Pignoramento dello stipendio per un assessore regionale con delega alla famiglia » La sua non la manteneva!

Pignoramento dello stipendio ad assessore regionale » Non manteneva la famiglia

Un assessore della regione Calabria con delega alla famiglia, Nazzareno Salerno, ha subito il pignoramento del quinto del suo stipendio per aver preferito ignorare un provvedimento provvisorio imposto dal tribunale che gli imponeva il dovere di assistenza materiale nei confronti della sua famiglia, che si esplica attraverso l'assegno di mantenimento.

L'assessore è ancora ufficialmente sposato, poiché non è ancora arrivata a sentenza la causa di separazione dalla moglie, la quale ha deciso di far valere i suoi diritti e di procedere con un atto di pignoramento presso terzi.

È stato il Tribunale di Reggio Calabria, con un’ordinanza del giudice dell'Esecuzione del 16 aprile 2013, ad assegnare alla moglie di Salerno la somma di un quinto da trattenere sull’importo netto dello stipendio e delle altre indennità relative al rapporto di lavoro, comprese quelle di fine rapporto e dall'11 settembre 2013. Da quel momento è cominciato il versamento mensile a favore della moglie di Salerno di 1.757,82 euro, fino all'integrale soddisfo della procedura per complessivi 26.575,82 euro.

Il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha, dunque, affidato la responsabilità della politica regionale sulla famiglia ad un signore che si è rifiutato di ottemperare ad un ordine del giudice e provvedere al mantenimento della propria famiglia.

Un comportamento che fa a pugni con il ruolo che gli è stato affidato.

30 Dicembre 2013 · Patrizio Oliva


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