A Napoli premi di produttività sulle multe elevate ai cittadini e sanzioni per i vigili che non raggiungono la soglia minima

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multaUna direttiva arrivata con una circolare della polizia municipale provoca un'altra bufera al comando dei vigili di  Napoli. La nota è stata emanata dal colonnello Antonietta Agliata, braccio destro del comandante Luigi Sementa.

Nella circolare viene ribadito che "Il mancato raggiungimento di tali obiettivi influirà sul giudizio finale connesso alle valutazioni utili per future progressioni economiche".

Le disposizioni messe per iscritto dalla vice comandante Agliata vanno oltre le richiesta fatte dal comune. Nella delibera comunale si parlava infatti solo di un aumento del 50% delle contravvenzioni.

Dando attuazione al piano varato dal comune, e che riguarda tutti i dipendenti comunali, il testo fissa degli standard di produzione. Parametro che consiste in multe e sequestri. In base al numero di contravvenzioni fatte, verrebbero stabiliti anche i premi: benefici in busta paga e avanzamenti di carriera.

Il generale Luigi Sementa  ha avuto un aspro confronto telefonico con la vice convocata per oggi al comando. La lettere è stata, infatti, fatta circolare quando lui non c'era. Accortosi di quanto fatto dalla sua vice, l'ha chiamata e ha avuto un duro confronto telefonico.

Ma è rivolta anche da parte dei sindacati, subito riuniti in assemblea che chiedono l'immediato intervento del Comune.

L'aspetto ritenuto più grave dai vigili non riguarda il mancato conseguimento degli standard ma l'accenno alle  sanzioni nel caso in cui  le contravvenzioni fatte non raggiungessero il numero minimo stabilito.

Dunque carriere dei vigili urbani decise dalle multe. Gli automobilisti napoletani sicuramente non ne saranno contenti.

15 Giugno 2009 · Antonio Scognamiglio




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Una risposta a “A Napoli premi di produttività sulle multe elevate ai cittadini e sanzioni per i vigili che non raggiungono la soglia minima”

  1. antonio salvati ha detto:

    Una multa al giorno per fare carriera. Un mattoncino alla volta pescato dal Codice della Strada per lastricare la strada verso l’agognata promozione. Con buona pace dell’automobilista, prima tiranno e oggi potenziale preda dell’agente municipale. Potrebbe essere letta così la circolare – firmata dal vicecomandante della polizia municipale di Napoli, il colonnello Antonietta Agliata – giunta sulle scrivanie dei responsabili delle unità operative dislocate sul capoluogo campano. Un’esortazione a produrre di più col monito che «in caso di mancato raggiungimento di tali obiettivi, tutto questo influirà sul giudizio finale connesso alle valutazioni utili per le future progressioni economiche, con adozione di consequenziali provvedimenti».

    E apriti cielo. Agenti municipali sul sentiero di guerra, automobilisti terrorizzati, amministrazione comunale risentita perché alla fine loro sono i datori di lavoro e «come in ogni azienda, ci riserviamo di effettuare le valutazioni che riteniamo opportune», spiega l’assessore alla Polizia locale, Luigi Scotti. Perché il primo ad arrabbiarsi è stato proprio il capo dei vigili urbani partenopei, il generale Luigi Sementa. Quella circolare infatti è stata inviata quando lui non c’era. Pronta dunque la convocazione del proprio vice. Ma niente ramanzina, fanno sapere dal Comando. Semplice scambio di opinioni. A Napoli i vigili urbani sono circa 2400, ma non tutti sono idonei al servizio su strada. Se ne contano 700 agli incroci, ripartiti in più turni. Il totale dei verbali contestati direttamente dalla Municipale ha toccato nel 2008 quota 350mila.

    Il tumulto all’interno del Corpo nasce dall’indicazione degli standard dei servizi da parte del Comune di Napoli. «Si tratta di un atto burocratico interno, – continua l’assessore Scotti – una ricognizione del livello dei servizi del Comune. Un modo per capire dove intervenire per migliorare». Nulla da eccepire, anzi. «Vengono fissati per ogni tipologia di servizio gli standard da seguire – spiega l’assessore al Personale Enrica Amaturo – Ogni dirigente sa che ci sono degli obiettivi da raggiungere. E questo vale anche e soprattutto per la Pubblica amministrazione». Opinione condivisibile anche questa. Ma quali sono gli obiettivi che un vigile urbano deve raggiungere per evitare di essere penalizzato, come minaccia la circolare? «Nello specifico non conosco la situazione – si smarca l’assessore Amaturo – ma con il collega alla Polizia locale abbiamo convocato il generale Sementa per dare una giusta interpretazione della direttiva preparata quando non facevo parte ancora della giunta del sindaco Iervolino».

    Ed è il titolare della delega alla Polizia locale a chiarire tutto: «Noi chiediamo alla polizia municipale il numero delle multe contestate, le modalità delle contestazioni e quando i verbali sono stati elevati. Naturalmente questi dati vengono comparati con quelli già in nostro possesso per capire se e dove intervenire». Non solo dunque un lavoro statistico. E nel caso ci fosse una flessione nel monte multe? «Per prima cosa cerchiamo di capire – spiega irritato Scotti – il perché di questo dato. Potrebbe trattarsi anche di un limite strutturale e non di cattiva volontà da parte del personale della polizia municipale. In caso contrario? Sicuramente non premieremo chi ha prodotto poco». Luigi Sementa ha 50 anni, 31 dei quali trascorsi nell’Arma dei carabinieri. E’ abituato a far rispettare le regole. Ma questo criterio di valutazione non sembra averlo digerito. Aspetta la convocazione dei due assessori per capire direttive e applicazioni. Intanto la circolare è già stata modificata perché «la professionalità degli agenti non si valuta in questa maniera», fanno sapere dal Comando. Ne sono convinti anche gli automobilisti.

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