Al via il numero verde dell’Antitrust
Circa 3 milioni e mezzo di euro di multe solo nei primi 9 mesi di quest’anno, che portano il totale delle sanzioni dal maggio 2005 ad oggi a 9 milioni di euro. È il bilancio delle sanzioni inflitte dall'Antitrust contro truffe e pubblicità ingannevoli ai danni dei consumatori italiani sempre più “vittime” di una serie di comportamenti scorretti.
“In crescita” nell’affaire-raggiri il “fenomeno delle finanziarie che non pubblicizzano correttamente i loro prodotti”, spiega il Garante in una nota annunciando che dal 12 novembre arriva uno strumento in più a tutela degli utenti: un numero verde (800.
166.661) - attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14 - attraverso il quale sarà possibile segnalare “pubblicità ingannevoli e pratiche commerciali scorrette”.
Il settore della tutela diretta del consumatore, dal maggio del 2005, anno di adozione dei nuovi poteri sanzionatori derivanti dall'entrata in vigore della legge Giulietti - spiega il Garante - ha subito un forte aumento di attività nell’ambito delle generali competenze dell'Antitrust. Da maggio 2005 a settembre 2007 sono state comminate sanzioni per un totale di 9.051.600 euro che hanno riguardato 457 casi di pubblicità ingannevole.
I settori più a rischio-inganni, nell’ultimo biennio, sono ancora quello delle comunicazioni (3.318.000 euro di sanzioni per 96 violazioni), delle diete e dei finti prodotti farmaceutici (1.906.500 euro di sanzioni per 84 violazioni), del turismo, industria e servizi (2.183.500 euro di sanzioni per 149 violazioni), mentre nell’ultimo anno sono fortemente aumentati i casi che hanno coinvolto “il settore del credito e delle finanziarie (47 violazioni in tutto, 28 nel solo 2007, per un totale di 787.400 euro di sanzioni)”. In quest’ultimo caso l’Antitrust ha giudicato ingannevoli numerosi messaggi diretti a promuovere, presso i consumatori, prestiti e finanziamenti. Si tratta di un fenomeno “allarmante: molte offerte sono caratterizzate da una grave mancanza di completezza e chiarezza delle informazioni, dirette peraltro a soggetti che, presumibilmente, versano in una situazione di particolare debolezza psicologica dovuta alle proprie condizioni economiche e alla difficoltà di ricorrere ad altri canali di finanziamenti più tradizionali ed ufficiali”. L’ingannevolezza ha riguardato in particolare i tempi entro i quali ottenere il prestito, l’identità di chi lo eroga e costo del prestito stesso nonché tempistica e identità del finanziatore.
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