Lo Scout speed – L’Autovelox senza obbligo di segnalazione della postazione di rilevamento della velocità

Il decreto ministeriale 139/07, che tratta delle modalità di segnalazione delle postazioni di rilevamento della velocità, chiarisce che la segnalazione non è prevista nel caso di rilevazione della velocità con modalità dinamiche, ovvero che le disposizioni in tema di segnalazione degli autovelox non si applicano per un dispositivo installato a bordo dei veicoli preposti alla misura della velocità "ad inseguimento".

Per modalità dinamica, questo il parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non deve intendersi solo l'inseguimento ma anche le altre modalità di accertamento eseguite con il veicolo pattuglia della polizia stradale in movimento, a fianco, o nel verso di marcia opposto, del bersaglio (la vettura del presunto trasgressore dei limiti di velocità).

In pratica, secondo i tecnici del Ministero, il legislatore ha voluto consentire ai corpi di polizia stradale di poter operare sul territorio in piena autonomia, garantendo una più capillare azione di controllo finalizzata ad incrementare i livelli di sicurezza.

Con lo Scout Speed è possibile l'accertamento delle infrazioni misurando la velocità dei veicoli che circolano nella direzione opposta a quella della pattuglia della polizia stradale. Lo Scout Speed opera con un illuminatore IR (ad infrarossi) e con un filtro sulla telecamera che, non consentendo il passaggio di frequenze diverse dalla luce infrarossa, oscura di fatto il parabrezza consentendo la tutela della privacy degli occupanti il veicolo bersaglio.

Secondo alcuni Giudici di Pace lo Scout Speed non è in grado di accertare l'eventuale infrazione commessa da un motociclista e, pertanto, il dispositivo non garantisce parità di trattamento fra i cittadini alla guida. Per quanto attiene la problematica sollevata, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti osserva che gli operatori di polizia, conformemente alle norme vigenti, possono autonomamente indirizzare gli accertamenti anche ad una sola tipologia di veicoli o controllare un limite di velocità specifico (mezzi pesanti), o, ancora, alternare le modalità di rilevazione della velocità nel verso concorde o opposto al movimento della pattuglia senza, con questo, violare alcun principio di parità di trattamento.

30 Giugno 2015 · Giuseppe Pennuto


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