L’Antitrust sanziona KPMG » Gli sceriffi a presidio della concorrenza non fanno sconti alla società cui è stato affidato il compito di disegnare il sistema di controllo di gestione per la stessa Autorità

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM o Antitrust) ha sanzionato, per oltre 23 milioni di euro complessivi, le principali società di revisione e consulenza aziendale operanti in campo internazionale. Si tratta di Deloitte, KPMG, Ernst&Young e PWC, note anche come le BIG FOUR (versione aggiornata di quelle che furono le SEVEN SISTERS in campo petrolifero, ai tempi di Enrico Mattei).

In particolare, l’Autorità ha accertato che la collusione è stata realizzata attraverso la partecipazione ai lotti di una gara bandita da CONSIP (la ormai notissima centrale acquisti della PA, che gestisce, fra l'altro, il programma di razionalizzazione della spesa pubblica nazionale) per la fornitura dei Servizi di assistenza tecnica per l’esercizio e lo sviluppo della funzione di Sorveglianza e Audit dei Programmi cofinanziati dall'Unione Europea

consip.it/bandi-di-gara/gare-e-avvisi/gara-servizi-di-assistenza-tecnica-per-le-autorita-di-audit-dei"> (qui il link). A quanto emerge dall'istruttoria (questo il link al comunicato stampa da cui si può risalire, volendo, al provvedimento adottato) ciascuna società aveva presentato sconti più elevati nei lotti ad essa riservati in base all'accordo di spartizione perfezionato fra le BIG FOUR, senza interferire con la propria offerta nei lotti che, invece, erano destinati a costituire appannaggio delle altre tre. Così, le BIG FOUR avevano annullato, di fatto, il reciproco confronto concorrenziale nello svolgimento della gara neutralizzando la concorrenza esterna al cartello e integrando una fra le più gravi violazioni del diritto della concorrenza finora accertate.

Che quello delle BIG FOUR sia un cartello assai pervasivo nel settore delle consulenze alla Pubblica Amministrazione è testimoniato dalla singolare circostanza che, nel luglio 2017, con una procedura negoziata senza bando (forse proprio allo scopo di evitare i negativi effetti di ulteriori intese - sappiamo benissimo che prevenire è meglio che curare), la stessa Antitrust avesse affidato a KPMG la consulenza per i servizi complementari finalizzati alla realizzazione del disegno del proprio sistema interno di controllo di gestione, per un importo pari a 98 mila euro. La commessa, negoziata senza previa pubblicazione del bando, veniva, dunque, assegnata a KPMG ad istruttoria ormai conclusa, dal momento che in data 25 luglio 2017 erano state inviate a KPMG in particolare, ed alle altre tre società colluse, le risultanze istruttorie del procedimento sanzionatorio.

E' quanto si evince dalla lettura combinata dei documenti pubblicati nel sito dell'organismo sanzionante, (questo il link alla scheda sintetica 2017 per acquisti di beni e servizi) e del provvedimento collegiale del 18 ottobre 2017 (qui linkato).

A onor del vero, va comunque aggiunto che già nel 2016 l'Antitrust aveva aggiudicato a KPMG, ma con procedura aperta per un importo di 210 mila euro (qui il link alla scheda sintetica 2016), l'incarico di disegnare un sistema di controllo di gestione per la misurazione delle performances del personale.

La procedura di gara si era svolta nel corso del 2015 e ed aveva visto la partecipazione, guarda caso, proprio delle BIG FOUR, oltre a qualche altra società meno nota come Santucci & partners, così come si evince dall'esame della scheda sintetica 2015 per acquisti di beni e servizi effettuati dall'Antitrust (questo il link).

Corre il legittimo sospetto che lo schema spartitorio e gravemente collusivo adottato dalle BIG FOUR nella gara a cura CONSIP sia stato applicato anche nella gara bandita nel 2015 dall'Antitrust ed assegnata a KPMG nel 2016, e che, dunque, fra le vittime designate di una fra le più gravi violazioni del diritto della concorrenza degli ultimi anni, si possa annoverare anche l'Authority nazionale guidata da Giovanni Pitruzzella.

Ma la domanda d'obbligo è questa: indipendentemente da come si siano svolti i fatti, perché mai il rapporto fra Antitrust e KPMG prosegue a tutt'oggi e non è stata ancora presa in considerazione, per questione d'immagine ed evidenti motivi di opportunità, l'opzione di rescindere il contratto in essere?

Spetterà invece all'Autorità Giudiziaria stabilire se, nel comportamento messo in atto dalle BIG FOUR, non ricorrano gli estremi di cui all'articolo 353 del codice penale in base al quale chiunque con collusioni turbi una gara pubblica, ovvero i procedimenti attraverso cui la Pubblica Amministrazione individua i soggetti con cui contrarre, è punito con la reclusione da due a cinque anni.

7 Novembre 2017 · Giovanni Napoletano




Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato (ma potrebbe essere utile per soddisfare eventuali esigenze di contatto). I campi obbligatori sono contrassegnati con un (*)


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!