TFR - Fondo di garanzia INPS


Tfr e inadempienze inps » difficoltà di recupero dal fondo di garanzia

6 Giugno 2017 - Gennaro Andele


TFR e inadempienze INPS » Difficoltà di recupero dal fondo di garanzia In questo articolo ci occupiamo delle questioni relative alla difficoltà di accesso al fondo di garanzia e al tortuoso e costoso iter che il lavoratore deve seguire per recuperare dall'Inps il proprio Tfr. Nell'intervento di oggi, vogliamo esaminare le norme vigenti, in senso sfavorevole al lavoratore, anche da parte dell'Inps, nelle ipotesi in cui l'Istituto venga chiamato a supplire alle inadempienze delle aziende (ma anche proprie, come nel caso di omessa o intempestiva vigilanza sui versamenti dei contributi da parte del datore di lavoro). Dunque, affrontiamo l'ipotesi, sempre più frequente, di dichiarazione di fallimento di una società con chiusura immediata dello stesso senza che avvenga la disamina delle insinuazioni del credito anche tempestive. Questo può accadere quando non esistono beni da ripartire (attivo fallimentare). Ma cosa succede al Tfr del lavoratore che non ha agito in tempo per [ ... leggi tutto » ]


Più difficile per il lavoratore il recupero del tfr se il datore di lavoro insolvente non è assoggettabile a fallimento

6 Settembre 2016 - Tullio Solinas


Com'è noto, il pagamento al lavoratore del Trattamento di Fine rapporto (TFR) viene effettuato attingendo dal fondo di garanzia gestito dall'INPS qualora non vi adempia il datore di lavoro. Tuttavia, se il datore di lavoro inadempiente non risulta assoggettabile alle procedure fallimentari, requisito indispensabile per accedere al fondo di garanzia dell'INPS è che il lavoratore abbia infruttuosamente esperito l'esecuzione forzata per il recupero del credito. Ricordiamo, per completezza, che un imprenditore non è soggetto a fallimento se possiede, congiuntamente, i seguenti requisiti: aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di fallimento o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila; aver realizzato, nei tre esercizi precedenti, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila. Sulla questione è recentemente [ ... leggi tutto » ]


Il tfr del lavoratore ammesso al passivo fallimentare deve essere erogato dal fondo di garanzia inps

8 Gennaio 2016 - Tullio Solinas


L'INPS non può negare l'esistenza del diritto al TFR e alle ultime tre mensilità se si tratta di crediti ammessi al passivo in sede di procedura concorsuale. Ciò perchè l'INPS subentra ex lege nel debito del datore di lavoro insolvente, previo accertamento del credito del lavoratore e dei relativi accessori mediante insinuazione nello stato passivo divenuto definitivo e nella misura in cui esso risulta in quella sede accertato. In altre parole, una volta che i crediti vantati dai lavoratori siano stati, a torto o a ragione, definitivamente ammessi al passivo della società sottoposta a procedura concorsuale, l'INPS non può contestare tale accertamento, che vincola l'istituto previdenziale sia che abbia partecipato alla procedura concorsuale, sia che ad essa sia rimasto estraneo. L'assunto è confermato dalla ratio della legge, che è quella di garantire i crediti insoddisfatti dei lavoratori, senza costringerli ad ulteriori estenuanti accertamenti in altra sede nei confronti dell'INPS nonché [ ... leggi tutto » ]


Fallimento del datore di lavoro » se giudice dispone il pagamento del tfr ai dipendenti dall’inps quest’ultimo non può contestarlo

17 Novembre 2014 - Gennaro Andele


In caso di fallimento del datore di lavoro, qualora il giudice delegato del fallimento abbia disposto il pagamento, ai dipendenti, del Tfr da parte dell'Inps, quest'ultimo non può contestare tale decisione. L'esecutività dello stato passivo che abbia accertato in sede fallimentare l'esistenza e l'ammontare di un credito per TFR in favore del dipendente dell'imprenditore dichiarato fallito importa, ai sensi dell'art. 2 l. n. 297/1982, il subentro dell'INPS nel debito del datore di lavoro insolvente, senza che l'istituto previdenziale possa in alcun modo contestarne l'assoggettabilità alla procedura concorsuale e l'accertamento ivi operato, al quale resta vincolato sotto il profilo dell'an e del quantum debeatur. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24231/14. Secondo quanto disposto dalla pronuncia appena citata, in caso di fallimento del datore di lavoro, l'istituto di previdenza sociale, ovvero l'INPS, deve pagare il credito riconosciuto dal giudice nell'udienza, al dipendente, con cui dichiara esecutivo [ ... leggi tutto » ]


Recupero tfr – ecco come ottenerlo tramite il fondo di garanzia inps quando l’azienda presso cui lavori presenta domanda di concordato preventivo

15 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


E' possibile recuperare il TFR (trattamento di fine rapporto) tramite il fondo di garanzia dell'INPS nel caso in cui la vostra azienda abbia presentato domanda di concordato preventivo. Quando l'azienda presso cui lavorate manifesta dei segnali di rischio potenziale come pagamenti insoluti, è bene cominciare a drizzare le antenne. Dunque, se il vostro datore di lavoro ha presentato domanda di concordato preventivo, per evitare il fallimento, come fare per recuperare il TFR? Innanzitutto, chiariamo che il concordato preventivo è uno strumento di soluzione della crisi d'impresa che si attua attraverso un accordo di natura negoziale tra l'impresa debitrice e i creditori, la cui volontà è espressa per maggioranze di credito, finalizzato al risanamento aziendale e alla ristrutturazione del debito. In parole povere, il concordato preventivo è la procedura concorsuale, prevista dalla legge fallimentare, grazie alla quale l'imprenditore per evitare il fallimento cerca di trovare un accordo con i creditori. In [ ... leggi tutto » ]