Regione Lazio – 18 mesi di sospensione mutuo

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La giunta regionale del Lazio ha dato oggi il via al “fondo di solidarietà per i mutui” definendo i requisiti per l’accesso alle risorse regionali.

Il fondo di solidarietà per i mutui, istituito con la Legge Finanziaria Regionale 2009, è una delle più importanti misure ‘anti-crisi’ della Regione Lazio. Il suo obiettivo è quello di compensare le situazioni di disagio economico di chi ha contratto mutui fondiari e ipotecari con le banche per l'acquisto, la costruzione, il recupero o l’autorecupero della cosiddetta ‘prima casa’.

A tal fine la Regione ha stanziato 10 milioni di euro annui fino al 2011.

Il fondo potrà intervenire in due modi: attraverso la sospensione dell'ammortamento della rata del mutuo, per un periodo non superiore ai 18 mesi, oppure favorendo la rinegoziazione del mutuo stesso.

La sospensione del pagamento delle rate del mutuo nella Regione Lazio

Potranno accedere alle risorse del fondo:

  1. i nuclei familiari con un reddito Isee fino a 25mila euro;
  2. tutti coloro che dopo aver acceso un mutuo hanno perso il posto di lavoro (nella misura in cui questo evento incida sul reddito familiare in misura non inferiore al 30% del reddito complessivo);
  3. le famiglie in difficoltà a causa della morte di uno dei componenti o di un incidente grave subito da uno di loro;
  4. le giovani coppie;
  5. i lavoratori atipici;
  6. le coppie separate.

Inoltre, alle risorse del bando potranno accedere anche le cooperative che intendano effettuare interventi di recupero di immobili pubblici, con la clausola che il 70% dei soci assegnatari dell'appartamento abbiano un reddito Isee inferiore ai 25mila euro. Non potrà accedere ai bandi invece chi è in possesso di altre case di proprietà.

“In questo momento di crisi dobbiamo essere vicini a chi è in forte difficoltà – ha detto l’assessore alle Politiche della Casa Mario Di Carlo – perché il combinato disposto di quella che era, fino a poco fa, la facilità eccessiva di accesso ai mutui e la stretta attuale rischia di gettare nel panico decine di famiglie. A chi ha difficoltà diamo, con questo provvedimento, 18 mesi di respiro”, ha concluso l’assessore.

“L’obiettivo del fondo è quello di aiutare tutte quelle persone che per un qualche evento sfortunato non sono più in condizione di pagare la rata del mutuo – ha illustrato l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri, che ha presentato il provvedimento di concerto con l’assessore alle Politiche per la Casa Mario Di Carlo – In questo momento di crisi economica abbiamo scelto di intervenire direttamente sui redditi sostenendo così gli sforzi di tante famiglie e tante persone che improvvisamente si trovano in difficoltà. È una delle tante iniziativa che la Regione Lazio sta mettendo in campo per aiutare le fasce sociali più deboli.”

“Questo è un altro esempio concreto dell'attenzione che questa amministrazione dedica alla situazione delle persone e delle famiglie in difficoltà nella nostra regione – ha dichiarato il presidente della Regione Piero Marrazzo – non potevamo lasciare soli i cittadini, che già lottano contro gli effetti della crisi economica, di fronte al rischio di perdere il bene fondamentale, la casa.”

Le domande potranno partire 30 giorni dopo la pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione

Per porre una domanda sulla sospensione del pagamento delle rate del mutuo nella Regione Lazio,sul contratto di mutuo in generale, sulle tipologie di mutuo, sulle normative vigenti in tema di mutuo ipotecario, clicca qui.

28 Febbraio 2009 · Piero Ciottoli


Commenti e domande

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14 risposte a “Regione Lazio – 18 mesi di sospensione mutuo”

  1. vincenzo ha detto:

    sono mesi che si sente di parlare di aiuti alle famiglie e la sospensione del mutuo il sostegno della regione lazio ecc ecc ma di concreto non esiste nulla non si conosce ne la data ne i moduli da compilare per ricevere questi aiuti per me e tutta una presa in giro per continuare a prenderci per i fondelli ma quali aiuti siamo noi che aiutiamo voi non fate altro che spillarci i soldi e nessuno si lamenta se prima non si arrivava alla fine del mese adesso e difficile arrivare anche alla meta del mese…

