Acea ci ricasca » Molteplici casi di doppia fattura inviata ai clienti: ecco come difendersi

Acea ci ricasca » Molteplici casi di doppia fattura inviata ai clienti: ecco come difendersi

Ancora problemi per Acea: dopo i noti casi di bollette pazze, diversi clienti lamentano l'invio di doppia fattura, ancora un "errore"? Ecco cosa accade e come difendersi.

Accade che Acea possa chiedere il pagamento di un vecchio bollettino non recapitato per errore.

Aggiungendo di cestinarla nel caso in cui il conto precedente fosse stato regolarmente ricevuto.

Ennesimo disguido per l'azienda che a giugno è stata multata dall'Antitrust, insieme ad altre, per “i meccanismi di fatturazione e le ripetute richieste di pagamento non corrispondenti a consumi effettivi"

Facciamo luce sulla questione e scopriamo come tutelarsi.

Attenzione alla doppia fattura Acea

La problematica della doppia fattura inviata dalla società Acea per la bolletta elettrica.

Fate attenzione alla fattura dell’Acea.

Dopo la bolletta pazza arriva infatti anche il bollettino doppio.

Prima delle feste natalizie, alcuni clienti della ex municipalizzata si sono visti recapitare una lettera in cui la società chiedeva il pagamento di un vecchio bollettino non recapitato per errore.

Nella stessa missiva, l’azienda controllata dal comune di Roma metteva però anche le mani avanti spiegando che, in caso di pagamento già avvenuto, nulla sarebbe stato dovuto.

La lettera recitava letteralmente: L’utenza a lei intestata fa parte di un perimetro di contratti per i quali, per un errore di sistema, la fattura emessa nel mese di settembre/ottobre 2016 potrebbe non essere stata recapitata. La troverà pertanto allegata alla presente.

Per evitare ulteriori errori, l’azienda si è premurata poi di precisare di non tener conto dell’avviso “nel caso la fattura fosse stata regolarmente ricevuta.

Non senza puntualizzare che, nelle more, non sarebbero state effettuate operazioni di recupero credito, né interessi di mora per il ritardato pagamento.

Per l’azienda romana si tratta dell’ennesimo disguido sulle bollette dopo lo scandalo delle fatture gonfiate a causa di errori nel nuovo software aziendale.

La vicenda aveva generato il caos nella clientela facendo scattare migliaia di denunce contro la società.

Non solo: l’affare delle bollette gonfiate di Acea fece per anni lievitare anche i costi per il servizio clienti soprattutto nel call center del gruppo che appaltò all’esterno le telefonate in eccesso.

Come difendersi in caso di doppia fattura

Vi spieghiamo, a prescindere dal caso Acea, come potersi tutelare in caso di ricezione di doppia fattura.

A prescindere dal caso Acea sopra descritto, quando sottoscriviamo un nuovo contratto per la fornitura di luce e gas con un nuovo operatore è bene fare attenzione alle bollette che ci vengono addebitate.

È possibile, infatti, che ci venga richiesto di pagare due diverse bollette ed è quindi utile sapere come chiedere il rimborso in caso di doppia fattura per luce e gas. I

l problema non è grave e il rimborso si può ottenere entro breve tempo. È importante però fare attenzione alla procedura.

La doppia fattura di tariffe per il gas e l’elettricità è un problema in cui si può incorrere soprattutto durante il passaggio dal vecchio al nuovo operatore, come anticipato.

Se scegliamo di disdire il contratto di luce e gas, infatti, spetta al nuovo fornitore avvertire il precedente gestore di interrompere il servizio e non addebitare più i costi in bolletta. Tuttavia, è possibile che ci siano dei problemi di comunicazione e il vecchio operatore ci mandi ancora la tariffa da pagare.

Come fare dunque per ottenere un rimborso?

Siccome in questa situazione intervengono due diversi operatori è bene fare attenzione ai passaggi e inoltrare le corrette comunicazioni.

La domanda di rettifica per la doppia fattura, infatti, andrà rivolta al vecchio fornitore di energia e non al nuovo.

Se però vi sbagliate, l’operatore è tenuto a segnalare l’errore entro 30 giorni dalla ricevuta notifica. È importante ricordare che tutte queste comunicazioni devono avvenire con lettera raccomandata a/r.

Sia che la bolletta in discussione sia stata inviata via posta, come tradizione, sia che sia stata addebitata sul conto corrente tramite RID, quindi, è possibile ottenere un rimborso. L

a compagnia energetica di cui eravamo clienti in precedenza è tenuta a risarcire il pagamento entro 20 giorni, ma solo se viene effettivamente accertato che per il periodo di fornitura preso in considerazione era già avvenuto il passaggio di operatore.

Quando si scrive la lettera di reclamo è bene essere molto precisi nel descrivere il problema e richiedere il rimborso economico. Oltre a un testo chiaro e semplice, è possibile che venga richiesto di allegare alla lettera la bolletta “incriminata” o una copia del contratto per la fornitura di luce e gas.

Sul web è possibile trovare numerosi consigli su come scrivere al meglio la lettera di richiesta rimborso ed è possibile anche scaricare dei moduli pensati proprio per queste circostanze.

I consumatori, comunque, non devono temere il passaggio di operatore perché si tratta di un’operazione che di solito non comporta importanti rischi.

Come in questo caso, poi, i problemi si possono risolvere con una semplice lettera raccomandata.

Il libero mercato è fatto apposta per dare la possibilità ai clienti di confrontare le varie offerte per scegliere quella più conveniente e, lo ricordiamo, il cambio di operatore non comporta costi aggiuntivi al cliente.

In caso di problemi col nuovo operatore, invece, ci si può rivolgere all’AEEG che tutela i consumatori in caso di truffe o disservizi.

Sul sito web dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas è inoltre pubblicato un elenco delle misure di tutela come ad esempio l’obbligo di controllo su tutti quei contratti stipulati via telefono o porta a porta.

20 Febbraio 2017 · Gennaro Andele




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