assegno rubato smarrito o clonato


Falsificazione di assegni postali rilevabile ad occhio nudo – per il pagamento è responsabile poste italiane anche se il cliente omette la denuncia tempestiva

4 Luglio 2014 - Ornella De Bellis


In ipotesi di pagamento di assegni postali a firma apocrifa, Poste Italiane è da ritenersi responsabile quando l'alterazione del titolo sia rilevabile ad occhio nudo, in base alle conoscenze del soggetto professionale di diligenza media, che non possiede, al momento della presentazione del titolo, particolari attrezzature strumentali o chimiche per rilevare la falsificazione, né è tenuto a mostrare le qualità di un esperto grafologo. Inoltre, se la falsità dell'assegno postale è visibilmente rilevabile dal confronto tra la firma apposta sui titoli e quella depositata dal cliente all'apertura del conto corrente, l'eventuale omessa denuncia tempestiva del furto del libretto degli assegni postali da parte del cliente è assorbita dalla negligenza di Poste Italiane. Così si sono espressi i giudici di legittimità con la sentenza numero 15145/14. [ ... leggi tutto » ]


Assegno con firma falsa? » l’istituto di credito deve risarcire cliente

23 Aprile 2014 - Giovanni Napoletano


Assegno con firma falsa? » L'istituto di credito deve risarcire cliente La banca deve risarcire il proprio cliente nel caso in cui abbia pagato a vista un assegno, ad un truffatore, con la firma del correntista perfettamente contraffatta. Ai fini della valutazione della responsabilità della banca nel mancato riconoscimento di un assegno falso, infatti, è compito del giudice chiamato in causa indagare l'oggettiva difficoltà nel rilevamento secondo la diligenza dell'«accorto banchiere», attraverso una valutazione delle competenze che non possono essere «cristallizzate nel tempo» ma, al contrario, devono basarsi sulla «condotta esigibile, in quel dato momento storico e in quel particolare contesto», prescindendo dal possesso di particolari apparecchiature specialistiche. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 6513/14. La banca è tenuta a risarcire il correntista se ha pagato un assegno con la firma del proprio cliente falsificata La banca è tenuta al risarcimento danni anche se [ ... leggi tutto » ]


Clonazione di un assegno – la banca è sempre responsabile

1 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Può capitare che, a seguito di una verifica on line del vostro estratto conto, vi accorgiate dell'addebito di un assegno mai emesso e che il titolo di credito addebitato risulti contrassegnato dallo stesso numero di matricola di un modulo del carnet ancora in vostro possesso. Correte trafelati in banca e vi sentite spiegare dal solito direttore tracotante che: la verifica del titolo prodotto è avvenuta in maniera conforme alla diligenza del buon banchiere, non essendo stato rilevato alcun segno d'alterazione, contraffazione o altre difformità; la sottoscrizione dell'assegno è conforme alla vostra firma, come rappresentata dal relativo specimen; sussiste, evidentemente, un difetto di custodia del carnet degli assegni da parte vostra. Insomma, secondo lui, il conto corrente si è alleggerito, l'assegno non è stato mai emesso, nè rubato o smarrito, ma la colpa di quanto accaduto è, inspiegabilmente, soltanto vostra! Siamo, evidentemente, di fronte al caso di una clonazione pressoché perfetta [ ... leggi tutto » ]


Pagamento di assegno rubato o smarrito con firma falsa – può esserci concorso di responsabilità fra banca e cliente

1 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Ci occupiamo, in questo articolo, di incasso di assegni bancari con firma apocrifa, avvenuto in data antecedente alla denuncia sporta alle autorità competenti dal cliente a cui era stato consegnato il carmet. Verranno esaminati i comportamenti della banca e del cliente sotto il profilo della diligenza e della correttezza, al fine di individuare i profili di responsabilità delle parti. Ebbene, il pagamento dell'assegno da parte della banca trattaria si inquadra nell'ambito della convenzione d'assegno collegata al rapporto di conto corrente. La diligenza richiesta alla banca deve identificarsi con la diligenza tipica del buon banchiere, in relazione alla preparazione media esigibile da un operatore professionale del settore. La banca, dunque, deve essere ritenuta responsabile per aver pagato un assegno falsificato nella firma di traenza qualora la falsità sia riconoscibile dopo un diligente esame, ancorché a vista. Tali principi valgono non solo per l'ipotesi in cui l'assegno sia presentato dal prenditore direttamente [ ... leggi tutto » ]


Assegno rubato » la banca è responsabile se non lo comunica al cliente

18 Luglio 2013 - Giovanni Napoletano


È responsabile la banca se ha informato con ritardo il cliente riguardo ad un assegno rubato. E'quanto emerge dalla sentenza 14838/13 della prima sezione civile della Corte suprema. Quelli che seguono, i fatti. Tizo versa un assegno sul proprio conto corrente in banca. La banca N (negoziatrice) glielo accredita. L'assegno era stato emesso da Caio su un modulo della banca trattaria T, Dopo qualche giorno la banca trattaria T comunica alla banca negoziatrice N che l'assegno (insieme ad altri) era stato oggetto di rapina, regolarmente denunciata, e quindi non poteva trasferirne il controvalore perché non in possesso del modulo firmato dal traente Caio. La banca negoziatrice, allora, chiede a Tizio la restituzione di quanto gli aveva già accreditato. Il problema è che la banca negoziatrice informa Tizio e chiede indietro i soldi solo un anno dopo essere stata informata dalla banca trattaria che l'assegno era stato rubato. Tizio non intende [ ... leggi tutto » ]