Recupero punti patente – Vecchio regolamento e novità in attuazione

Recupero punti patente - Quali sono le novità?

Nel maggio del 2010 mi è stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza. Dopo aver terminato l'iter giudiziario e burocratico, ora sono in regola.

Purtroppo però ora sono rimasto con tre soli punti sulla patente.

Infatti già prima della sospensione, avevo perso alcuni punti, per altre contravvenzioni quali guida senza cinta e passaggio con il rosso.

Un anno fa avevo chiesto informazioni in scuola gudia per quanto riguarda il recupero punti.

Mi avevano detto, che, per recuperare qualche punto, non avrei dovuto fare altro frequentare un corso con obbligo di frequenza.

Ora, però, ho sentito che ci sono delle novità.

Avete informazioni in merito?

Vorrei effettuare il recupero punti per evitare la revisione.

Recupero punti patente - Regole e novità

Purtroppo per lei, ci sono delle innovazioni: infatti, è quasi esecutiva la riforma che impone, per il ripristino dei punti sulla patente, una verifica finale dopo i corsi di recupero.

Precedentemente, per il recupero punti della patente era necessario frequentare un corso di recupero presso una normale scuola guida.

Il corso per la patente B era pari a 12 ore e si protraeva per circa due settimane. Le lezioni avevano una durata massima di 2 ore (per un totale di 6 appuntamenti) e l'unico vincolo era l'obbligo di frequenza.

Grazie a questi corsi era possibile accreditare 6 punti sulla propria patente, con l’eccezione di chi era in possesso di una patente professionale che poteva recuperare 9 punti in una volta sola.

Alla conclusione, era direttamente l’ente o l’autoscuola che aveva organizzato i corsi a inviare, entro 3 giorni, la documentazione al Ministero dei Trasporti, che prontamente provvedeva a reintegrare i punti sulla patente rimossi.

La riforma del codice della strada, avvenuta nel 2010, però, aveva stabilito che i punti sulla patente potessero essere riacquistati solo dopo il superamento di una prova di esame.

Si era infatti notato che la semplice frequenza delle lezioni era un modo troppo semplice per evitare l’azzeramento dei punti.

I corsi finivano per essere poco frequentati e, a volte, venivano certificati in modo fasullo.

Si era persa, insomma, quella funzione deterrente che era alla base del sistema dei punti.

Proprio per recuperare terreno in fatto di serietà, nel 2010 era stato previsto un esame finale al termine dei corsi di recupero punti.

Tuttavia questa novità non è mai stata resa effettiva, nonostante siano passati due anni e mezzo dalla sua approvazione in Parlamento.

Ciò perché, benché il decreto attuativo contenente la disciplina sugli esami fosse pronto già da diversi mesi, era tuttavia necessaria una modifica per includervi anche gli esami della patente AM e le altre novità entrate in vigore con la nuova patente europea.

Ora però che le nuove norme sono state approvate e gli uffici della motorizzazione si stanno adeguando alla riforma del 2013, tutto sembra pronto per rendere effettivo l’esame finale.

Almeno sono queste le dichiarazioni rese ultimamente dal direttore generale della Motorizzazione.

30 Gennaio 2013 · Andrea Ricciardi


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