Quando non pagare una ammenda o una cartella esattoriale impedisce il rilascio o il rinnovo del passaporto

La legge numero 1185 del 21 novembre 1967, prevede che non possono ottenere il rinnovo o il rilascio del passaporto coloro che debbano espiare una pena restrittiva della libertà personale o pagare un'ammenda. Per questi ultimi, tuttavia, può essere richiesto il nullaosta all'autorità giudiziaria.

Quando ci fanno una contravvenzione per infrazione al Codice della Strada in realtà ci rifilano una sanzione amministrativa. Ma, in qualche circostanza, l'infrazione prevede, congiuntamente alla sanzione amministrativa, anche l'arresto.

E' il caso della guida in stato di ebbrezza (per tassi alcolemici superiori a 0.8 g/l) o in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, o anche quando ricorre l'omissione di soccorso.

Ora, tecnicamente, si definisce arresto la pena detentiva che consiste nella temporanea privazione della libertà da 5 giorni a 3 anni. L'arresto fino a tre mesi può essere convertito dal giudice, quando siano rispettate specifiche condizioni, in una ammenda, vale a dire una pena pecuniaria sostitutiva dell'arresto.

Per completare il quadro dei rischi che si corrono quando non si paga un'ammenda, aggiungiamo anche che, secondo l'articolo 102 della legge 689/1981, l'ammenda non pagata per insolvibilità del condannato si converte nella libertà vigilata per un periodo massimo di sei mesi oppure, a richiesta, in lavoro sostitutivo. In pratica, con un giorno di libertà controllata si scontano 38 euro (o frazione) di ammenda e un giorno di lavoro sostitutivo vale 25 euro (o frazione) di ammenda.

Quello che è certo è che il mancato pagamento della cartella esattoriale originata da un'ammenda impedisce il rilascio o il rinnovo del passaporto senza il nullaosta all'autorità giudiziaria cui compete l'esecuzione della sentenza.

27 Marzo 2014 · Ludmilla Karadzic


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8 risposte a “Quando non pagare una ammenda o una cartella esattoriale impedisce il rilascio o il rinnovo del passaporto”

  1. Mirko Medoro ha detto:

    Salve, chiedo scusa se sono insistente, ma da questa faccenda non se ne riesce a arrivare a capo.

    Portato tutto la documentazione in questura e facendo passare qualche giorno in modo che gli atti potessero essere trasmessi.
    Stamani mi ripresento all’ufficio passaporti, e continuano a dire che non risulta effettuato il pagamento nonostante abbia presentato ricevuta del pagamento, carichi pendenti di equitalia pari a zero.
    Per accertarmi della reale chiusura del debito con la mia cartella, mio sono iscritto al sito di equitalia dove risulta pagato tutto.
    Cosa mi consiglia di fare?
    Essendo un debito del tribunale, posso fare qualcosa io di persona per accelerare tutta questa procedura?
    Non so..tipo recarmi al tribunale a farmi rilasciare qualche tipo di documento che accerti qualcosa? (sempre se li rilasciano)….
    Grazie buona serata

    • Evidentemente, il sistema che aggiorna le posizioni debitorie sul sito fruibile dal cittadino, gestito da Equitalia spa, non è lo stesso che aggiorna i dati che vengono consultati in Questura, gestito da Equitalia Giustizia spa.

      Questa circostanza può spiegare perchè lei riscontra che il debito è stato pagato, mentre in Questura risulta il contrario.

      Allora, non resta che contattare Equitalia Giustizia per chiedere l’allineamento dei dati che la riguardano.

      Per informazioni relative a crediti di giustizia di cui sono titolari gli uffici giudiziari, il debitore può contattare Equitalia Giustizia spa con una delle seguenti modalità:

      • via e-mail, all’indirizzo infospesegiustizia@equitaliagiustizia.it (per inviare una mail andare all’area Contatti / Gestione dei crediti di giustizia / Debitori di giustizia) ovvero, da un indirizzo PEC, all’indirizzo infospesegiustizia@pec.equitaliagiustizia.it; via fax al n. 06/95050171;
      • telefonicamente al n. 06/95949900 (orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13.00; martedì e giovedì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.00).

