protesto cambiali, carta di credito o sopravvivenza?

Cambiale di 100 euro al mese, quota amex con relativi interessi stratosferici da 100 e più al mese, affitto di 650 euro, bollette varie, lavoro a td che scade a luglio, rate macchina che non sto più pagando da mesi, totalemnte sola con minore a carico (fortuna che il comune le paga la mensa)

Allora sto seriamente pensando di non pagar epiù nè le cambiali nè la quota amex è inutile che ci giro intorno, non ci arrivo alla fine del mese, anzi io e la bambina alla 2° settimana siamo già senza soldi.

le cambiale sarebbero ancora per 2 anni, quindi 2 400 euro (che poi avrebbe dovute pagarle il mio ex marito,ma non mi dilungo), l'amex c'è un residuo di 3 500 euro.

Lo stipendio comprensivo di assegno famigliare ammonta a 1.300 ... che faccio? rischio e mando in protesto le cambiali e lascio perdere i pagamenti di carta e cambiali aspettando tempi migliori? dite che inizierebbero per poche migliaia di euro un pignoramento anche in presenza di un tempo determinato?Non è che non voglio pagarli, ma non ce la faccio, non so dove sbattere la testa e di certo non vado a prostituirmi per loro oltretutto per debiti contratti dal mio ex marito.

Le probabilità di un pignoramento del quinto dello stipendio a fronte del contratto di lavoro a tempo determinato e delle somme in gioco mi sembra alquanto improbabile. I tempi per decreto ingiuntivo e precetto da notificare al suo datore di lavoro non sono così immediati e la scadenza contrattuale è ormai imminente.

C'è da tenere in conto il protesto cambiale e la segnalazione, per la revolving, nelle centrali di rischio, con impossibilità futura di accedere al credito.

Credo, tuttavia, che nella sua situazione lei abbia il beneficio di non poter decidere se pagare o meno. L'insolvenza dichiarata ai suoi creditori per ragioni di sopravvivenza mi sembra sia una scelta obbligata, nelle condizioni descritteci.

Comunicare le motivazioni per cui è costretta a sospendere i pagamenti, un po' come ha fatto qui, ed esternare la sua volontà di saldare i debiti non appena le sarà possibile è sempre cosa consigliabile. Non è una regola che vale per tutti i creditori, ma sicuramente le concederà un po' di tregua prima che la sua pratica venga ceduta e comincino le richieste petulanti della società di recupero.

Se un giorno dovesse ottenere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, tenga innanzitutto presente che tutti i creditori non potranno pignorarle, insieme, più del 20%, per la tipologia dei suoi debiti attuali.

Inoltre, probabilmente, i suoi debiti saranno stati ceduti a società di recupero crediti ed in quel caso si potrà procedere ad un accordo a saldo e stralcio (con abbattimento di capitale residuo, spese ed interessi) da corrispondere anche a rate (piano di rientro).

In ogni caso, se ne parlerà a tempo ... debito.

Ed in ogni caso ricordi: il protesto di assegni o cambiali viene cancellato d'ufficio dopo 5 anni dalla levata.

In conclusione, sono dell'opinione che lei in questo momento abbia altro da pensare che non il pagamento dei debiti. C'è un limite oltre al quale non si può andare per pagare i debiti. Le cambiali insolute (sia protestate che non) sono comunque un titolo immediatamente esecutivo in mano al creditore: evitare questa evenienza sarebbe, possibilmente, preferibile.

25 Marzo 2011 · Simone di Saintjust


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