E famogliela vedé …..

Non se ne può più!!!

E' diventato un tormentone, ormai. Cosa? La questione della laurea del dott. Antonio Di Pietro.

Alle ore 18.35 di oggi, giovedì 10 aprile, l'ultimo lancio di agenzia.

"Chiedo al ministro dell'Istruzione se può sottoporre a custodia sicura i documenti che ci sono presso l'universita' e che attestino che Di Pietro abbia preso laurea.

E chiedo al ministro della Giustizia di verificare i documenti con cui Di Pietro si e' rivolto per sostenere il concorso". E' il duro attacco che Silvio Berlusconi fa ad Antonio Di Pietro a 'Porta a porta'. "Non ha mai - dice l'ex premier - presentato un diploma originale di laurea, ma solo certificati diversi. Diversi in un caso per il voto di un esame e in un altro caso per la data. Di Pietro non solo mi fa orrore, ma e' anche un bugiardo".

Appena una settimana fa sempre lui, Silvio Berlusconi, sbraitava: "Ho orrore di Di Pietro, rappresenta il peggio del peggio del peggio. Mi fa orrore. Io, quando ero studente, ogni volta che prendevo un 30 mia madre invitava tutti a mangiare le frittelle, ero diventato il vanto del palazzo. Quando preparavo gli ultimi esami nel condominio c'era il coprifuoco di radio e tv perché dicevano che Silvio doveva studiare. A Montenero di Bisacce lui preparava esami in due giorni, e nessuno sapeva chi si stava laureando, nessuno, nemmeno i suoi genitori. Lui mi fa orrore perché non rispetta le persone, ha mandato in galera italiani senza avere alcuna prova".

E rincarava la dose, aggiungendo: "Ha preso la laurea grazie ai Servizi perché non è possibile che l'abbia conseguita uno che parla così"

Insomma, nessuno (o quasi) crede alle illazioni dell'incantatore di serpenti, Silvio Berlusconi, sulle date diverse dell'esame di laurea e sui voti di esame variabili in ogni certificato presentato.

Quale sospetto velenoso vorrebbe insinuare, nell'elettorato, l'uomo di Arcore: che Antonio di Pietro non si è mai laureato, o quel che è peggio, che un ex magistrato, un ministro della Repubblica (ancora in carica) produce certificati di laurea falsi? Ma andiamo!!!

Siamo seri. La cosa non sta in piedi. Come avrebbe potuto, il dott. Di Pietro, accedere alla carriera in Magistratura e diventare un Pubblico Ministero?

Stavolta Silvio l'ha sparata davvero grossa.

Ma è pur vero che se uno ce l'ha, cosa ci vuole a mostrarla pubblicamente? La laurea, intendo.

Così si porrebbe fine a questa tediosa telenovela.

Noi siamo andati a curiosare un pò in rete, per capire quale fondamento abbiano le affermazioni di Silvio Berlusconi.

Wikipedia riporta che Di Pietro la laurea ce l'ha. Infatti nelle pagine web-enciclopediche si legge:

"Dopo aver conseguito un diploma di perito elettronico, a 21 anni emigra in Baviera (Germania); la sua giornata si suddivide fra un lavoro da operaio in una fabbrica metalmeccanica e un altro, il pomeriggio, in una segheria.

Tornato in Italia, nel 1973, inizia gli studi all'Università di Milano presso la facoltà di giurisprudenza, mentre lavora come impiegato civile dell'Aeronautica Militare. Nel 1978 termina gli studi universitari laureandosi in giurisprudenza (con voto 108/110); l'anno successivo, attraverso un pubblico concorso, assume le funzioni di segretario comunale in alcuni comuni del Comasco."

Allora, caro dott. Di Pietro, facciamogliela vedé. Cosa si aspetta?

Perchè, sia chiaro a tutti: se Daniela Santanchè non gliela dà, e se anche lei non gliela fa vedè, finisce che il caimano si stranisce e ci cade in depressione.....

E questo, per il bene dell'Italia, non sia mai!

10 Aprile 2008 · Patrizio Oliva




Commenti e domande

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13 risposte a “E famogliela vedé …..”

  1. cumshot ha detto:

    e se la santanchè ci è gia stata?

  2. Guglielmo Rinaldini ha detto:

    Aggrappati a te stesso: hai qualche chanche di controllarti di tanto in tanto. Cmq guardiamoci da moralizzatori ed eroi. In Svizzera un noto magistrato donna moralizzatore e anti-politici sta in 26 società panamensi, che magari sono lecite ma…se non è riciclaggio è conflitto di interessi.