  2. SABRI ha detto:

    Io e mio marito abbiamo acquistato un’appartamento parte in contanti e parte accollandoci il mutuo del precedente proprietario, la banca non ha potuto opporsi perché il notaio ha rogitato in quanto il mutuo non era vincolato.
    Ora mi trovo in una situazione senza vie d’uscita, la banca non scioglie il vecchio proprietario, perché fra il preliminare e il rogito mio marito ha perso il lavoro, per cui il mio solo stipendio non li garantisce più. Il precedente proprietario ci ha fatto scrivere dall’avvocato ritenendoci responsabili.
    Se la regione Lazio desse questi 18 mesi di proroga di cui parlate potremmo accedervi anche se il lavoro mio marito lo ha perso 2 mesi prima del rogito e 6 mesi dopo il preliminare regolarmente registrato?
    Insomma viviamo del mio solo stipendio con due figli l’ex proprietario minaccia di riprendersi la casa e la banca non accenna a sciogliere il vecchio proprietario e a rinegoziare con noi una rata più bassa allungando il mutuo. Che cosa possiamo fare?

  3. anna ha detto:

    Come posso fare per inoltrare domanda nella regione lazio per accedere al fondo di solidarietà per i mutui?
    Grazie

  4. luca ha detto:

    I moduli x la domanda di sospensione da quale data saranno disponibili?
    Sarà possibile scaricarli on line?

    • weblog admin ha detto:

      Se conoscessi la data, caro Luca, avrei il potere di prevedere il futuro e sarei ricco sfondato.

      Invece, ahimè, sono un poveraccio ricco solo di debiti.

      Per quel che riguarda i moduli direi che ci sono buone possibilità di vederli on line. Almeno lo spero.

    • iris ha detto:

      Ragazzi scusate…ma sto benedetto fondo di solidarietà per i mutui è attivo o no?
      Anzi…esiste ancora?
      Ho fatto un giro di telefonate…sia alla Regione che alle Associazione dei consumatori…nessuno sembra sapere nulla di preciso! C’è chi dice che si è in attesa e chi sostiene che sia stato addirittura cancellato da Berlusconi!
      Help me!

    • weblog admin ha detto:

      Ma mi sembra di avere già risposto ad altri lettori. I fondi sono stati stanziati. Adesso i tecnici della regione devono preparare un documento che si chiama, di solito, REGOLAMENTO ATTUATIVO. In quel documento verranno fissati i requisiti di dettaglio per l’accesso ai benefici (chi può fruire della sospensione del pagamento delle rate) e le modalità con cui la Regione provvederà a risarcire le banche degli interessi persi sul capitale di mutuo sospeso. Devono essere presi accordi e la cosa non è semplice. E’ ovvio infatti che le banche non rinunciano alle rate solo perchè lo stabilisce la Regione, ma in seguito ad accordi in base ai quali la Regione si sostituisce al mutuatario che beneficia della sospensione del pagamento delle rate del mutuo.

      Dunque i soldi ci sono, restano da stabilire nel dettaglio i criteri di scelta dei “fortunati” e le modalità con cui passare i soldi alle banche….

    • iris ha detto:

      Grazie weblog admin…il punto è che, trovandomi in un momento davvero delicato non so se conviene chiedere subito alla mia banca la possibilità di “congelare” la rata per un anno o se aspettare questo famoso “beneficio”…il punto è: quanto occorre aspettare?
      Eh…lo so, chissà!E’ solo una mia ansia dettata dall’urgente bisogno di “ricorrere ai ripari” il prima possibile…ad oggi sto indietro di 2 rate che andranno inevitabilmente a moltiplicarsi nei prossimi mesi!
      Intanto, visto che non me ne intendo molto in materia, potresti dirmi in breve qual’è la differenza sostanziale tra chiedere “oggi” alla mia banca di congelare 1 anno di rate e beneficiare, invece, di questo fondo? Mi sembra un’utopia la possibilità di vedermi pagare 1 anno e mezzo di mutuo dalla Regione senza dover “rimborsare” niente a nessuno!

    • weblog admin ha detto:

      Cara IRIS, io non credo che la Regione Lazio abbia la possibilità di pagare le rate del mutuo sostituendosi al mutuatario in difficoltà.

      Il provvedimento varato dalla giunta regionale parla infatti di sospensione del pagamento delle rate del mutuo e non di bonus ( o abbuono) corrispondente all’importo del mancato pagamento nel periodo di sospensione.

      Quindi si tratterà di consentire al mutuatario di pagare le rate alla fine del piano di ammortamento inizialmente previsto. Ma, qualcuno dovrà comunque corrispondere gli interessi alla banca per il pagamento ritardato.

      Sotto questo aspetto ci sarà differenza fra l’ottenere il beneficio regionale o aderire ad una delle iniziative che le banche hanno autonomamente previsto per il mutuatario in difficoltà.

