Sono disoccupata e piena di debiti

Qualche anno addietro ottenni un prestito dalla Compass con relativa carta di credito ed un prestito dalla Barclay con relativa carta di credito.

A quel tempo ero socia di un'attivita artigianele che nel 2008 fu messa in liquidazione. Dopo qualche mese ottenni un lavora part-time che terminò per riduzione di personale dell'ottobre 2009.

A tutt'oggi ancora devo avere gli stipendi da luglio ad ottobre con relativa liquidazione, per questo motivo i pagamenti dei prestiti e carte di credito sono si sono quasi interrotti.

Ora sono assillata quotidianamente dalle telefonate di sollecito con relativa comunicazione che "se non effettua il versamento saremo costretti a chiudere le pratica e richiedere il saldo". Come posso risolvere il tutto, considerando di percepire 400,00 euro circa mensili di disoccupazione?

Con un reddito così basso Lei - giustamente - in questo momento deve preoccuparsi di sopravvivere, e non certo di pagare i debiti contratti.

In mancanza di qualcuno che possa aiutarLa, o riesce a recuperare liquidità disponendo del Suo patrimonio (se presente), o c'è poco da fare.

Nell'ipotesi che Lei riesca ad ottenere della liquidità o a ristabilire un reddito ragionevole, allora potrà iniziare a valutare l'ipotesi di trattare con i creditori un piano di rientro adeguato o, meglio, un saldo a stralcio.

24 Agosto 2014 · Simone di Saintjust


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4 risposte a “Sono disoccupata e piena di debiti”

  1. Anonimo ha detto:

    Buongiorno
    Cerco dei consigli per quanto riguarda dei debiti che ho in corso . Vi spiego in creme la mia situazione.
    Sono disoccupata da un anno e 2 mesi prendi di disoccupazione 900 ho 2 prestiti più la carta di credito che fino adesso ho pagato ma ovviamente rimanendo sempre al filo per poter vivere il mio ex compagno mi manda gli alimenti per la bambina ma anche lui diciamo che sta anche peggio ma riesci ad inviarmi qualcosina vorrei poter continuare comunque a pagare i mie debiti ma è possibile ridurre la rata almeno finché no posso trovare un lavoro . Non lavoro perché ho una bambina di 2 anni quindi sto con lei mandarla al asilo sarebbe affrontare altre spese.
    Grazie mille

    • Rosaria Proietti ha detto:

      L’indennità di disoccupazione, così come lo stipendio, qualora tutti i creditori (banche e finanziarie) decidessero di rivolgersi al giudice e ottenessero il pignoramento dei redditi percepiti dal debitore, subirebbe un prelievo massimo del 20%.

      Dunque una trattenuta mensile del 20% su indennità o stipendio rappresenterebbe un’ottima soluzione per continuare a pagare tutti i debiti con una rata sostenibile. In pratica su uno stipendio netto di mille euro, verrebbero prelevati, per tutti i debiti pendenti al momento con banche e finanziarie, solo 200 euro al mese.

      Se la soluzione prospettata le sembrasse convincente, potrà attivarla semplicemente smettendo di pagare i suoi creditori.

  2. Rita ha detto:

    Buonasera,la mia domanda e’ semplice ,ma sostanziosa.Sono pensionata con un importo di 1700 ,l’inps da questa cifra mi detrae l’importo di 352,00 e per una cessione del quinto.
    Le chiedo avendo debiti con banche e finanziarie,e non con equitalia,(almeno questo no),mi aspetto in futuro il pignoramento della pensione del quinto,la sottrazione sara’ fatta tenendo conto del quinto in corso? cioe (1700-352,000) =1350,oppure quando terminero’ la cessione del quinto,accoderanno il pignoramento del quinto della pensione?
    LA ringrazio della sua cortese risposta
    GRAZIE

    • Ludmilla Karadzic ha detto:

      La quota pignorabile della sua pensione è pari a 1200 euro (reddito percepito al lordo della cessione del quinto decurtato dell’importo relativo al minimo vitale, pari a circa 500 euro). Su tale importo va calcolato il 20% (il quinto) prelevabile da INPS in seguito ad un eventuale pignoramento per crediti ordinari. Dunque, se uno dei creditori, fra banche e finanziarie con cui lei è in debito, dovesse avviare azione esecutiva di pignoramento presso l’INPS, l’istituto le toglierebbe i 352 euro per la cessione del quinto e i 240 euro per il pignoramento.

      La cessione già in corso serve solo a verificare che quota ceduta più quota pignorata dia un risultato minore delle metà della pensione, come deve essere per legge e come nel suo caso sarebbe.

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