Tasso variabile per il mutuo » Come gestirlo senza problemi?

Tasso variabile per il mutuo » Scelto perchè molto basso rispetto al fisso

L'anno scorso ho finalmente stipulato il un mutuo per la mia prima casa: la scelta da intraprendere era, come spesso accade, quella per la scelta del tasso fisso o di quello variabile.

Dopo essermi consigliato con la banca, con parenti e amici alla fine ho scelto il variabile, perché era molto basso.

Ora, non so se cambiare e passare al tasso fisso.

Infatti, mi preoccupa il fatto è che possano intanto aumentare i tassi del variabile.

In quel caso, sarebbero dolori.

Già è difficile arrivare a fine mese, e se oltre alle tasse ci tocca anche pagare di più per il mutuo come facciamo?

Cosa devo fare, rimanere al variabile o passare al fisso?

Tasso variabile per il mutuo » Mettere da parte la differenza fra rata ipotetica a tasso fisso e quella effettiva a tasso variabile

Signor Vinicio, per prima cosa devo suggerirle di non fasciarsi la testa prima di romperla, anche, se in ogni caso, le sue preoccupazioni sono veritiere. E' sicuro, come è sicura la morte, che i tassi a breve prima o poi saliranno.

Potrei stare qui a parlare da economisti, dicendo che i tassi a breve non sono mai stati così bassi nel dopoguerra, che questo basso livello è anomalo, che quando salgono si tratterà semplicemente di un ritorno alla normalità e non di una stretta crudele, ma mi rendo conto che queste non sono considerazioni interessanti per chi arriva a stento a fine mese.

Comunque, credo e spero che ancora per un bel po' di tempo i tassi-guida della Banca centrale europea rimarranno a livelli storicamente bassi, e che i tassi a breve dei titoli pubblici italiani rimarranno bassi anch'essi.

In questo lasso di tempo, le suggeriamo qualche misura da adottare.

Molte volte ci hanno chiesto consigli sulla scelta del tasso del mutuo.

Fisso o variabile. Bè, a volte i consigli non sono stati molto produttivi.

Ora, dopo aver accumulato un po' di esperienza, ho deciso di non dar più consigli.

Anzi, l'unica cosa che posso suggerire è questa: fare il mutuo a tasso variabile e comiciate a pagare una rata bassa.

Ma, nello stesso tempo, mettete in un libretto di risparmio ogni mese la differenza fra quello che avreste pagato col tasso fisso e quello che pagate col variabile.

Dato che sono convinto che i tassi a breve rimarranno per molti anni sotto i tassi a lunga, questo vi permetterà, quando la rata del variabile dovesse aumentare, di ricorrere a quello che avete messo da parte per non soffrire dell'aumento della rata.

In bocca al lupo

16 Ottobre 2013 · Andrea Ricciardi




Commenti e domande

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2 risposte a “Tasso variabile per il mutuo » Come gestirlo senza problemi?”

  1. slappo ha detto:

    salve a tutti signori, scrivo a voi e tale comunicazione ha carattere di urgenza.
    qualche giorno fà nella cassetta della posta di mio fratello dov prima avevo la residenza qualcuno ha lasciato un biglietto con su scritto che io lo avrei dovuto contattere urgentemente ad un numero, io ho chiamato e lui si è presentato come procuratore stragiudiziale per il recupero di un credito a mio sfavore del 2005 per conto di banca toscana.
    avevo un finanziamento per l’acquisto di una moto che non ho pagato interamente, anzi ho pagato le prime 7/8 rate poi non ho più avuto possibilità ed ho ignorato per anni le comunicazioni inviatemi.

    ora però dopo tanto tempo che non si facevano sentire lo hanno fatto, e vorrei risolvere.
    ho incontrato questo signore che mi ha lasciato il biglietto nella posta e mi ha detto che lunedì porterà le pratiche in tribunale per i pignoramenti (cosa a cui non credo sono sicuro sia una strategia per intimidirmi ma non ci casco) e devo entro domani dare una risposta se fare un saldo a stralcio della somma oppure pagare 100€ al mese per 86 mesi
    il credito iniziale era di 5400€ con qualche rata pagata ed è diventato 8600 e rittu
    se faccio saldo a stralcio mi costerebbe esattamente 4300€ ed io sarei propenso a saldare tutto in un unica soluzione visto che in questo particolare momento ne ho la possibilità ed in futuro sono sicuro che non le avrò anche perché mi sta per scadere un contratto a novembre che non mi rinnoveranno.
    questo signore non mi da molta fiducia, nonostante io abbia chiesto una documentazione non me l’ha data. ho visto qualche foglio che aveva della findomestic con la mia firma ma poco altro ed un taccuino con il nome della società per cui lavora, l’ho incontrato in un posto all’aperto, neanche in un ufficio.. e lavora per una certa nemesis srl, sulla quale mi sono documentato su internet ed effettivamente si occupa di recupero crediti per conto di banche e finanziarie.

    arrivo al punto:

    1 – mi devo fidare?
    2 – quali documenti devo richiedere per sentirmi tranquillo che non sto dando i miei soldi alla persona sbagliata?
    3 – mi ha chiesto pagamento o assegno o bonifico (per assegno ha detto di intestarlo a banca toscana spa per bonifico mi manderebbe un iban in serata)
    4 – al pagamento del credito mi rilascerebbe una ricevuta della nemesis srl con scritto sopra il numero della pratica
    basta quello per farmi stare tranquillo?

    grazie sono ben accetti tutti gli altri consigli del caso

    • Se la domanda ha carattere di urgenza, può iniziare subito a documentarsi leggendo gli articoli che ritiene più utili e che abbiamo raccolto in queste due sezioni:

      1. diritti privacy consigli
      2. accordo a saldo stralcio

      Oltre a capire se può fidarsi o meno e come tutelarsi, si renderà anche conto che la scelta ottimale dipende esclusivamente dalla situazione in cui versa il debitore e dal costo che egli attribuisce alle scocciature che possono derivare dal non pagare il debito.

      Per farle un esempio, un debitore che ha un’attività di lavoro dipendente potrebbe decidere che l’eventuale pignoramento del quinto dello stipendio con l’importo relativo agli interessi di mora (3200 euro di interessi su 5400 di capitale residuo sono tanti) sottoposto ad vaglio del giudice (per verificare che non si sconfini nell’usura) potrebbe risultare più conveniente di un saldo stralcio di 4300 euro o di un piano di rientro con 86 rate mensili da 100 euro.

      Nessuno, meglio di lei, potrà valutare qual è la scelta più opportuna.

      Semmai, dopo la lettura, potremo ragionare su aspetti della questione, che siano però circoscritti.

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