comunione ereditaria


Eredità di immobili indivisibili o non comodamente divisibili

27 Marzo 2019 - Patrizio Oliva


Nell'ipotesi di non comoda divisibilità di beni immobili compresi nell'eredita (la cui divisione, cioè, comporterebbe costi eccessivi non sostenibili dagli eredi oppure un deprezzamento del valore complessivo dell'immobile diviso rispetto al valore dell'immobile indiviso), è consentito che venga assegnato (in comunione ordinaria) ad alcuni coeredi, che ne facciano unitamente domanda, un cespite comodamente separabile dagli altri e rientrante nella loro quota congiunta, ancorché gli altri coeredi si oppongano, in quanto l'attribuzione a più coeredi di un unico cespite indiviso è possibile solo se vi sia la richiesta congiunta. In tema di divisione ereditaria, cioè, il giudice, ai sensi dell'articolo 720 del codice civile, può attribuire, per l'intero, un bene non comodamente divisibile, non solo nella porzione del coerede con quota maggiore, ma anche nelle porzioni di più coeredi che tendano a rimanere in comunione ordinaria, come titolari della maggioranza delle quote. Infatti, se nell'eredità vi sono immobili non comodamente divisibili, [ ... leggi tutto » ]


Ciascun coerede può prelevare la quota di giacenza nel conto corrente del de cuius proporzionale a quella ereditaria » la banca non può opporre il mancato consenso degli altri coeredi.

26 Dicembre 2017 - Simonetta Folliero


L'ordinanza 27417/2017 della Corte di cassazione ha stabilito che ciascun coerede può agire nei confronti del debitore del de cuius per la riscossione della quota proporzionale a quella ereditaria vantata, senza la necessità del coinvolgimento degli altri coeredi, e soprattutto senza che venga in alcun modo precisato che l'iniziativa del coerede sia ammessa solo allorquando avvenga nell'interesse della comunione. Ora, atteso che la banca con cui il de cuius intrattiene, al momento della morte, un rapporto di conto corrente, o in conto titoli, è debitrice del defunto, ne discende che ciascun coerede può prelevare la quota di giacenza in conto corrente del defunto proporzionale a quella ereditaria e/o disinvestire i titoli, senza che la banca possa opporre il mancato consenso degli altri coeredi. [ ... leggi tutto » ]


Il singolo coerede può autonomamente agire per riscuotere i crediti del de cuius – anche i depositi sul conto corrente in banca

26 Dicembre 2017 - Carla Benvenuto


Ciascun coerede può agire nei confronti del debitore del de cuius per la riscossione dell'intero credito, ovvero della quota proporzionale a quella ereditaria vantata, senza la necessità del coinvolgimento degli altri coeredi, e soprattutto senza che venga in alcun modo precisato che l'iniziativa del coerede sia ammessa solo allorquando avvenga nell'interesse della comunione. Ferma restando la necessità di ricomprendere nell'eventuale divisione dell'asse ereditario i crediti del de cuius, l'avvenuta riscossione da parte di un coerede di tutto o parte del credito stesso, potrà incidere nell'ambito delle operazioni divisionali dando vita a delle pretese di rendiconto, tramite anche eventuali compensazioni tra diverse poste creditorie, ma senza che ciò precluda al singolo di poter immediatamente attivarsi per la riscossione anche solo del credito in proporzione della sua quota. Insomma, ogni coerede può agire anche per l'adempimento del credito ereditario pro quota, e senza che la parte debitrice possa opporsi adducendo il mancato [ ... leggi tutto » ]


Famiglia e patrimonio » focus sui rapporti patrimoniali tra coniugi: dalla separazione dei beni alla costituzione di un fondo patrimoniale

20 Aprile 2016 - Gennaro Andele


La famiglia e il patrimonio » Focus sui rapporti patrimoniali tra coniugi: dalla separazione dei beni alla costituzione di fondi patrimoniali Breve viaggio nel mondo del regime patrimoniale della famiglia: tutto su comunione dei beni, separazione, fondo patrimoniale e altro ancora. Prima di cominciare a esaminare la situazione nel dettaglio, un po' di storia. Prima della riforma del diritto di famiglia, del 1975, spettava al marito somministrare alla moglie tutto ciò che era necessario ai bisogni della vita, in proporzione alle sue sostanze. La moglie doveva a sua volta contribuire al mantenimento del marito, solo se quest'ultimo non possedeva mezzi sufficienti. L'introduzione dell'eguaglianza giuridica tra i coniugi ha imposto l'obbligo per entrambi di contribuire ai bisogni della famiglia in proporzione delle rispettive sostanze e capacità di lavoro professionale o casalingo. Gli sposi regolano i propri rapporti patrimoniali scegliendo un regime patrimoniale. La riforma ha innovato profondamente anche questo settore. Infatti, [ ... leggi tutto » ]


Il coerede non può donare la quota di un bene indiviso compreso nella massa ereditaria

4 Aprile 2016 - Marzia Ciunfrini


La donazione di un bene altrui, benché non espressamente vietata, deve ritenersi nulla, a meno che nell'atto si affermi espressamente che il donante sia consapevole dell'attuale non appartenenza del bene al suo patrimonio. Ne consegue che la donazione, da parte del coerede, della quota di un bene indiviso compreso in una massa ereditaria è nulla, non potendosi, prima della divisione, ritenere che il singolo bene faccia parte del patrimonio del coerede donante. Questo il principio giuridico enunciato dai giudici della Corte Suprema nella sentenza 5068/16. [ ... leggi tutto » ]