcere è stata pertanto confermata dalla Corte di cassazione, sezione penale, con la sentenza 40045/2018.

La difesa del truffatore invocava la nullità dell'aggravante di minorata difesa rilevata dal Pubblico Ministero, ovvero l’avere profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età dei truffati, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.

Secondo i giudici di legittimità, invece, secondo consolidata giurisprudenza sussiste l'aggravante delle minorata difesa, con riferimento alle circostanze di luogo note all'autore del reato e dalle quali egli abbia approfittato, quando la truffa è commessa attraverso la vendita di prodotto online, poiché in tal caso, la distanza tra il luogo ove si trova la vittima, che di norma paga in anticipo il prezzo del bene venduto, e quello in cui, invece, si trova il truffatore, determina una posizione di maggior favore di quest’ultimo, consentendogli di schermare la sua identità, di non sottoporre il prodotto venduto ad alcun efficace controllo preventivo da parte dell’acquirente e di sottrarsi agevolmente alle conseguenze della propria condotta.

9 Settembre 2018 · Ornella De Bellis




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