accertamento fiscale


Sottoscrizione dell’avviso di accertamento fiscale da parte di soggetto delegato appartenente a carriera direttiva – una breve rassegna della giurisprudenza di legittimità

9 Dicembre 2015 - Giorgio Valli


Da tempo, nella giurisprudenza di legittimità si è affermato l'orientamento secondo cui, in tema di imposte sui redditi, deve ritenersi che gli accertamenti in rettifica e gli accertamenti d'ufficio sono nulli tutte le volte che gli avvisi nei quali si concretizzano non risultino sottoscritti dal capo dell'ufficio emittente o da un impiegato della carriera direttiva (addetto a detto ufficio) validamente delegato dal reggente di questo. Ne consegue che la sottoscrizione dell'avviso di accertamento da parte di funzionario diverso da quello istituzionalmente competente a sottoscriverlo, ovvero da parte di un soggetto da detto funzionario non validamente ed efficacemente delegato, non soddisfa [ ... leggi tutto » ]


Illegittima la notifica diretta a mezzo posta di un avviso di accertamento fiscale recapitato al precedente indirizzo in cui il destinatario svolgeva attività professionale

7 Dicembre 2015 - Lilla De Angelis


A partire dal 15 maggio 1998, data di entrata in vigore dell'art. 20 della legge n. 146 del 1998 (il quale ha modificato l'art. 14 della legge n. 890 del 1982), gli uffici finanziari possono procedere alla notifica a mezzo posta ed in modo diretto degli avvisi e degli atti che per legge vanno notificati al contribuente. Ne consegue che, quando il predetto ufficio si sia avvalso di tale facoltà di notifica semplificata, alla spedizione dell'atto si applicano le norme concernenti il servizio postale ordinario e non quelle della legge 890/1982. L'applicazione delle norme concernenti il servizio postale ordinario postula, [ ... leggi tutto » ]


Illegittimo l’accertamento fiscale relativo ad una annualità in presenza di ricavi e compensi congrui rispetto agli studi di settore più aggiornati

22 Novembre 2015 - Giorgio Valli


Com'è noto, la procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli standards in sé considerati, meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività, ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell'accertamento, con il contribuente. In tale sede, quest'ultimo ha l'onere di provare, senza limitazione alcuna di mezzi e di contenuto, la sussistenza di condizioni che giustificano l'esclusione dell'impresa dall'area dei soggetti cui [ ... leggi tutto » ]


Per la notifica dell’avviso di accertamento deve essere osservato il termine di sessanta giorni decorrente dalla data del processo verbale di chiusura delle operazioni di verifica fiscale

20 Novembre 2015 - Giorgio Valli


In tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, l'inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l'emanazione dell'avviso di recupero di credito d'imposta (termine decorrente dal rilascio al contribuente, nei cui confronti sia stato effettuato un accesso, un'ispezione o una verifica nei locali destinati all'esercizio dell'attività, della copia del processo verbale di chiusura di dette operazioni) determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, l'illegittimità dell'atto impositivo emesso prima del tempo. Il termine dilatorio di sessanta giorni è infatti posto a garanzia del pieno dispiegarsi del contraddittorio procedimentale, il quale costituisce primaria espressione [ ... leggi tutto » ]


Studi di settore – l’avviso di accertamento non può esaurirsi nel rilievo dello scostamento ma deve motivare l’applicabilità dei parametri standards

18 Novembre 2015 - Giorgio Valli


La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli "standards" in sè considerati (che costituiscono meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività) ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell'accertamento, con il contribuente. In tale sede, quest'ultimo ha l'onere di provare, senza limitazione alcuna di mezzi e di contenuto, la sussistenza di condizioni che giustificano l'esclusione dell'impresa dall'area dei soggetti cui possono essere [ ... leggi tutto » ]