  3. karalis ha detto:

    Mah. Per come parla dubito abbia la laurea, ma questo vale anche per altri. Per il resto si sa che è stato indagato dalla Procura di Brescia, che quei faldoni erano inguardabili, che ci fu una archiviazione non sappiamo su quali basi. Che oggi è socio al 50% con Tristano Testa in una società bulgara e che questo Testa ed altri sono stati piazzati da Di Pietro in varie società autostradali (Brebemi Spa e altre). Che ha tentato di far ottenere un tirocinio da giornalista indebito a sua figlia. Che l’amministrazione di IDV è da brivido. Che proviene dai servizi segreti o meglio dal SIOS come Cossiga…

    Gugliè mica si fa così!!!!
    Mi stai smontando un mito.
    Adesso non mi resta più niente e nessuno in cui credere.

    Se hai un pò di pietà tu, che sei così introdotto ed informato, dammi qualcosa a cui aggrapparmi.

  4. Guglielmo Rinaldini ha detto:

    Per quel che riguarda la P2 vi apparteneva anche il generale Dalla Chiesa.
    Babbei.

  5. Guglielmo Rinaldini ha detto:

    Mah. Per come parla dubito abbia la laurea, ma questo vale anche per altri. Per il resto si sa che è stato indagato dalla Procura di Brescia, che quei faldoni erano inguardabili, che ci fu una archiviazione non sappiamo su quali basi. Che oggi è socio al 50% con Tristano Testa in una società bulgara e che questo Testa ed altri sono stati piazzati da Di Pietro in varie società autostradali (Brebemi Spa e altre). Che ha tentato di far ottenere un tirocinio da giornalista indebito a sua figlia. Che l’amministrazione di IDV è da brivido. Che proviene dai servizi segreti o meglio dal SIOS come Cossiga…

  6. c0cc0bill ha detto:

    Bene, stasera al TG1 Antonio Di Pietro ha mostrato il proprio originale di laurea e, contestualmente, la copia del documento di iscrizione di Silvio Berlusconi alla P2.

    Credo che possa bastare :-)

  7. c0cc0bill ha detto:

    @nonsonod’accordo

    Mi dispiace che, causa mia, si sia passati da commenti su una questione generale a una discussione su un caso personale.

    E me ne scuso.

    Aggiungo solo che i ricordi sono sensazioni intime. Un pezzo di carta colorato nulla aggiunge alla gioia, alla malinconia, al dolore che essi possono suscitare.
    Le persone che non ci sono più le ricordo ogni giorno, in ogni momento.
    Non c’è per questo bisogno di aprire un book fotografico o inserire un cd o un vhs in un lettore.

  8. Nonsonod'accordo ha detto:

    Coccobill non sono d’accordo.Guardi le cose con troppa serietà e giudichi con troppa parzialità.Dici di non avere rimpianti di non avere un ricordo del tuo giorno di laurea….ma se le cose fossero andate diversamente? Se quel giorno tuo padre e tua madre avessero assistito..coronando il sogno di un figlio che si laurea…rendendoli orgogliosi…cosa avrebbe influito?Hai negato loro la gioia di guardarti discutere la tesi x un idea anticonformista.Se quella sera…fossi andato ad ubriacarti con gli amici che poi non avresti visto più…non ricorderesti quel giorno con più gioia? E oggi…riguardando la foto con l’alloro in testa…con lo sfondo della tua famiglia col sorriso a 32denti…non avresti sorriso anche tu..ricordandoti di giorni di spensieratezza..che oggi…sono ormai lontani, tra persone che non ci sono più e con il cappio della pressione fiscale.Coccobill,pensaci, essere seri pacati e contro la moda va bene..ma privarsi degli momenti + belli..che come tu sai…non tornano più…non è affatto logico.

