Anche la coobbligata è soggetta al pignoramento dello stipendio
La risposta è affermativa: i creditori possono senz'altro pignorare lo stipendio di sua moglie, che risulta essere coobbligata.
Nella misura massima di un quinto (per tutti i debiti e per tutti i creditori).
Il quinto si calcola sullo stipendio al netto delle ritenute IRPEF e dei contributi previdenziali. Non sono presi in considerazione eventuali oneri preesistenti e derivanti da finanziamenti volontari.
Nella decisione del giudice non rilevano le spese da sostenere per la famiglia.
L’orientamento emerso recentemente è quello che debba comunque essere preservato un minimo vitale così come stabilito dalla Corte Costituzionale. L’entità del minimo vitale non è fissato in maniera univoca e si aggira, secondo recenti sentenze, intorno ai 460 euro.
Questo tipo di “garanzia” interviene, comunque, solo se la decurtazione del quinto pignorato porta il reddito netto ad un livello inferiore rispetto alla soglia considerata come minimo vitale.
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