Primo contatto società recupero crediti

Vorrei, se possibile, sottoporre alla vostra attenzione il mio caso.

Siamo nel 2006, straniero mantenuto dalla famiglia e titolare di un conto corrente al quale i genitori mandavano i soldi per il mantenimento. Si avvicina la laurea... mi serviva un pc...lo acquisto a rate con un finanziamento della mia banca, circa 800 euro... dopo qualche mese di rimborsi regolari, scoppia una guerra nel mio paese di origine, perdo mia madre e si scopre che mio padre è malato terminale che anche se sopravvissuto se ne stava per salutarci, prelevo mille euro con la carta di credito e parto per stare con lui gli ultimi suoi giorni.

..
passano due anni e ritorno in Italia, non ho notizie dalla banca e di ciò che poteva essere successo nel frattempo.

Non indago. Lascio correre.

Siamo nel 2010. mi sposo e trovo un lavoretto part time (600 euro lordi). faccio una richiesta a crif per sapere se sono iscritto... ovviamente si. nel rapporto c'era scritto : stato "s" e data alla quale i pagamenti risultano regolari: gennaio 2010.

Siamo nel 2011. ricevo una lettera di messa in mora da parte di una società di recupero crediti che mi intima a pagare entro 10 giorni ( circa 3.800 euro) altrimenti procedono per vie legali..pignoramenti...cessione del quinto...
chiamo e dico di avere solo mille euro (è vero) e che non sono proprietario né di immobili né di mobili (è vero).

La signora mi chiede di fare una proposta scritta con l'importo che posso dare e che il direttore avrebbe valutato...  mando una raccomandata A/R con una proposta di pagamento di mille euro sapendo che forse sto commettendo un errore.

Vorrei far notare che tale signora della società recupero crediti mi ha detto che dopo il pagamento avrebbero emesso una quietanza di pagamento avente come emittente la banca originaria che ha concesso il credito. E quando chiesi se è possibile risalire a come fosse stata raggiunta la cifra da restituire ha risposto che lei non ha accesso a dettagli in merito.

Spero che il mio racconto non sia stato altrettanto confuso quanto lo sono io adesso al momento della scritto di questo messaggio.

C'è qualcuno che mi consiglia cosa fare... qualche dritta ovviamente oltre che a rivolgermi ad un avvocato, visto che non saprei come pagarlo?
Sono dolente per le vicissitudini della Sua famiglia.

Riguardo la segnalazione in CRIF, la dicitura "data alla quale i pagamenti risultano regolari: gennaio 2010" non indica che la posizione è regolare, ovvero saldata, ma che da quella data è stata passata in sofferenza.

Riguardo allo stralcio, si è comportato bene. E' effettivamente possibile che l'agenzia di recupero crediti non possa produrre un e/c cronologico, che potrebbe richiedere direttamente alla banca, in ogni qual modo se dovessero accettare lo stralcio potrebbe anche non perdere tempo ad indagare.

La raccomandazione è di non pagare fintanto che non Le perverrà accettazione scritta.
Grazie  per il suo rapido e utile intervento, ora mi sento un pò più sicuro nel fare ciò che avevo iniziato.  Ma mi rimangono due domande da fare.

Come è possibile che la società di recupero crediti possa emettere una quietanza di pagamento facendo risultare come emittente la banca originaria che ha concesso il credito?

La seconda domanda: devo pretendere una accettazione scritta della mia proposta, ma anche un contratto con delle liberatorie? E una volta pagato, sarebbe sufficiente contattare solo crif o anche le altre banche dati e infine quanto tempo devo aspettare una volta che presento tale liberatoria alle banche dati?

1) Le società di recupero possono essere autorizzate ad emettere quietanze di pagamento, e comunque la semplice ricevuta di pagamento alla società di recupero potrebbe essere opposta in sede di giudizio.

2) L'accettazione scritta della proposta è sufficiente

3) per le SIC, l'unica cosa da fare è attendere, nel Suo caso dovranno passare 36 mesi dal saldo, anche a transazione.

Poniamo il caso che Le arrivi a casa la lettera di un'agenzia di recupero crediti. Queste lettere solitamente contengono un bollettino di cc postale precompilato per poter effettuare il pagamento. Lei prende il bollettino e paga, conservando la ricevuta.

Dopo qualche mese, il creditore torna a farsi sentire pretendo di nuovo il pagamento. Lei con la ricevuta potrebbe fare opposizione ad eventuali azioni del creditore, avendo già validamente pagato al mandatario.

25 Marzo 2011 · Simone di Saintjust




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