risarcimento danni


Sinistro stradale con morte del conducente » guida spericolata? nessun risarcimento danni

21 Novembre 2014 - Giuseppe Pennuto


Sinistro stradale a causa di velocità eccessiva e inadeguata al contesto: motociclista colpevole per il drammatico incidente. Non sussiste alcun risarcimento danni. Alla persona deceduta in un sinistro stradale, vista la cattiva condotta tenuta alla guida, è addebitabile l'incidente che gli è costato, purtroppo, la vita. Ciò rende inutile la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dai suoi familiari nei confronti del Comune, della compagnia assicurativa, e del conducente dell'altro veicolo coinvolto. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24679/14. Per strada è sempre bene fare attenzione a come si guida: se la velocità è eccessiva e, soprattutto, non adeguata alla strada percorsa, non sussiste nessun risarcimento danni, nemmeno se a causa del sinistro stradale si perde la vita. In questi casi, a parere degli Ermellini, è decisiva, ovviamente, la dinamica dell'incidente, fondata non solo sui riscontri del consulente tecnico d'ufficio, ma anche su quelli del [ ... leggi tutto » ]


Pari opportunità per l’uomo – va risarcito se le lesioni subite gli impediscono di svolgere il lavoro domestico

21 Novembre 2014 - Carla Benvenuto


Il lavoro domestico è una utilità suscettibile di valutazione economica, e la perduta possibilità di svolgerlo costituisce un danno risarcibile. E, non si può affermare (come hanno fatto i giudici territoriali) che non rientra nell'ordine naturale delle cose che il lavoro domestico venga svolto da un uomo. Una tale motivazione, infatti, risulterebbe illogica per almeno tre motivi. La prima ragione di illogicità è che (a prescindere da qualsiasi considerazione circa l'esistenza o meno d'un ordine “naturale” delle cose) non è certo madre natura a stabilire i criteri di riparto delle incombenze domestiche tra i coniugi. Tale riparto è ovviamente frutto di scelte soggettive e di costumi sociali. La seconda ragione di illogicità consiste nel fatto che l'affermazione è contraria al fondamentale principio giuridico di parità e pari contribuzione dei coniugi ai bisogni della famiglia: ed in mancanza di prove contrarie è ragionevole presumere che i cittadini conformino la propria vita [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale con lesioni » anche al marito spetta il risarcimento danni per il mancato lavoro domestico

19 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


A seguito di un sinistro stradale sussiste il risarcimento danni anche per il lavoro domestico maschile, se non può più essere svolto a causa delle lesioni riportate nell'incidente. Assicurazioni: quando devono calcolare le somme da liquidare ai mariti coinvolti in incidenti, deve essere indennizzato anche il loro mancato aiuto domestico, dovuto alle lesioni riportate nel sinistro, perché non si può dare per scontato che le mansioni da colf ricadano solo sulle mogli. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24471/14. Madre natura non c'entra. E non è detto che le faccende domestiche siano un lavoro da donne. Da quanto si apprende dalla pronuncia in esame, anche agli uomini spetta il risarcimento danni patrimoniale se, a causa infortunio rimediato in un sinistro stradale, non possono aiutare la moglie nel menage casalingo. Ma c'è di più. A parere degli Ermellini, infatti, se, nello stesso tempo, la moglie è [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale » avere la precedenza all’incrocio non esclude la prudenza

17 Novembre 2014 - Gennaro Andele


In un sinistro stradale, avvenuto presso un incrocio, avere il diritto di precedenza non sempre comporta la ragione ai fini del risarcimento. In tema di circolazione stradale, il diritto di precedenza non esclude il dovere del conducente “favorito” di osservare a sua volta le normali prescrizioni di prudenza e di diligenza. D'altronde, nella circolazione stradale il conducente è tenuto a prevedere anche le condotte imprudenti altrui. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 46818/14. Secondo quanto chiarito dalla suddetta pronuncia, nell'ambito di un sinistro stradale, avere la precedenza all'incrocio non legittima un comportamento distratto, indifferente o, imprudente. Quando l'automobilista non segue le basilari regole di accortezza pur avendo la precedenza, gli può essere riconosciuta una percentuale di colpa dell'incidente. A parere dei Giudici di piazza Cavour, infatti, nel corso della circolazione stradale il conducente ha l'onere di prevedere anche le condotte imprudenti altrui. E' buona [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale con investimento » quando il pedone non ha ragione

17 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


In un sinistro stradale, qualora venga investito un pedone, quest'ultimo, non sempre ha ragione. Il pedone non ha sempre ragione: anche lui può avere colpa (in tutto in parte) in un incidente stradale nel quale viene investito e tutto dipende da dove e come attraversa la strada. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24204/14. Da ciò che si evince dalla pronuncia appena riportata, in un sinistro stradale con investimento, non è sempre vero che il pedone abbia ragione. Chi è a piedi e viene investito può avere una parte, o addirittura, tutta la colpa. Va verificato il modo in cui attraversa la strada, poiché, anche al pedone, è richiesto un minimo di diligenza e accortezza. A A parere degli Ermellini, infatti, il comportamento di chi attraversa non deve essere imprevedibile. Ad esempio, in presenza di strisce pedonali nelle vicinanze, non è accettabile attraversare la strada [ ... leggi tutto » ]