Crediti inesigibili e cessione pro soluto

Cessione pro soluto - Eliminare i crediti inesigibili è obbligo di legge

COME NOTO, TUTTI I CREDITI CONCORRONO A FORMARE L’ATTIVO DEL BILANCIO - anche quelli che in realtà non vi concorrono per niente poichè sono inesigibili o considerati dubbi o persi.

Poichè è chiaro che altrimenti il bilancio che li riporta nell’attivo non corrisponderebbe alla realtà, sarebbe falso - e ingannerebbe i terzi (e inoltre, se il bilancio esce in utile, si finirebbe col dover pagare le relative tasse anche su crediti che con ogni probabilità non si incasseranno mai).

Come da normativa CEE sulla “ trasparenza” (ossia chiarezza e veridicità) dei bilanci, recepita dal decreto legge 9.4.91 N.127 in vigore per i bilanci sin dall'esercizio 1993 (decreto che però non fa che ripetere, sia pure modificandolo, tra l’altro, l’articolo 2423 del codice civile - - tanto ovvio quanto ovviamente disatteso - che prescriveva la chiarezza, la quale è rimasta, e la precisione sostituita con “ in modo veritiero e corretto” - inserendo l’articolo 2423 bis che al punto 1 impone anche prudenza nella valutazione delle voci).

Cessione pro soluto - I crediti inesigibili vanno eliminati dall'attivo di bilancio

Portandoli a perdita nel bilancio o direttamente, se riguardano debitori in procedure concorsuali (tutte le procedure tranne l’amministrazione controllata), oppure mediante cessione pro soluto (salvo si possa e si voglia accantonarli nell’apposito fondo o esporli come minusvalenze - di cui agli articolo 1260 e seguenti del Cod. Civ.).

La cessione pro soluto dei crediti inesigibili è l'unica forma fiscalmente sicura

Per eliminare dall'attivo crediti verso i debitori che non sono sottoposti a procedura concorsuale (v. punto precedente), sia che si cedano per non dover pagare tasse sugli utili anche per crediti considerati persi, sia che si cedano perchè il bilancio sia veritiero secondo legge.

A quali società possono essere ceduti i crediti inesigibili

Quelle iscritte nell’elenco generale degli intermediari operanti nel settore finanziario ex articolo 106 DL. 1.9.93 N.385.

Tutti i crediti sono cedibili nell’interesse dell'azienda, fermo restando che però si possono portare a perdita nel bilancio civilistico soltanto i crediti ceduti derivanti dall'attività svolta dall'azienda secondo il proprio statuto: se questo non prevede, per esempio, prestiti, il credito derivante da prestito può essere ceduto ma non dedotto dall'attivo.

Crediti inesigibili e cessione pro soluto - Norme contro l'elusione fiscale

Qualunque credito più o meno esigibile o inesigibile a qualunque pur incongruo prezzo ritenga conveniente cedere nell’interesse dell'azienda poichè la scelta di convenienza è suo diritto-dovere, sua essendo la responsabilità della gestione dell'azienda.

Per quanto attiene le norme anti elusione, esse riguardano “operazioni poste in essere senza valide ragioni economiche e allo scopo esclusivo di ottenere fraudolentemente un risparmio di imposta” . Tra le operazioni, la cessione di crediti, con la quale il fisco non vuole ovviamente essere frodato, per esempio se i crediti ceduti sono in realtà inesistenti (V. anche articolo 14/4 e 14/7 del C.C.) o comunque non portabili a perdita nel bilancio civilistico poichè derivano da attività non previste dallo statuto del cedente, o la cessione avviene tra società dello stesso gruppo.

CESSIONE DEI CREDITI INESIGIBILI - DA DIRITTO A OBBLIGO

In conseguenza della legge sulla veridicità dei bilanci (già citata precedentemente). Crediti inesigibili, cedibilità, elusione: la nuova legge sulla correttezza dei bilanci rovescia i termini del rapporto “ contribuente-fisco” e risolve dubbi e perplessità e timori del contribuente circa contestazioni da parte del fisco. I crediti inesigibili vanno eliminati da tutti i bilanci, siano essi in utile o in pareggio o in perdita, fermo restando che il timore di contestazioni da parte del fisco riguardava ovviamente le cessioni che diminuivano l’utile e le relative imposte (ma ora che il diritto è diventato un obbligo, l’imprenditore che più cede più è corretto ed encomiabile!).

Riepilogo su crediti inesigibili e cessione pro soluto

La cessione, disciplinata dall'articolo 1260 del Codice Civile, rappresenta la soluzione più efficace per molte imprese che non riescono a recuperare i crediti insoluti. La presenza nei bilanci di redditi derivanti dai crediti, soggetti a tassazione, contribuisce a incrementare le perdite, in quanto produce un incremento della pressione fiscale sull’azienda (che di fatto dovrebbe corrispondere tasse su redditi che non ha mai incassato). Per evitare questo, le imprese attive, le imprese in liquidazione, le banche e le società finanziarie (cedente) utilizzano spesso un contratto con il quale trasmettono il diritto di credito che vantano nei confronti del debitore (ceduto) ad un soggetto terzo, chiamato cessionario.

