Il padre di mia figlia ha molti debiti – Ed io vorrei tutelare la mia bambina

Alla morte dei genitori i figli ereditano anche i debiti

Io e il mio compagno abbiamo avuto una bimba: lui però ha molti debiti (inps, inail, banche) e so che alla morte dei genitori i figli ereditano anche i debiti.

C'è un modo per evitare che questo accada?

Vorrei tutelarla ma non so come.. inoltre stiamo pensando di andare a vivere in Svizzera poichè il mio compagno lavora li...sarebbe la stessa cosa?

Erediterebbe ugualmente i debiti pur abitando li?

So anche che dopo 10 anni i debiti cadono in prescrizione è vero? succede automaticamente o bisogna far qualcosa perchè ciò avvenga?

Figli di genitori debitori - Accettazione eredità e beneficio di inventario

In caso di morte del genitore debitore, basterà effettuare la rinuncia all'eredità oppure accettarla con beneficio d'inventario (se si presume che la massa ereditaria attiva abbia valore maggiore dei debiti lasciati dal defunto).

Se, ma speriamo di no, l'evento si verifica quando la figlia è ancora minorenne, l'accettazione avviene automaticamente con beneficio di inventario. In pratica, al compimento della maggiore età, sua figlia potrà scegliere se accettare l'eredità (compresi i debiti) oppure rinunciare.

Anche la legge elvetica prevede l'istituto della rinuncia all'eredità, a cui sua figlia potrà ricorrere nel caso in cui, alla morte del genitore, risultasse concittadina di Guglielmo Tell.

10 Ottobre 2012 · Simonetta Folliero




Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

2 risposte a “Il padre di mia figlia ha molti debiti – Ed io vorrei tutelare la mia bambina”

  1. luxysia ha detto:

    Famiglia con madre padre e due fratelli. Muore prima la madre e i figli diventano eredi ,senza aver fatto la successione in quanto nel loro caso non necessaria,in quanto sono presenti poche migliaia di euro presenti su un conto in comune con la madre e basta,niente case ne beni mobili. Il padre invece non accetta ne rifiuta e ne compie atti che possano far capire di averla accettata tacitamente in quanto non ha facoltà di muovere beni della moglie . Dopo pochissimi mesi anche il padre muore e in questo caso i due figli rinunciano all’eredita perché ha svariati debiti e quindi non esiste nessun altro erede. Dopo qualche anno i figli vengono contattati perché la madre vanta dei crediti di un’attività lavorativa di qualche anno prima. La mia domanda è questa. Questo credito è da considerarsi diviso solo per i due eredi rimanenti oppure per stare dalla parte del sicuro e non far decadere la rinuncia nei confronti del padre dovrebbe essere diviso in tre il debito e rinunciare alla terza parte,visto che loro hanno rinuciato all’eredita del padre e comunque la posizione di erede oppure no del padre non è stata chiarita ufficialmente? Mi chiedo in questo caso dove ci sono rapporti di parentela come funziona? I figli hanno rinunciato quindi lui non ha eredi, ma nel caso fosse considerato erede della moglie la parte che gli sarebbe eventualmente spettante rimane così in sospeso visto che non ha eredi o ne possono usufruire i restanti anche se figli?

    • Carla Benvenuto ha detto:

      Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in 10 anni o, naturalmente, con la morte del chiamato che non abbia esercitato accettazione espressa e non abbia, in vita, posto in essere comportamenti o azioni dai quali possa presumersi l’accettazione tacita dell’eredità del de primo cuius (consorte del chiamato e madre dei due fratelli).

      Il chiamato all’eredità (il padre dei due fratelli, secondo de cuius) non è più in grado, infatti, di procedere all’accettazione espressa o tacita dell’eredità lasciata dalla consorte (primo de cuius e madre dei due fratelli).
      Ci troviamo, praticamente, nel caso in cui il chiamato (il padre dei due fratelli) muore prima di aver accettato o rinunziato.
      Al posto del chiamato defunto subentrano i suoi eredi legittimi (i due figli) i quali possono accettare (anche tacitamente) o rinunciare all’eredità del primo de cuius (la madre).

      In questo caso, l’accettazione dell’eredità del primo de cuius (la madre) da parte dei due fratelli, non presuppone accettazione dell’eredità (e quindi dei debiti) del primo de cuius (il padre).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato (ma potrebbe essere utile per soddisfare eventuali esigenze di contatto). I campi obbligatori sono contrassegnati con un (*)


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!