  9. Nonsonod'accordo ha detto:

    Caro c0cc0bill. Io la cosa la vedrei da un altro punto di vista.La serietà di cui tanto parli la avverto come una visione grigia della vita.Magari,oggigiorno,avresti ricordato più piacevolmente il giorno della tua laurea.Avresti reso felici i tuoi genitori che,sono sicuro,sarebbero stati contentissimi di vederti discutere la tesi di laurea e si sarebbero sentiti orgogliosi di te.Saresti potuto andare a festeggiare con i tuoi amici,bevendo fino a sentirti male,facendo qualche pazzia da adolescente..una delle ultime…visto che poi saresti stato in procinto di entrare in un mondo che di adolescente non aveva più nulla.Magari,oggi,riconoscendoti nella foto con l’alloro in testa…con la tua famiglia in sfondo con un sorriso a 32denti…avresti sorriso…malinconico di un periodo in cui tutto era più facile..e che non tornerà più.Apprezzo sicuramente il tuo modo di interpretare la vita con serietà…come dissento l’esagerazione..sia in un verso (ad esempio sindaci di paese e troupe cinematografica) che nell’altro….Forse oggi guarderesti al passato con meno rimpiano…perchè la vita…quella vera…dura un terzo del tempo reale tra nascita e morte.

  10. Paolo ha detto:

    Che tristezza… qualcuno dica al cavaliere che per prendere una laurea non serve saper parlare correttamente l’Italiano…

  11. c0cc0bill ha detto:

    …tanto riservato quasi trasparente nemmeno i suoi colleghi lo ricordano…tanto riservato che non festeggiò mai la laurea ….

    Anche io non ho festeggiato la laurea.
    E nessuno sapeva che mi fossi laureato.
    Mi presentai da solo alla discussione della tesi, in jeans ed eskimo.

    Negli anni di frequenza ai corsi mi avevano fortemente colpito, in senso negativo, quelle plateali manifestazioni di provincialismo borghese, che spesso confluivano nel più becero coattume.

    Mamme in visone stuccate a dovere, papà in giacca, sempre troppo stretta per le pancia trabordante e cravatta catarifrangente. Fidanzatine con il vestito della festa utilizzato per l’ultimo matrimonio, compresa la fascetta di seta calata sulla fronte. Amici e parenti serpenti, spesso c’era anche il sindaco del paese. Qualche volta si presentavano anche parroco, notaio e farmacista.

    E l’immancabile fotografo. Per i più abbienti c’era la troupe cinematografica (allora non esistevano le videocamere digitali), pronta a fissare quei momenti indimenticabili nel solito filmino da propinare al malcapitato di turno negli anni a venire. Con titoli e sottotitoli e la prescritta colonna sonora “We are the Champions” dei Queen.

    Alla fine della discussione, il fotografo mi chiese in che formato volessi le foto che mi aveva scattato durante la “cerimonia”. Ancora bestemmierà, ne sono sicuro, al ricordo della risata che gli stampai sul volto, quando io domandai a lui chi mai gli avesse commissionato il lavoro.

    E non ho alcun rimpianto nel non avere un ricordo dell’esame di laurea.
    Del resto come scrisse il grande Eduardo, gli esami non finiscono mai, e a voler pagare tutti i fotografi per gli esami superati (e non) oggi andrei per stracci.

    Ma torniamo a noi caro Giulio Marino. Dunque, nel comportamento riservato di Antonio Di Pietro io non colgo nulla di strano. Se non una evidente serietà. Che, mi rendo conto, non sei in grado di apprezzare.
    Perchè, suppongo, che anche per te la mamma, come per Silvio Berlusconi, da buona borghesuccia, abbia preparato frittelle da offrire ai vicini con l’unico scopo di far sapere, anche a chi non gliene fotteva nulla, che tu Giulio, futuro DOTTORE, avevi appena superato un esame….

  12. nevevalenti ha detto:

    A che livelli bassi siamo scesi. Sembra di stare alle Elementari. Quanti argomenti seri che ha il Cavaliere.
    Il fatto è che molti credono ciecamente nel Bisunto dal Signore. Lo zoccolo duro che si diverte a questo genere di sparate volgari lo apprezza sempre di più, battuta dopo battuta. :/

  13. giuliomarino ha detto:

    devo essere sincero ho letto un po’ di biografia di di pietro, un uomo eccezionale, ha dato 22 esami del vecchio ordinamento in meno di tre anni… e dire che proveniva da un istituto professionale…che uomo che genio…certo era sicuramente un o studente super dotato intellettualmente, tanto riservato da non far sapere a nessuno che si era iscritto all’università…tanto riservato quasi trasparente nemmeno i suoi colleghi lo ricordano…tanto riservato che non festeggiò mai la laurea ….
    che uomo! che genio!
    il nano è solo invidioso!!!!!!!

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