Contratti di prestito – cessione del quinto

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

In questo articolo parleremo del prestito con cessione del quinto.

1. Che cos’è la Cessione del quinto?

La Cessione del quinto è un prestito personale con massima libertà di utilizzo della somma ricevuta. Il richiedente in cambio “cede” una parte del suo stipendio o della sua pensione (al massimo di un quinto) autorizzando il suo datore di lavoro a trattenere ogni mese dalla busta paga o dalla pensione la rata.

2. Chi può richiederla?

Possono richiedere il prestito attraverso cessione del quinto i cittadini italiani e stranieri dipendenti a tempo indeterminato presso una azienda statale, pubblica o parapubblica, privata e i pensionati.

3. Come si calcola il quinto?

Il quinto è calcolato dividendo lo stipendio netto mensile o la pensione mensile per cinque.

4. La rata mensile può superare il quinto dello stipendio netto mensile o della pensione?

No.

5. Cosa succede alla mia rata se aumenta il tasso di interesse?

La rata è sempre costante e il tasso del prestito è fisso.

6. In quanti mesi posso rimborsare il prestito ricevuto mediante Cessione del Quinto?

Fino a 10 anni. La durata del prestito va da un minimo di 24 a un massimo di 120 mesi

7. C’è una assicurazione obbligatoria?

Si. Nella Cessione del Quinto è inclusa una Assicurazione sulla Vita e una Assicurazione sui Rischi di perdita del lavoro.

8. In caso di decesso chi paga la Cessione del Quinto?

La Cessione del Quinto garantisce ex lege in caso di morte attraverso una Polizza Vita. In caso di decesso del richiedente, i suoi eredi sono interamente liberati dal debito.

9. Se perdo il posto di lavoro, chi paga la Cessione del Quinto?

La Cessione del Quinto garantisce ex lege in caso di perdita del posto di lavoro attraverso una Polizza Rischio Impiego. In caso di perdita del posto di lavoro, la Compagnia Assicurativa pagherà il prestito all'ente finanziatore, ma andrà ad escutere il debito sul cliente.

10. Devo motivare la richiesta di finanziamento tramite Cessione del Quinto?

No. Non è richiesta una spiegazione sull’utilizzo del prestito

11. Sono necessarie delle garanzie reali o personali per la Cessione del Quinto?

No. Non è necessario presentare ulteriori garanzie oltre al proprio lavoro come dipendente a tempo indeterminato o la propria pensione. Non sono necessarie garanzie né reali né personali.

12. Serve la firma del coniuge?

No. La Cessione del Quinto è un finanziamento a firma singola e non è richiesta la firma del coniuge o di altri parenti.

13. E' necessario avere un conto corrente bancario per richiedere una Cessione del Quinto?

No. Non serve un conto corrente bancario.

14. Come pago la rata mensile?

La rata viene automaticamente trattenuta dalla busta paga o dalla pensione ogni mese. Non c’è pertanto alcun onere per il richiedente che non deve preoccuparsi di pagare mensilmente la rata. Niente bollettini postali, né cambiali, né RID.

15. La rata di Cessione del Quinto può essere pignorata?

No. Il Quinto non è mai pignorabile

16. Ho avuto problemi finanziari. Posso comunque richiedere la Cessione del Quinto?

Si. La situazione finanziaria del richiedente non viene valutata. La Cessione del Quinto è accessibile anche in presenza di insoluti, protesti e/o pignoramenti.

17. Ho avuto dei ritardi nel pagamento di rate su vecchi contratti, posso avere ugualmente la Cessione del Quinto?

Si.

18. Ho altri finanziamenti in corso. Posso richiedere la Cessione del Quinto?

Si. La Cessione del Quinto è accessibile anche in presenza di altri prestiti in corso.

19. Ho molti finanziamenti in corso. Come posso fare per pagare una unica rata più bassa?

Con la Cessione del Quinto puoi richiedere di estinguere i prestiti in corso e pagare una unica rata più bassa.