      Buona fortuna.

  2. Mirko Medoro ha detto:

    Scrivo ancora perchè sono un po dubbioso che questo passaporto arrivi in tempo e sarebbe veramente un peccato.
    Ho saldato con equitalia presentando i carichi pendenti con equitalia che attesta che i miei debiti con loro stanno a zero allegato con i miei documenti.
    Purtroppo nessuno in quell’ufficio sembra voler dare informazioni in merito e certe è tutto un forse e questo non mi aiuta a tranquilliazzarmi.
    Secondo lei in due mesi la risolvo questa situazione?

    • Il sito della Polizia di Stato riporta testualmente Una volta richiesto il passaporto e consegnata la documentazione completa, a seconda delle questure e del numero delle richieste, il documento può essere rilasciato in pochi giorni se non a vista.

      Quello che posso consigliarle è di presentarsi un paio di volte a settimana negli uffici, ribadendo la criticità del rilascio per un viaggio già pianificato e per il quale sono state già anticipate spese rilevanti (oltre al saldo delle spese di giustizia) e riportando altresì i tempi massimi pubblicizzati sul sito della Polizia di Stato at http://www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/

  3. Mirko Medoro ha detto:

    Grazie della risposta.
    Io a questo punto la vorrei pagare al più presto e togliermi di mezzo questo problema.
    Secondo lei devo andare da equitalia o direttamente al tribunale?
    La rateizzazione è di equitalia, non vorrei dover andare al tribunale e farci 2000 viaggi perchè nessuno sa dirmi come pagare!!

    Nel caso riuscissi prossima settimana a pagare questa benedetta ammenda, quando pensa che riuscirò ad avere il passaporto?

    • Ludmilla Karadzic ha detto:

      Lei, dunque, non aveva rateizzato con il Tribunale, ma con Equitalia, dopo l’emissione della cartella esattoriale per omesso pagamento dell’ammenda irrogata dal Tribunale.

      In questo caso, certo, dovrà recarsi allo sportello Equitalia, chiedere il ricalcolo dell’importo portato dalla cartella esattoriale, farsi detrarre quanto già corrisposto e saldare il dovuto.

      Potrà esibire l’attestato di pagamento direttamente all’ufficio preposto al rilascio del passaporto. L’addetto avrà modo di controllare che il debito relativo alla cartella esattoriale impagata, che ne bloccava l’emissione, è stato estinto.

  4. Mirko Medoro ha detto:

    ho un problema guida in stato di ebrezza, multa sui 3000euro.
    Rateizzata l’ammenda in 24 rate.

    In questo periodo ho perso il lavoro per via di non avere più la patente di conseguenza sono in ritardo con i pagamenti.
    Adesso mi sono messo in regola con i pagamenti anche se in ritardo, ero tranquillo, ma al momento del rilascio del passaporto non me lo rilasciano perchè bloccato dal tribunale.
    Io pensavo fosse tutto apposto e che bastasse pagare qualche interesse per il ritardo ed invece no.
    Come mi consigliate di agire per sistemare la faccenda?
    Considerato che ho due mesi per poter avere il passaporto senza perdere il viaggio.
    grazie

    • Ludmilla Karadzic ha detto:

      Il problema è che i pagamenti effettuati in ritardo fanno decadere il beneficio della rateazione e restano accreditati come mero anticipo sull’importo dell’intera ammenda (gravato da sanzioni per il ritardato pagamento e dagli interessi moratori) da versare in unica soluzione.

      In pratica è come se lei, dal momento in cui ha concordato il piano di rateazione, non avesse mai pagato nulla.

      Dovrà recarsi in Tribunale e richiedere il conteggio dell’ammenda, con sanzioni ed interessi; farsi sgravare quanto già versato con i pagamenti già effettuati e procedere a saldare il residuo in un’unica soluzione.

      Solo così potrà avere, in tempo, il passaporto.

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