Quanto costa la sanzione per omessa o infedele dichiarazione dei redditi

Per omessi, insufficienti o ritardati versamenti diretti (saldo, acconto, periodici) la sanzione amministrativa è pari al 30% dell’imposta dovuta e non pagata. La sanzione è ridotta a 1/15 per ciascun giorno di ritardo, se il versamento è effettuato entro 15 giorni.

In caso di omessa dichiarazione dei redditi la sanzione amministrativa irrogata varia dal 120% al 240% delle imposte dovute, con un minimo di 258 euro. Se non sono dovute imposte, la sanzione ha un minimo di 258 euro ed un massimo di 1.

032 euro. La sanzione è raddoppiabile per i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. In presenza di redditi prodotti all'estero, le relative sanzioni sono aumentate di un terzo.

Per quanto attiene, invece, la presentazione di una dichiarazione dei redditi infedele, la sanzione varia dal 100% al 200% della maggiore imposta o della differenza di credito (la sanzione si applica anche se nella dichiarazione sono esposte indebite detrazioni o deduzioni).

In presenza di redditi prodotti all'estero, le relative sanzioni, per dichiarazione infedele, sono aumentate di un terzo. La sanzione è poi elevata del 10% in caso di omessa o infedele indicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore e per l'indicazione di cause di esclusione o di inapplicabilità degli studi di settore non sussistenti, a condizione che il maggior reddito accertato (a seguito della corretta applicazione degli studi di settore) superi il 10% del reddito dichiarato. Quando non viene presentato il modello dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore (anche a seguito di specifico invito da parte dell'Agenzia delle Entrate) la sanzione è elevata del 50%, sempre che il maggior reddito accertato a seguito della corretta applicazione degli studi di settore superi il 10% di quello dichiarato.

7 Dicembre 2014 · Giorgio Valli


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