Pratiche scorrette telefonia » Aumentano le sanzioni agli operatori ma il numero dei contenziosi cresce ancora: il punto sulla situazione

Pratiche scorrette telefonia » Aumentano le sanzioni agli operatori ma il numero dei contenziosi cresce ancora: il punto sulla situazione

Pratiche scorrette da parte degli operatori di telefonia: 15.000 procedure di conciliazione paritetica per problemi di telefonia nel solo 2016, per tutto il 2017 se ne prevedono 18000, si tratta dei contenziosi tra utenti e società operatrici, in crescita costante dal 2010 ad oggi.

Pratiche scorrette da parte degli operatori di telefonia: il numero di contenziosi sale a livelli record.

Nel 2016 il numero delle procedure di conciliazione paritetica, tappa obbligata prima del tribunale, ha superato quota 15.000.

Una cifra che potrebbe arrivare fino a 18.000, segnando un incremento del 22 per cento rispetto a due anni fa e consolidando un trend di crescita avviato nel 2010.

Non solo: si sono anche moltiplicate le procedure davanti ai Comitati regionali delle comunicazioni (Corecom) dell’Agcom che nel 2015 hanno gestito 97.237 pratiche, in aumento del 10% rispetto ad un anno prima.

Dopo il caos di subentri e attivazioni, negli ultimi tempi gli operatori di telefonia hanno subito contrazioni di fatturato e margini che stanno alimentando pratiche commerciali scorrette in nome della redditività.

Cerchiamo di fare il punto della situazione nei prossimi paragrafi.

Le tipologie di pratiche scorrette utilizzate dagli operatori di telefonia

Ecco quali sono le tipologie di pratiche scorrette utilizzate dagli operatori di telefonia.

Le tipologie di pratiche scorrette commerciali sono fra le più svariate.

C’è il caso in cui l’utente Fastweb passa ad altro operatore con il suo numero di telefono e si ritrova comunque la bolletta nella buca della posta perché restano attivi i servizi fonia e dati.

C’è quello in cui il cliente business Telecom chiede di disattivare le linee telefoniche, ma l’addebito continua ad arrivare perché resta in vita l’opzione cloud.

E ancora c’è il roaming dati europeo Wind-Tre e Telecom con tariffe esorbitanti sanzionate dall’Agcom cui l’ex monopolista che si è affrettato a pagare 20.000 euro per ottenere uno sconto di pena.

C’è poi, come per Vodafone e Tre, il servizio di segreteria telefonica su iPhone, a pagamento anche se disattivato.

Per non parlare dei servizi non richiesti dei quattro gestori di telefonia mobile sanzionati dall’Antitrust.

A sentire gli operatori, ogni caso è una storia a sé.

Solo per fare qualche esempio, per la bolletta che non si blocca con la portabilità del numero, Fastweb parla di un errore tecnico.

Tuttavia non ricorrente.

Per Telecom, invece, la “nuvola” resta in piedi quando si tratta di un contratto affari diverso da quello di attivazione della linea.

Difficile, del resto, se non impossibile, per un utente medio districarsi nella giungla di offerte e contratti che non sempre a ben guardare si rivelano convenienti generando le ire dei consumatori.

Non a caso Vodafone sta tentando di ricostruire la fiducia dei clienti con un programma di customer care in cui ha investito 70 milioni con la promessa di essere “soddisfatti o rimborsati” sui servizi digitali.

Le inutili multe agli operatori che utilizzano pratiche commerciali scorrette

La vicenda delle "inutili" multe comminate agli operatori che utilizzano pratiche scorrette di tipo commericale.

Sia l’Agcom che l’Antitrust non sono di certo rimaste a guardare.

Tutti i principali gestori hanno ricevuto sanzioni per pratiche scorrette o poca trasparenza nei confronti degli utenti, tra le quali figurano proprio la disattivazione del Tim cloud o la disdetta Tim.

Il problema, però, è che queste multe sono solo uno specchietto per le allodole.

Uno dei casi più recenti? La multa comminata dall’Agcom alla Wind-Tre per il caso del roaming europeo a tariffe superiori ai tetti di legge; la multa ammontava a 258mila euro, una cifra irrisoria per chi generalmente spende tali cifre per un solo passaggio televisivo.

In parole povere all’operatore conviene più pagare la multa che rinunciare a pratiche scorrette nei confronti del consumatore, poiché queste ultime lo portano comunque ad incassare molti più soldi di quelli che potrebbe perdere pagando la sanzione.

Pensiamo ad esempio a tutti quei servizi in abbonamento, non richiesti, che ci vengono attivati senza neppure l’autorizzazione, o a tutte le volte che l’operatore ha modificato unilateralmente il nostro contratto; tutte pratiche vantaggiose per l’operatore.

L’Agcom, dal canto suo, sta cercando di arginare il fenomeno affiancando alle multe anche l’obbligo di rimborso.

Come il consumatore può tutelarsi dalle pratiche scorrette degli operatori di telefonia

Ecco come il consumatore può tutelarsi dalle pratiche scorrette degli operatori di telefonia.

Sul tavolo del Mise giacciono da tempo i nuovi protocolli europei sulla conciliazione.

Si tratta di una serie di misure che potrebbero finalmente cambiare la situazione a favore dell’utente. Intanto, in attesa che si intervenga sul codice del Consumo tu utente puoi comunque difendere le tue ragioni, anzi ti esortiamo a farlo.

Se sei stato danneggiato da pratiche scorrette puoi rivolgerti ai Corecom regionali dell’Agcom per tentativi di conciliazione, definizione di controversie e riattivazioni urgenti.

Le procedure di conciliazione hanno tempi ridotti (parliamo di circa 60 giorni).

Se hai già sporto un reclamo all’azienda, ma è caduto invano possiamo aiutarti noi. Compila il modulo che vedi qui in basso e uno dei nostri operatori si metterà in contatto con te per risolvere finalmente i tuoi problemi di telefonia.

14 Marzo 2017 · Andrea Ricciardi


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