Sono un protestato e vorrei aprire un conto corrente

Sono un protestato ed avrei bisogno di aprire un conto corrente. Mi dicono che non c'è una norma del codice civile che nega ai protestati l'apertura di un conto corrente. E' vero? Ed allora, perchè trovo difficoltà a trovare una banca disposta ad aprire un rapporto con me?

Spero vogliate fornirmi delucidazioni in merito.

Ringrazio e porgo cordiali saluti,

Francesco, Vimercate (Milano)

Nonostante non esista un divieto legislativo per l’apertura di un conto corrente anche da parte di soggetti protestati, per scelta di sistema, le banche non accettano di aprire un rapporto bancario con soggetti protestati.

Ciò è dovuto ad un aspetto formale e ad uno sostanziale.

A livello formale alle banche è demandato l’obbligo di tutelare il risparmio, conseguentemente, a livello sostanziale, l’accettazione di un soggetto che ha già avuto problematiche con il sistema bancario (protesto di assegni) o comunque non hanno onorato altri titoli di credito (protesto cambiario), è considerato un cliente molto rischioso per cui è stato scelto di non accettarlo. L’unica possibile soluzione è rivolgersi alle banche aderenti a PattiChiari, un servizio bancario di base.

Ma è a totale discrezione degli istituti bancari accettare la richiesta. Può comunque rivolgersi alla sua banca e cercare una soluzione per il solo versamento degli assegni.

Per fare una domanda sul protesto, sulle restrizioni di accesso al credito per i soggetti protestati, sulle procedure di cancellazione del protesto, sul Pubblico Registro dei Protesti  e su tutti gli argomenti correlati clicca qui.

29 Gennaio 2009 · Ludmilla Karadzic




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7 risposte a “Sono un protestato e vorrei aprire un conto corrente”

  1. Anonimo ha detto:

    Giorni fa ho provato a fare un finanziamento di 500 euro per un cellulare ma non è stato accettato: in passato ho avuto problemi irrisolti quindi ho fatto la visura alla CRIF e mi hanno rilasciato dei fogli dove in prima pagina c’era scritto che non risultano segnalazioni e una tabella sotto e nei fogli seguenti con una cifra di 14000 euro e una società scritta cosa significa?

    • Annapaola Ferri ha detto:

      Ci spiace, ma la troppo sommaria descrizione del problema non ci permette di fornirle una risposta: in ogni caso non è solo la CRIF che detiene informazioni sui cattivi pagatori.

  2. Anonimo ha detto:

    Salve mi chiamo Vittorio e mi trovo in questa situazione. 7 anni fa ho fatto un prestito per i miei genitori con garante mio padre, questo prestito non è stato pagato. Dopo 4 anni ,essendo l intestatario del prestito, è arrivata a casa mia una lettera del tribunale che mi chiedeva di risarcire giustamente il prestito (io di tutto questo imbroglio dei miei non ne sapevo nulla). Mio padre ha raccolto tutte le carte riguardante questo prestito e mi dice di essersi messo d’accordo con un agente di recupero crediti per recuperare il debito firmando delle cambiali a nome suo( mi ha assicurato che mi ha tolto da ogni responsabilità). Fatto sta che negli ultimi 3 anni non mi è più arrivato nessuna lettera di quel tipo però tuttavia ancora oggi non posso fare neanche un piccolo prestito. Il mio sogno è di comprare casa per me e mia moglie ma non so se è possibile. Come posso fare? Grazie per la risposta in anticipo.

    • Annapaola Ferri ha detto:

      Prima di capire cosa può fare, deve avere un quadro chiaro, certo e preciso della situazione debitoria di suo padre (e per riflesso di quella sua in qualità di garante): converrà allora, innanzitutto, effettuare ispezioni (anche con il codice fiscale di suo padre) nella centrale rischi privata CRIF e in quella pubblica CR di Bankitalia. Visto i precedenti, non può certo ancora accontentarsi delle rassicurazioni verbali fornite dal suo genitore.

  3. maria ha detto:

    salve mi kiamo maria. Per aiutare mio padre sono stata protestata siccome ho perso l’assegno e sono andata in banca a prendere una copia. vorrei sapere se posso ugualmente toglierlo il protesto o no? Ho solo 23 anni e mi trovo in questa situzione per colpa di mio padre

    • cocco bill ha detto:

      E’ necessario l’assegno originale quietanziato, per poter richiedere, passato un anno dalla levata del protesto, la riabilitazione in Tribunale.

      Altrimenti sarà costretta ad attendere che decorrano i cinque anni previsti di iscrizione al Registro Informatico dei Protesti prima che intervenga la cancellazione automatica.

  4. aurelio ha detto:

    scusate, ma un protestato puo’ cambiare l’assegno del suo stipendio direttamente alla cassa della banca erogatrice’ distinti saluti

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