Assegno di mantenimento negato a figlio che rifiuta lavoro per mancanza aspirazioni
Sono un ragazzo di Roma, ho appena compiuto diciotto anni, ed ho un serio problema.
Assegno di mantenimento negato per rifiuto proposta di lavoro da parte del figlio mantenuto - Cosa posso fare?
Sono un ragazzo di Roma, ho appena compiuto diciotto anni, ed ho un serio problema. I miei genitori sono separati da dieci anni. Io vivo con mia madre, mentre mio padre era stato obbligato dal giudice al mio mantenimento. Dopo il compimento della maggiore età, però, mi ha praticamente imposto di andare a fare l'idraulico con lui. Prima di tutto non mi piace quel mestiere, e poi io voglio andare all'università per studiare medicina, viste le mie capacità. Perciò, non ho accettato. Così, mio padre, si è rifiutato di corrispondermi l'assegno di mantenimento, dicendo che, ormai, sono maggiorenne e non ne ha più l'obbligo, a maggior ragione che io abbia rigettato una proposta di lavoro. Vorrei sapere, posso fare qualcosa legalmente? In questo caso cessa l'onere per l'assegno di mantenimento per figli maggiorenni?
Assegno di mantenimento negato per rifiuto proposta di lavoro da parte del figlio mantenuto - Gli orientamenti della giurisprudenza
Di un caso molto simile al suo, si era occupata la collega Genny Manfredi, in un articolo che spiega dettagliatamente i pregressi orientamenti giurisprudenziali a riguardo, di cui le consiglio la lettura.
In quella occasione, come consolidata giurisprudenza vuole, fu stabilito che i figli maggiorenni hanno diritto all'assegno di mantenimento dai propri genitori fino a quando non siano completamente indipendenti sul piano economico e non abbiano trovato il lavoro sperato.
Ma con la sentenza 7970/13, i giudici della Suprema Corte sono tornati sui propri passi, stabilendo che: In tema di assegno di mantenimento è valida la revoca per il figlio ormai adulto che rifiuta il lavoro anche se non pienamente rispondente alle sue aspirazioni e agli studi fatti. Infatti ai fini dell'esonero dell'assegno per il figlio maggiorenne, è necessario che il mancato svolgimento di attività lavorativa dipenda da inerzia o da rifiuto ingiustificato.
Così hanno deciso gli Ermellini, che hanno respinto il ricorso di una donna che si opponeva alla revoca dell'assegno di mantenimento in favore della figlia 37enne.
Assegno di mantenimento negato per rifiuto proposta di lavoro - Il caso
Dopo il divorzio il giudice aveva fissato due assegni a carico dell'ex marito, uno in favore della moglie e l’altro della figlia.
Poi la ragazza era diventata grande.
Aveva continuato gli studi, ma fino a trentasette anni aveva rifiutato qualsiasi offerta di lavoro, in quanto, secondo lei, non consone alle sue aspirazioni.
A questo punto il padre, ha chiesto di non corrispondere più l'assegno di mantenimento alla figlia.
I giudici, in primo grado e in appello, hanno accolto l’istanza.
Così, madre e figlia, hanno effettuato ricorso in Cassazione confidando nell'obbligo di mantenimento per figli maggiorenni.
Ma i Giudici di Piazza Cavour, hanno respinto il ricorso e confermato il verdetto.
A loro avviso, infatti, ai fini dell'esonero dell'assegno per il figlio maggiorenne, è necessario che il mancato svolgimento di attività lavorativa dipenda da inerzia o da rifiuto ingiustificato.
Infatti la Corte d'appello, sottolineano, ha accolto la richiesta di esonero dell'assegno per la figlia, con motivazione adeguata e non illogica, facendo riferimento all'età avanzata e agli studi da questa effettuati, ipotizzando che essa abbia ricevuto offerte di lavoro, benché non pienamente rispondenti alle sue aspirazioni, non accettandole.
Al massimo, la donna avrebbe dovuto provare con certezza di non aver mai rifiutato un’occupazione.