20. Posso richiedere il rinnovo di una Cessione del Quinto in corso?

Si. La Cessione del Quinto è rinnovabile anche prima della scadenza.

21. La richiesta della Cessione del Quinto è segnalata a CRIF o alla Centrale Rischi?

No.

22. Posso estinguere una Cessione del Quinto in corso?

Si. Il Prestito di Cessione del quinto può essere estinto in qualsiasi momento recuperando gli interessi non ancora maturati.

23. Se voglio sciogliere il contratto di Cessione del Quinto pago delle penali?

No.

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6 Settembre 2008 · Chiara Nicolai




Commenti e domande

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7 risposte a “Contratti di prestito – cessione del quinto”

  1. Annapaola Ferri ha detto:

    Per un dipendente, sia pubblico, sia privato l’importo del prestito ottenibile con la Cessione del Quinto dipende da quattro elementi: gli anni di anzianità lavorativa, l’ammontare del Trattamento di Fine Rapporto che è stato messo da parte dal datore di lavoro, la retribuzione mensile netta, il numero di mensilità percepite nel corso dell’anno.

  2. valerio massa ha detto:

    Il 2009, a causa della grave crisi economica, ha fatto registrare una crescita esponenziale di lavoratori in cassa integrazione. Dal punto di vista creditizio questa instabilità lavorativa ha generato cittadini dal profilo finanziario sempre più debole.

    Accedere ad un prestito per chi è stato sottoposto a regime di cassa integrazione diventa un’impresa ardua se non impossibile. Dueggi Money tuttavia non chiude le porte a questa categoria di lavoratori ma consente loro di richiedere la cessione del quinto dello stipendio, valutandone la fattibilità con preaccettazione assicurativa.

    In sostanza i dipendennti privati, cassa integrati, che necessitano di una cessione del quinto dovranno inviare l’ultima busta paga che sarà presa in esame dalla compagnia assicurativa.

    Verranno quindi valutati tutti gli elementi relativi al richiedente quali anzianità di servizio, tfr, la tipologia di cassa integrazione (se parziale o totale) e le informazioni relative all’azienda, dimensione, capitale sociale.

    Se l’esito della compagnia assicurativa è positivo, il lavoratore potrà ottenere il suo finanziamento.

    Ma cosa succede se la cassa integrazione sopraggiunge ad una pratica di cessione del quinto già avviata?

    A differenza del licenziamento, la cassa integrazione rappresenta una riduzione dello stipendio ma non l’estinzione del rapporto lavorativo. È quindi necessario controllare che l’assicurazione con cui è stato sottoscritto il contratto di finanziamento copra questa condizione.

    Quando lo stipendio del lavoratore è soggetto alla diminuzione retributiva occorre rivedere anche la posizione del debitore e valutare l’incidenza sul reddito. A quel punto si può procedere richiedendo una rimodulazione del piano di ammortamento che consente al cliente di rimborsare una rata inferiore rispetto a quella prevista dal contratto, calcolata in base alla nuova quota cedibile.

    Facciamo un esempio: un dipendente ha ottenuto la cessione del quinto a 120 mesi quando il suo stipendio era 1200 euro e la sua quota cedibile era pari a 240 euro (1200/5).

    Dopo 5 anni dalla richiesta del prestito, l’azienda si è vista costretta ad attuare il regime di cassa integrazione e ridurre lo stipendio a 1000 euro.

    Con la rimodulazione del piano di ammortamento il lavoratore rimborserà per il resto della durata del finanziamento,i rimanenti 5 anni, una rata pari al suo nuovo quinto cedibile che sarà di 200 euro.

    Alla data di scadenza della cessione del quinto il lavoratore avrà però evidentemente rimborsato una somma infieriore a quella pattuita, invece di 28800 euro (240 120) ne verserà 26.400 euro (240 60 + 20060).

