debiti pagamento rateale


Sospensione del pagamento delle rate di un prestito » le possibili conseguenze

12 Marzo 2014 - Andrea Ricciardi


Quali sono le possibili conseguenze per il debitore, quando si sceglie di sospendere il pagamento delle rate dopo la stipula di un contratto di prestito? A cosa va incontro? Cosa sono la decadenza dal beneficio del termine, il decreto ingiuntivo e il pignoramento? Analizziamo queste fasi nel prosieguo dell'articolo Cosa succede se si sospende il pagamento delle rate di un prestito La questione è normativizzata dall'articolo 2740 del codice civile, secondo cui i debitori rispondono dei debiti contatti con tutti i propri beni, presenti e futuri. Questo principio, pertanto, permette ai creditori, salvo intervenuta prescrizione del credito vantato, di aggredire i beni del debitore. Questa prassi è comunemente conosciuta sotto il nome di pignoramento presso terzi. Vediamo come funziona. Facciamo un esempio, prendendo il caso in cui il debitore non paghi da diversi mesi le rate del prestito. Nella fattispecie, la finanziaria è legittimata, se previsto dal contratto ad inviare [ ... leggi tutto » ]


Finanziamenti » dieci regole da seguire prima di acquistare a rate

26 Febbraio 2014 - Giovanni Napoletano


In caso di erogazione di prestiti o finanziamenti, la fretta è una pessima consigliera. E' infatti, necessario andare con calma e seguire alcune regole di base. Per l'esattezza, dieci. Vediamole. Valutare correttamente l'esigenza di finanziamenti Richiedere un finanziamento per acquistare, immediatamente, un bene, non è cosa da poco. Le rate, infatti, vi rimarranno sul groppone per molto tempo e potreste pentirvene. I finanziamenti andrebbero fatti solo per acquistare beni necessari. In quel caso, allora, hanno un senso. Se fatti per motivi diversi non sono altro che un circolo vizioso che ti porta ad indebitarti sempre di più. Chiedete senza paura Esiste già una legge che vi dà diritto a essere informati su tutti i costi del finanziamento. Chiedete sempre a chi vi offre un acquisto a rate tutte le informazioni e non preoccupatevi di sembrare pesanti: chi vi offre il finanziamento deve rilasciarvi foglietti informativi e copia del contratto prima [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – cosa è

24 Luglio 2013 - Giovanni Napoletano


Per credito al consumo si intende il credito per l'acquisto di beni e servizi (credito finalizzato) ovvero per soddisfare esigenze di natura personale (ad esempio: prestito personale, cessione del quinto dello stipendio) concesso ad una persona fisica (consumatore). Il credito al consumo può assumere la forma di dilazione del pagamento del prezzo dei beni e servizi acquistati ovvero di prestito o altra analoga facilitazione finanziaria. Non costituisce credito al consumo il prestito concesso per esigenze di carattere professionale del consumatore (ad esempio: acquisto di un'autovettura da utilizzare per il trasporto dei dipendenti della propria impresa). Il consumatore si obbliga: nel caso di dilazione di pagamento, a corrispondere il prezzo al venditore di beni o servizi alle date convenute; nel caso di concessione di un prestito, a restituire l'importo concesso (capitale erogato) e a pagare gli interessi calcolati sulla base di un parametro finanziario (tasso di interesse). L'adempimento dell'obbligo di restituire [ ... leggi tutto » ]


Taeg

29 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) si pone l'obiettivo di rappresentare nel modo più completo ed esatto possibile il costo di un finanziamento. Si tratta di un tasso puramente virtuale. Non viene infatti utilizzato per calcolare le rate. Piuttosto è un indicatore, una cifra in grado di dichiarare il costo globale del prestito. Il grande vantaggio del TAEG è il suo utilizzo ai fini comparativi. Confrontando il TAEG di due mutui si acquisisce immediatamente l'idea di quale costi di più e di quanto. Vediamo allora come differisce dal Tasso Annuo Nominale, con cui abbiamo tutti più confidenza. Nelle considerazioni sui tassi è consuetudine misurare la spesa annua in interessi. Un costo di 50 Euro su un finanziamento di 1.000 Euro rimborsato dopo un anno vuol dire pagare il 5%. Ciò corrisponde al Tasso Annuo Nominale (TAN) del prestito. [ ... leggi tutto » ]


Tasso nominale ed effettivo

29 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


In matematica finanziaria il tasso può essere espresso come “nominale” o “effettivo”. Quest’ultimo valore tiene conto dell'eventuale anticipazione delle quote interessi nel corso dell'anno, aspetto non contemplato dal tasso nominale. Trattando con tassi “annui” sarebbe infatti appropriato che il rimborso degli interessi maturati avvenisse in unica soluzione alla fine dell'anno. ESEMPIO: consideriamo un prestito di 1.000 Euro al 12% con rimborso semestrale e ammortamento italiano (quota capitale costante): A rigore, utilizzando un tasso annuo il primo pagamento (in corso d'anno) dovrebbe essere costituito da solo capitale, ovvero 500 Euro. Alla fine dell'anno invece si dovrebbero calcolare tutti gli interessi maturati nei dodici mesi e versarli insieme alla seconda rata di capitale. In tal caso tasso nominale e tasso effettivo coinciderebbero. La prassi degli ammortamenti è però quella di richiedere alla scadenza di ogni rata tutti gli interessi maturati nel frattempo. Ad nel caso sopra indicato verranno perciò richiesti 560 Euro [ ... leggi tutto » ]