percorso famiglia - sospensione pagamento rate per credito alle famiglie


Beneficio della sospensione del pagamento delle rate mutuo – può accedervi anche il mutuatario licenziato per giusta causa se ha impugnato il provvedimento

9 Agosto 2016 - Piero Ciottoli


Negli ultimi anni sono state realizzate diverse iniziative a sostegno della clientela in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo. In particolare, il 31 marzo 2015 l'ABI e varie associazioni dei consumatori hanno sottoscritto un accordo per la sospensione del credito alle famiglie. Tale accordo prevede, al ricorrere di specifiche circostanze (ad es. perdita del posto di lavoro, morte, handicap grave, sospensione o riduzione dell'orario di lavoro), la possibilità di sospendere per un massimo di dodici mesi la quota capitale delle rate sia per i mutui garantiti da ipoteca su immobili destinati ad abitazione principale, non rientranti nelle misure del Fondo di solidarietà per l'acquisto della prima casa, sia per i finanziamenti rientranti nella disciplina del credito al consumo di durata superiore a 24 mesi. La richiesta di sospensione può essere presentata dal debitore a banche e finanziarie aderenti entro il 31 dicembre 2017. A parere dell'Arbitro Bancario Finanziario (decisione [ ... leggi tutto » ]


Dopo la sospensione del pagamento della quota capitale dei prestiti le banche non dovrebbero far pagare anche lo spread al debitore

15 Giugno 2015 - Giovanni Napoletano


Secondo il Collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario (decisione 4136/15) le norme concordate fra ABI ed Associazioni di consumatori, che regolano sospensione della quota capitale dei prestiti erogati nell'ambito del credito al consumo e dei mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale muovono dal presupposto secondo cui, al termine del periodo di sospensione, alla banca mutuante debba essere corrisposto il costo che durante la sospensione essa sostiene per procurarsi sul mercato interbancario la provvista di denaro goduta dal beneficiario nel periodo di sospensione (cioè il debito residuo esistente a quel momento). Tale costo è dato appunto dalla componente di riferimento dei tassi contrattuali d'interesse, ossia dall'Euribor per quelli variabili e dall'IRS per quelli fissi. Una interpretazione diversa, secondo la quale, durante la sospensione, debba essere salvaguardato anche il margine di profitto della banca mutuante, ossia la differenza (o spread) tra il suddetto tasso di rifinanziamento e l'ammontare degli interessi che [ ... leggi tutto » ]


Sospensione della quota capitale dei prestiti erogati nell’ambito del credito al consumo e dei mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale

13 Giugno 2015 - Giovanni Napoletano


Sospensione rate per crediti erogati alle famiglie L'accordo siglato da Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dalle associazioni di consumatori prevede la sospensione per un massimo di 12 mesi della sola quota capitale per i crediti al consumo di durata superiore a 24 mesi e per i mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale. La sospensione può essere richiesta dal consumatore nei casi di cessazione del posto di lavoro, morte, grave infortunio o nei casi di misure di sospensione del lavoro e/o di ammortizzatori sociali anche qualora abbia ritardi di pagamenti fino a 90 giorni. La sospensione non comporta il pagamento di commissioni o interessi di mora, ma solo degli interessi alle scadenze contrattuali calcolati sul debito residuo. In particolare, entro il 31 dicembre 2017 possono richiedere la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei finanziamenti al consumo di durata superiore a 24 mesi, i consumatori che si [ ... leggi tutto » ]


Il prestito garantito dallo stato per gli studenti meritevoli

12 Dicembre 2012 - Marzia Ciunfrini


Il prestito garantito dallo stato per gli studenti meritevoli La possibilità di accedere al credito bancario per poter finanziarie quei percorsi formativi senza i quali è precluso l'ingresso nel mondo del lavoro, è, per la maggior parte dei giovani, un fattore cruciale. Non tutti, infatti, possono disporre del sostegno economico offerto dalla propria famiglia. D'altra parte, oggi come ieri, svolgere una propria attività professionale o lavorativa è condizione necessaria per raggiungere l'indipendenza economica e l'integrazione nella società. Possiamo ben dire, allora, che, per i giovani, l'inclusione finanziaria è propedeutica all'inclusione sociale. In questa ottica, il Ministero della Gioventù e l'ABI, hanno sottoscritto una convenzione finalizzata a favorire l'accesso al credito, sotto forma di prestito erogato dalle banche ma garantito dallo Stato, per poter rendere sostenibili i costi connessi alla frequenza di corsi universitari, di specializzazione post laurea o di approfondimento della conoscenza di una lingua straniera. In particolare l'iniziativa è [ ... leggi tutto » ]


Rinnovo del fondo di accesso al credito per i genitori dei neonati

12 Agosto 2012 - Ludmilla Karadzic


Rinnovo del fondo di accesso al credito per i genitori dei neonati L'arrivo in famiglia di un figlio porta con sé nuove esigenze e nuove spese: per aiutare a sostenerle è stato rinnovato, presso il Ministero della Cooperazione internazionale e dell'Integrazione, con delega alla famiglia, il fondo volto a garantire l'accesso al credito delle famiglie con un nuovo figlio. L'accesso al credito viene assicurato attraverso il rilascio di garanzie alle banche e agli intermediari finanziari (Decreto legge numero 158/2008 - articolo 4, comma 1 e 1 bis e legge 183 del 12 novembre 2011 - articolo 12). Possono richiedere un prestito, fino a 5000 euro, i genitori dei bambini nati o adottati negli anni 2012, 2013 e 2014, senza limitazioni di reddito. Le banche che aderiscono all'iniziativa si sono impegnate ad applicare, ai finanziamenti garantiti dal Fondo, un tasso annuo effettivo globale (TAEG) fisso non superiore al 50% del tasso [ ... leggi tutto » ]