Recupero crediti scorretto » Antitrust sospende Ge.Ri. S.r.l.

L'attività di recupero crediti di Ge.Ri. srl sospesa dall'Antitrust per scorrettezze

Recupero crediti con pratiche scorrette: l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) sospende la società GE.RI.

Le agenzie di recupero crediti GE.RI ed ELLIOT facevano pervenire ai consumatori pressanti solleciti di pagamento di presunti crediti, talvolta con la minaccia di azioni legali e addirittura l’annuncio di una visita da parte di un funzionario, a casa o sul posto di lavoro, per tentare la composizione bonaria del debito.

L'agcm sospende due società per recupero crediti scorretto

L'Agcm interviene contro le aziende, accusate di aver usato modalità aggressive e scorrette per sollecitare i pagamenti su crediti acquisiti anche da Teletu, poi inglobata da Vodafone. Nel mirino gli annunci di visita da parte di funzionari presso la casa o il luogo di lavoro dei consumatori, oltre che l'uso di numeri telefonici a pagamento per chiedere delucidazioni.

Stop dell'Antitrust alle modalità di recupero crediti da parte delle società Ge.Ri (Gestione Rischi) ed Elliot, responsabili per l'Agcm, come accennato, di aver rincorso i consumatori con modalità aggressive e scorrette relativamente a presunti crediti, infondati o prescritti".

L’Authority è intervenuta a tutela dei consumatori bersagliati da solleciti di pagamento fatti in modo aggressivo e relativi a presunti crediti, infondati o prescritti, e ha disposto la sospensione da parte della GE.RI. Gestione Rischi srl e della ELLIOT srl di ogni attività diretta al recupero crediti con modalità scorrette.

La misura è stata adottata per impedire da subito, in attesa della conclusione dell'istruttoria, effetti negativi per i cittadini.

L'Antitrust, si è mossa su numerose segnalazioni arrivate da cittadini, dal Gruppo Antitrust del Nucleo Tutela Mercati della Guardia di Finanza e dalle associazione dei consumatori.

Secondo queste segnalazioni “la GE.RI., in particolare nei primi mesi del 2014, avrebbe sollecitato via posta, con mail, telefonate e sms, il pagamento, su incarico di diversi committenti, di presunti crediti, non dettagliati o infondati o prescritti, anche minacciando azioni legali.

In alcune comunicazioni veniva addirittura preannunciata la visita di un funzionario a casa o sul posto di lavoro per ritentare la composizione bonaria del debito.

Diversi consumatori, inoltre, sono stati invitati a contattare una numerazione a pagamento, per eventuali comunicazioni o per delle verifiche amministrative, con un costo della chiamata alquanto elevato.

L'azienda inglese ha precisato in un nota di aver ceduto a marzo del 2013 i crediti oggetto del procedimento e ha diffidato le società coinvolte dal mettere in atto comportamenti scorretti nei confronti dei propri Clienti o ex Clienti.

E ha sottolineato che tutti i fornitori Vodafone sono sottoposti a stringenti controlli di qualità e alla costante verifica sia operativa che legale.

In ogni caso, l'Agcm ha riscontrato i profili di scorrettezza e in particolar modo di aggressività delle pratiche commerciali descritte.

Con i loro modi, le agenzie, rischiano di ingenerare il convincimento che, a prescindere dalla fondatezza della propria posizione debitoria, sia preferibile provvedere rapidamente al pagamento dell'importo richiesto o ad effettuare una chiamata a una numerazione speciale a sovrapprezzo, subendo i relativi oneri economici aggiuntivi.

Visto che le segnalazioni arrivano fin quasi ai giorni nostri, l'Autorità ha chiesto la sospensione immediata di ogni sollecito di pagamento con le predette modalità scorrette.

8 Aprile 2014 · Gennaro Andele




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