Vuoi un mutuo? Se sei un immigrato non c’è problema
Emergenza casa anche per gli immigrati: pare che tra i pochi fortunati che riescono a trovare un lavoro, seppur temporaneamente, e che possono permettersi una casa, i problemi non siano affatto finiti.
Molto spesso capita infatti che un padre di famiglia, con un contratto a tempo determinato, preferisca accendere un mutuo piuttosto che pagare l’affitto, che ha un costo equivalente se non maggiore e non dà diritto alla proprietà. Uno straniero però è una persona che più delle altre è facilmente raggirabile, perché spesso non conosce bene la lingua e le leggi.
Ma quando va in banca a chiedere di accendere un mutuo, questo gli viene sovente concesso immediatamente e con facilità.
È quanto dicono i volontari dell'associazione La Tenda, che opera a Torino dal 1990 nell’accoglienza degli immigrati e che ha assistito in questi anni circa 9.000 persone.
«Il 90 % degli immigrati che si sono rivolti a noi lamentando il fatto di non avere più i soldi per pagare il mutuo sulla casa – afferma Elena, la responsabile del centro di via Pietro Cossa – aveva ottenuto subito il mutuo, nonostante un lavoro precario. Inoltre sono tutti mutui a tasso variabile, che finisce inevitabilmente per aumentare, e sono tutti a lunghissimo termine, sui 30 anni, dove non è necessario versare la caparra».
Mutuo facile
Le banche che concedono mutui di questo tipo sono diverse, ma pare che tutte abbiano in comune una certa “facilità” nell’ammorbidire i propri parametri, normalmente poco flessibili. Perciò sorge il sospetto che sia un modo per approfittare della fiducia degli immigrati, per poter riscattare la casa appena non riescono a pagare le rate. «Queste persone si trovano in una situazione veramente difficile, nel momento in cui eventualmente perdono il lavoro – continuano i volontari de La Tenda – non possono chiedere aiuto alla famiglia, non possono rivolgersi ad un assistente sociale perché risultano proprietari di una casa, mentre nel caso siano in affitto e subentri lo sfratto, possono trovare una sistemazione negli alloggi del Comune. Non possono quindi avvalersi dei servizi sociali. D’altra parte noi non possiamo fare molto, perché i fondi associativi sono scarsi».
L’unica cosa che si potrebbe fare per limitare il problema è diffondere una maggiore informazione al riguardo.
Si veda anche:
► Mutuo ipotecario a tasso fisso e rata costante
► Mutuo ipotecario a tasso variabile
► Mutuo ipotecario a tasso variabile, rata costante e durata variabile
► Mutuo ipotecario a tasso misto
► Mutuo ipotecario a tasso variabile con tetto massimo
► Mutuo ipotecario a tasso rinegoziabile
► Mutuo ipotecario a tasso variabile e rata crescente
► Mutuo ipotecario a tasso fisso e rata crescente
► Mutuo ipotecario a tasso variabile e rata protetta
► Mutuo ipotecario a gestione autonoma
► Piano di ammortamento del mutuo ipotecario
► Piano di ammortamento del mutuo ipotecario alla francese con tasso fisso
► Piano di ammortamento del mutuo ipotecario alla francese con tasso variabile
Commenti e domande
Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.
Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook
Seguici su Facebook
Seguici iscrivendoti alla newsletter
Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!