Separazione personale » Quantificazione dell’assegno di mantenimento in base al tenore di vita goduto durante il matrimonio

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Separazione personale: come valutare il tenore di vita goduto durante il matrimonio ai fini della quantificazione dell'assegno di mantenimento.

In tema di assegno di mantenimento, il contributo deve tendere al mantenimento del tenore di vita goduto dal coniuge durante la convivenza matrimoniale. Indice di tale tenore può essere anche l’attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi.

Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 23088/14.

Come ampiamente chiarito nel nostro blog, con la separazione personale tra due coniugi, il giudice dispone l’obbligo, per chi dei due sta meglio economicamente, di versare, in favore dell’altro, l'assegno di mantenimento.

Secondo giurisprudenza consolidata, per la quantificazione di tale assegno, è importante, per il coniuge più debole, il mantenimento dello stesso tenore di vita goduto durante il matrimonio.

Ma come si fa a valutare il tenore di vita goduto durante il matrimonio?

Secondo quanto disposto dalla pronuncia in esame, indice di tale tenore può essere l’attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi, ossia quella registrata dopo la separazione personale.

Gli Ermellini, in particolare, hanno precisato che l’assegno deve tendere al mantenimento del tenore di vita goduto dal coniuge durante la convivenza matrimoniale, anche se indice del predetto tenore di vita può essere l’attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi.

3 Novembre 2014 · Genny Manfredi


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