I benefici

Diversi sono i benefici della cessione pro-soluto:

  • Fiscali - Anticipare dal punto di vista fiscale il momento dell'accertamento della perdita del credito permette alle imprese di non aspettare che a farlo sia una operazione formale (come una procedura concorsuale)
  • Economici - Il minor ricorso a risorse interne e procedure di recupero stragiudiziali e giudiziali si traduce per le imprese in un risparmio di costi di gestione del credito in sofferenza
  • Giuridici - La possibilità di avere un bilancio coerente con la reale situazione economica dell'azienda permette all'impresa di essere in linea con le precise disposizioni di legge.

Le procedure

Ceduto e cessionario hanno ruoli diversi in questo contratto: se il ceduto, infatti, non deve dare il consenso per la scrittura del contratto il cessionario, invece, deve poter sondare bene la solvibilità del debitore. Proprio per questo cedente e cessionario possono affidarsi in questa delicata fase di cessione dei crediti a partner specializzati in grado di dare un supporto personalizzato per compiere analisi dei crediti inesigibili e che predispongano le procedure legali.

4 Luglio 2013 · Paolo Rastelli


Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

4 risposte a “Crediti inesigibili e cessione pro soluto”

  1. chris2000 ha detto:

    Vorrei chiedervi consiglio circa la mia situazione.
    Io e mia madre, abbiamo fatto da garanti a mio fratello ed ad un suo socio per un mutuo chirografario . Le ultime 7 rate non sono state pagate per problemi dell’ azienda e quindi la banca dopo varie comunicazioni nel 2011 ha messo in sofferenza tale credito e fatta segnalazione al crif.
    Ieri è giunta una semplice lettera , non raccomandata, in cui la banca notificava il fatto di aver ceduto il credito alla Guber e che da quel momento era diventata titolare di ogni diritto , ragione ed azione inerenti al credito di 16000€.
    Inoltre in tale lettera era scritto ” in caso di mancato ed immediato pagamento , la Guber procederà senza ulteriori avvisi” e per finire “la presente costituisce formale richiesta di pagamento e messa in mora a favore del cessionario”
    Premetto che io e mia madre siamo gli unici ad avere un immobile , mentre mio fratello ed il suo ex-socio hanno solo un lavoro come dipendente.
    Quali sono i passi che seguira questa Guber ?
    Noi cosa dovremmo fare ? Aspettare una comunicazione ufficiale tramite raccomandata dalla Guber , oppure contattarli nella speranza di ottenere uno sconto sulla cifra?
    Perchè la banca non si è fatta sentire per 2 anni? Non poteva lei ipotecare il nostro immobile?
    Vi ringrazio per le risposte .
    Cristian

    • L’iscrizione di ipoteca costa e la scelta effettuata dalla banca, comunque, fa parte delle proprie politiche di recupero dei crediti. Presumibilmente la banca avrà comunque introitato, negli anni, la quota capitale a suo tempo prestata e buona parte degli interessi.

      Il debito residuo è stato ceduto. Il coltello dalla parte del manico è nelle mani del creditore cessionario, dal momento che i garanti sono proprietari di immobili e i garantiti percepiscono reddito da lavoro dipendente. E’ quindi assolutamente inutile chiedere uno sconto.

      Al momento, l’importo è tale da escludere il pericolo di espropriazione. Ma si sa, col passare dei giorni gli interessi e le spese legali porteranno il credito a lievitare. Inoltre, bisognerebbe conoscere a fondo le clausole del contratto di garanzia. Se, infatti, esso prevede una fideiussione semplice, il creditore sarà obbligato a pignorare prima gli stipendi dei debitori principali (suo fratello e il socio). Invece, se la garanzia prestata è ad escussione a prima richiesta la Guber potrà esigere da lei e da sua madre i 16 mila euro (più spese ed interessi) senza necessariamente passare per i debitori principali.

      Dunque, delle due, l’una. Vendere le case prima che il creditore vi iscriva ipoteca e magari, trattare da posizioni di forza (nullatenenza). Oppure pagare il debito residuo lasciato dai soggetti garantiti.

      Nel commento non vi è fatto alcun cenno. Ma è chiaro che se anche lei, o sua madre, percepite un reddito da lavoratore dipendente o una pensione, la scelta preferenziale del creditore sarà quella di procedere al pignoramento degli stipendi/pensioni dei garanti, sempre nel caso di fideiussione prestata a prima richiesta.

    • chris2000 ha detto:

      La ringrazio per la risposta.
      Sinceramente non sò di che tipo di fideiussione si tratti, ma a questo punto conviene contattare la Guber , oppure attendere che ci contattino loro in modo ufficiale e non tramite semplice lettera…….
      grazie

    • Una società di recupero crediti che invia una comunicazione di messa in mora tramite lettera semplice, non mi sembra predisposta o attrezzata ad avviare azioni legali in caso di mancato riscontro da parte del debitore. Ma, questa, naturalmente, è solo una mia opinione, anche se ragionata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!