Pignoramento a casa

Il mio compagno ha un problema con un debito nei confronti di un privato. Qualche anno fa la persona che aveva fatto il prestito ha minacciato il mio compagno, c'era stata una conseguente denuncia in seguito ritirata per accordo vervale di entrambe le parti a patto che anche il debito fosse annullato.Oggi abbiamo parlato con l'ufficiale giudiziario che ci ha avvisati dell'imminente prignoramento per il recupero di un prestito fatto. Per motivi a me sconosciuti non è stato fatto ricorso da parte del nostro avvocato ed omai la sentenza è stata emessa dal giudice.

Al momento non abbiamo la possibilità di pagare il debito con soldi e possediamo pochi beni materiali oltre al fatto che non è sicuramente possibile trovare accordi con la controparte.

Vorrei sapere se è meglio cercare di evitare il pignoramento dei beni mobili "nascondendo" i pochi oggetti di valore che abbiamo in casa o cercare di ripagare dando via computer televisorie ed altro, il che sicuramente ci metterebbe in difficoltà.

Inoltre vorrei sapere cosa potrebbe accadere nel caso i beni materiali non bastassero a ripagare il debito e se, come dice l'ufficiale giudiziario, la persona che ha fatto il prestito potrebbe richiedere il risarcimento del debito nuovamente in futuro.

I beni del debitore, fintanto che non sono pignorati, sono ancora nella sua disponibilità, pertanto possono essere venduti, trasferiti, spostati dove egli preferisce. Va da sè che il debitore non sarebbe tanto accorto nel tenere in casa beni di valore, essendo "in odore" di pignoramento.

I beni mobili oggetto di pignoramento sono solitamente venduti ad un prezzo inferiore a quello di mercato, pertanto non avete alcuna convenienza nel lasciarVi pignorare beni e strumenti per Voi utili; stante la descrizione dei fatti, portare rispetto al creditore mi sembra oltretutto fuori luogo.

Tenete presente che non tutti i beni sono pignorabili, non lo sono (faccio un copia e incolla):

gli oggetti destinati al culto, l'anello di nozze, gli abiti, la biancheria, i letti, i tavoli della cucina con le sedie, gli armadi guardaroba, i cassetti, il frigorifero, le stufe ed i fornelli di cucina, la lavatrice, gli oggetti di casa e di cucina che si trovano in un mobile adatto a contenerli, indispensabili al debitore e alla sua famiglia. Tutti gli altri mobili, tranne il letto, sono pignorabili, se non servono alle strette necessità del debitore. Commestibili e combustibili adatti al debitore per la sopravvivenza di un mese. Strumenti, oggetti e libri necessari per lo svolgimento della professione del debitore. Armi ed oggetti che il debitore deve utilizzare in caso di pubblico servizio. Le decorazioni al valore, le lettere, i registri e in generale gli scritti familiari e i manoscritti, a patto che non facciano parte di una collezione.

Se il pignoramento fosse insufficiente a coprire il debito, o addirittura se il pignoramento andasse a vuoto, semplicemente il creditore potrà intentare ulteriori azioni esecutive in Vostro danno. Le azioni di recupero (salvo i casi di limitazione previsti dal codice civile) non si escludono vicendevolmente, ma possono invece coesistere.

In questi casi solitamente viene privilegiato dai creditori il pignoramento dello stipendio, ma evidentemente nel Vostro caso questo non è possibile.

10 Febbraio 2011 · Simone di Saintjust




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