    Per saldare il debito residuo il dipendente può decidere di ricorrere al rinnovo della cessione del quinto. Con questa formula di finanziamento verrà erogata una nuova somma che in parte servirà ad estinguere il veccio credito.

  3. c0cc0bill ha detto:

    salve sono elena vorrei sapere se la cessione del si puo rinnovare in qualisiasi momento oppure si deve aspettare il 40% del’importo pagato? grazie per la vostra attenzione

    ps. se sapete a quale finanziaria posso rivolgermi per favore fatemelo sapere. grazie nuovamente cordiali saluti

    Commento (*) di elena | Martedì, 21 Ottobre 2008

    Il rinnovo della cessione del quinto deve, in ogni caso, servire innanzitutto il debito residuo ottenuto con la precedente cessione.

    Pertanto è facolta della finanziaria stabilire se rinnovare o meno, a seconda dell’esposizione debitoria residua e dell’importo che si intende rinnovare.

    Non abbiamo finanziarie da segnalarti, cara Elena.

  4. karalis ha detto:

    Non capisco bene il punto 9: se perdo il lavoro non a causa mia, l’assicurazione si rivale poi su me? Se è così non capisco allora la risposta al primo commento.

    Commento (*) di Dario | Giovedì, 16 Ottobre 2008

    Ecco, diciamo che le clausole della polizza assicurativa associata al prestito vanno attentamente lette.

    Il punto 9 si riferisce ad un caso in cui la polizza non fa differenza alcuna fra licenziamento per ristrutturazione societaria e dimissioni volontarie, ad esempio.

    Il primo commento fa riferimento ad una polizza ottimale, che invece distingue fra le due cose.

    Se ne trovano di entrambi i tipi associate a contratti di finanziamento del quinto dello stipendio.

    Questione di costi, ovviamente. Ma questione importante da capire in sede di sottoscrizione del contratto.

  5. c0cc0bill ha detto:

    salve, ho fatto la cessione del quinto del mio stipendio. se mi dimetto dal posto di lavoro, cosa succede alla mia liquidazione e come si svolgerà il pagamento delle rate?
    Grazie.

    Commento (*) di alessio | Mercoledì, 15 Ottobre 2008

    Di solito per questo tipo di contratti di prestito viene posto a garanzia proprio il TFR. Per cui, in caso di dimissioni, il debito residuo viene compensato con il TFR.

    Maggiori informazioni al riguardo puoi averle sia rileggendo il contratto sia chiedendo al tuo datore di lavoro.

    Quest’ultimo sa se il contratto (che coinvolge anche lui per la cessione del quinto dello stipendio) prevede la quantificazione e la corresponsione del debito residuo attraverso quote del TFR.

  6. karalis ha detto:

    salve! Diversi anni fa ho preso il 75% del TFR maturato, per acquistare una casa. Oggi volendo estinguere il residuo mutuo, posso ancora chiedere un nuovo TFR?

    Commento (*) di Anonimo | Sabato, 4 Ottobre 2008

    Mi dispiace, ma non sono ingrado di fornire una risposta.

  7. karalis ha detto:

    salve , innanzi tutto complimenti per il vostro blog, vorrei porre una domanda: ho sentito che in caso di licenziamento la finanziaria si avvale sul TFR, mettiamo il caso che il TFR non riesca a coprire l’intero importo residuo, come si comporterebbe nel caso che non si riuscisse a trovare un nuovo lavoro?

    la cessione del quinto dello stipendio è coperto per legge da due specifiche polizze assicurative:
    rischio di vita e rischio di impiego.
    il rischio di impiego copre la perdita di lavoro per cause non dipendenti dalla propria volontà, specificatamente se la perdita di lavoro non era prevedibile al momento dell’erogazione del finanziamento (ad esempio successivo fallimento della società) in questo caso la polizza copre il sinistro.
    diverso invece è il caso in cui la perdita del lavoro venga imputata al cliente (dimissioni licenziamento per giusta causa ecc…); in questo caso rimane debitore.

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