      Nel primo caso la Regione si accollerà una parte consistente degli interessi maturati sul capitale sospeso e corrisposto alla fine del periodo di ammortamento.

      Aderendo alla iniziativa della banca, senza sostegno del beneficio regionale dunque, avrai senz’altro da pagare una quota di interessi ben maggiore rispetto a quella da pagare fruendo della legge regionale.

      Al posto tuo, trovandomi già indietro di qualche rata, cercherei di sospendere il pagamento delle rate approfittando, se possibile, della opzione concessa dalla banca.

      Può anche darsi che il provvedimento regionale consenta di accedere al beneficio anche a quei mutuatari che hanno prevveduto alla sospensione in modo autonomo. In tale ipotesi potresti rinunciare alla sospensione concessa dalla banca fruendo del beneficio previsto dal provvedimento regionale.

      Ma si tratta di ipotesi. Oggi sei già indietro nei pagamenti e, a mio parere, non puoi concederti il lusso di aspettare la “gallina domani”. Devi necessariamente accontentarti dell'”uovo oggi”.

    • iris ha detto:

      Non ho possibilità di scelta…dovrò accontentarmi dell'”uovo oggi” sperando nella “gallina di domani”…
      Grazie mille weblog admin, prezioso.

  5. il promotore mutui ha detto:

    Sospensione per diciotto mesi del pagamento delle rate del mutuo. Se ne occupa la Regione Lazio: è questo il meccanismo di sostegno a favore di chi ha un basso reddito, contenuto in una deliberazione di Giunta che ha ricevuto il via libera a maggioranza dalla commissione Politiche della casa del Consiglio regionale del Lazio.

    “È una boccata d’ossigeno – ha detto l’assessore alla Casa, Mario Di Carlo – che vale 18 mesi, per coloro che dal 2002 al 31 dicembre hanno contratto un mutuo per l’acquisto della prima casa”.

    Passato il periodo per cui varrà la fideiussione, non superiore a 18 mila euro ed erogata attraverso la società Sviluppo Lazio, chi ha contratto il mutuo per l’acquisto, la costruzione, il recupero o autorecupero dell’abitazione principale tornerà a pagare le rate.

    Il provvedimento, nato su proposta congiunta di Di Carlo e dell’assessore al Bilancio Luigi Nieri, utilizzerà il “Fondo di solidarietà per i mutui”, previsto nell’ultima Finanziaria regionale, che ammonta – per ciascun anno dal 2009 al 2011 – a dieci milioni di euro.

    Potranno accedervi, dopo che il bando sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, coloro che hanno stipulato mutui fondiari e ipotecari con un reddito Isee fino a 25 mila euro.

    Nel caso di interventi di autorecupero di immobili pubblici, con mutuo intestato alla coop degli assegnatari degli appartamenti, le agevolazioni spetteranno invece nel caso in cui almeno il 70 per cento dei soci abbiano un reddito Isee fino a 25 mila euro.

    Previsti inoltre come criterio per poter usufruire della garanzia fideiussoria regionale, alcuni requisiti:

    1. perdita del lavoro di un appartenente al nucleo familiare (che incida sul reddito complessivo minimo per il 30 per cento);
    2. difficoltà economiche per morte, malattia o grave infortunio di un familiare;
    3. la condizione di lavoratore atipico;
    4. la separazione o l’ aumento del numero dei componenti il nucleo familiare dopo l’accensione del mutuo;
    5. per le coop – interventi di autorecupero per i quali si registra una difficoltà economica da parte di alcuni soci.

    “Con questa deliberazione – ha commentato a margine il presidente della commissione, Giovanni Carapella (Pd) – si attua quanto il Consiglio aveva previsto in Finanziaria. È un provvedimento anticrisi, che permetterà di aiutare numerosi nuclei familiari in difficoltà”.

    Il consigliere Fabio Desideri (Fcp), che si è astenuto dalla votazione, pur condividendo gli obiettivi del bando si è preoccupato per la sua applicabilità. Il provvedimento, secondo l’esponente dell’opposizione, nel porre come limite massimo di valore dell’alloggio 300 mila euro – valore, per prassi, negli atti dichiarato in misura inferiore – e il requisito del reddito Isee a 25 mila euro potrebbe lasciar fuori le fasce che si intendeva tutelare.

    Hanno partecipato alla votazione Domenico Di Resta (Pd), Antonio Zanon (Pd), Anna Maria Massimi (Pd) e Maria Antonietta Grosso (Pdci).

  6. Ciro Greco ha detto:

    Come si accede al fondo stanziato alla regione Lazio

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