Assegno emesso senza indicazione della ragione sociale

Quando l'assegno è tratto sul conto intestato alla società senza indicazione della ragione sociale, esso risulta irregolare perché in violazione della norma di cui all'articolo 11 del regio decreto numero 1736/1933, in base alla quale ogni sottoscrizione dell'assegno deve contenere l'indicazione del soggetto giuridico che si obbliga.

Secondo l'insegnamento della Suprema Corte, la ratio dell'articolo 11 della legge assegni è proprio quella di consentire la chiara, certa ed univoca identificazione del soggetto che sottoscrive, così obbligandosi in via cartolare.

Per i soggetti giuridici ciò può avvenire solo se, accanto alla firma o sigla del rappresentante, risulti la menzione della denominazione sociale, e ciò proprio al fine di stabilire il collegamento "funzionale" tra chi sottoscrive ed il soggetto giuridico in nome e per conto del quale avviene la sottoscrizione (si vedano sul punto Cassazione numero 1469/77 e Cassazione numero 7761/2004).

Da ciò discende che un assegno emesso sul conto della società, ma senza recare alcuna indicazione cartolare della società stessa, si deve considerare emesso in assenza di autorizzazione, anche quando lo stesso risulti non pagato per mancanza di fondi. E, quindi, nel momento in cui la procedura di check truncation non sia andata a buon fine, la banca trattaria deve considerare che l'assegno sia stato tratto in assenza di autorizzazione e pertanto deve provvedere ad iscrivere il nominativo del traente nell'archivio informatico di cui all'articolo 10-bis, l. numero 386/1990 (articolo 9, l. 386/1990).

14 Settembre 2013 · Ornella De Bellis


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4 risposte a “Assegno emesso senza indicazione della ragione sociale”

  1. Anonimo ha detto:

    Assegno bancario tratto su conto intestato a società in nome collettivo recante soltanto la firma di uno dei titolari amministratori. È da ritenersi valido?

  2. Anonimo ha detto:

    Ho affittato a una s.a.s. un locale adibito a ristorante con contratto registrato inferiore alle somme stabilite, ora alla scadenza del contratto l’amministratore mi chiede la restituzione delle somme pagate in nero con assegni in parte però senza il timbro della società. Come devo comportarmi.

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